CAPITOLO 24

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Sono in ospedale. Sono appena uscita dalla sala operatoria e il chirurgo ha detto che l'operazione è andata molto bene e che fortunatamente c'era abbastanza pelle per ricostruire anche il capezzolo.

Successivamente mi raccomanda di dormire qualche ora e di chiamarlo in caso di dolori forti.

Inevitabilmente dopo neanche mezz'ora mi addormento come un sasso. All'improvviso mi sveglio di soprassalto perché sento un gran dolore al seno operato. Inizio a lamentarmi ancora nel sonno e arrivo addirittura ad urlare. A svegliarmi del tutto è il dottore che inizia a chiedermi dei dolori e così mi fa dare una dose di antidolorifico più forte di quello che stavo già prendendo. Trattengo il respiro per un tempo che a me sembra interminabile e dal dolore iniziano a lacrimarmi anche gli occhi.

Quando l'antidolorifico comincia a farmi effetto riprendo a respirare più regolarmente.

Mi rendo conto solo ora, però, che stranamente non c'è nessuno della mia famiglia qui con me. Così mi giro nel letto e guardo verso la finestra.

Si vedono gli alberi verdi: ormai la primavera è iniziata e anche i fiori stanno sbocciando. C'èil sole e il sole mi mette sempre di buon umore, ma mi fa sempre venir sete. Mi allungo sul comodino e prendo il bicchiere, bevo e quando lo riappoggio noto una cosa che prima non c'era.

Sono sicura che non ci fosse, come sono sicura che nessuno della mia famiglia possa averla portata. Solo una persona può averlo fatto: Micah. Quella è la sua medaglia d'oro, o meglio quella che lui mi aveva regalato, ma che non mi sono sentita di tenere.

Lo cerco con lo sguardo, ma non lo vedo. Mi rimetto, allora, a fissare quella maledetta medaglia: "ma davvero pensavi fosse venuto qui per te, dopo sei mesi?!".

<è tua, ricordi?>

Lo guardo senza saper cosa dire o cosa fare, sono immobile e non riesco a far funzionare il mio cervello.

Prende quella medaglia e si siede sul letto vicino a me.

Mi apre la mano e la riempie con la sua medaglia e nel richiuderla vi lascia un bacio.

La stringo e la porto all'altezza del cuore. <scusa>

È l'unica cosa che riesco a dire e poi abbasso lo sguardo. Non riesco a sostenere i suoi occhi.

<e di cosa?>

<di essere scappata, per l'ennesima volta. Lo so che odi quando lo faccio>

<dovrei essere io a chiederti scusa,sono stato io a farti scappare e non sai quanto avrei voluto implorarti in questi sei mesi di tornare da me. Ma ho capito che dovevo lasciarti vivere la tua vita. Finche sapevo che stavi bene, a me andava bene. Sapevo che eri felice e mi rendeva felice>

<mi sei mancato da far male, ma dovevo andarmene. Mi stavi opprimendo e non riuscivo ad accettare il mio corpo e tantomeno riuscivo ad accettare che per te non fosse un problema. Per me lo era e non riuscivo a capire che tu eri davvero sincero quando mi dicevi che ero bellissima anche così. >

Prendo un gran respiro e continuo a parlare. <quella volta che mi hai chiamato è stato un fulmine per me. Non ce l'ho fatta a parlarti, stavo scappando da te. E per questo ti chiedo scusa. Ti chiedo scusa se alle chiamate dopo non me la sono sentita di risponderti. Sono stata una vigliacca e me ne rendo conto, ma ogni giorno, persino in Africa, c'erano migliaia di cose che mi ricordavano te.>

<non ho mai smesso di pensarti, ne tantomeno di cercarti. Sono riuscito a tranquillizzarmi solo dopo aver contattato tua sorella, che ogni volta che la chiamavi o che chiamavi i tuoi mi raccontava un po' di te. Sono sopravvissuto solo grazie a quello>

<finiamola di rincorrerci Micah, ti prego. Sono mesi che non ti vedo, ma nonostante tutto, in ogni momento eri il mio primo pensiero. Quando ho visto quella medaglia mi è mancato il fiato e ho pregato che tu fossi ancora qui. Perché io ti voglio, voglio amarti. Sei indelebile in me, ormai sei dentro di me in una maniera che non è più recuperabile>

Non mi risponde, si allunga e mi bacia. Un bacio lungo e dolce. Un bacio che mi era mancato troppo. Erano più di sei mesi che le nostre labbra non si toccavano più.

<ti prego, non lasciarmi mai più. Io ti amo Laura>

Sorry, this is me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora