CAPITOLO 7

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Sono ormai le undici di sera e stiamo guardando la tv tutti insieme in salotto, stiamo guardando un film comico. Cerco di tirarmi su di morale e grazie ai miei due coinquilini ci riesco. Mi sento bene, leggera.

Andiamo tutti a dormire che è mezzanotte, ma del sonno non ve ne è neanche l'ombra. Sono nel letto che fisso il soffitto senza riuscire a prendere sonno. Mi alzo di scatto e cerco un foglio e scrivo. Faccio un elenco. Poi mi dirigo verso la cabina armadio. Qui vi è un piccolo spazio segreto dove vi ho nascosto tutti i documenti di 5 anni fa. Prendo il diario di quel tempo e mi metto a leggerlo. Inizio di nuovo a piangere.

Sento la porta aprirsi e penso solo a nascondere il diario sotto il cuscino del letto. La figura diventa più nitida ed in stanza entra Micah. Mi fissa con una faccia in cerca di spiegazioni, ma io non gliele posso dare.

<ti prego non chiedermelo. Non voglio dirti bugie e qualsiasi risposta lo sarebbe. Quindi ti scongiuro, non farlo> dico facendo un gemito più sonoro

<ehi, piccola. Non ti chiedo niente. Posso almeno abbracciarti?>

Alzo le coperte e lo invito vicino a me nel letto. Mi abbraccia e mi lascia un bacio in fronte. Tipico da lui, lo fa sempre. E questo semplice gesto fa rallegrare il mio cuore.

<ci prendiamo un tè insieme?> chiedo

<solo se lo prepari te> mi dice facendomi una smorfia

<ok scansafatiche> dico lasciandogli un bacio sulla guancia.

Dopo il tè ce ne andiamo ognuno nella propria stanza a dormire.

Sono già passati due giorni. Jenia ed io siamo qui in ospedale. È il mio turno e vengo chiamata. Chiedo anche a lui di entrare con me, penso di non farcela da sola.

<signorina Ferrari, come le è stato comunicato dalla lettera gli esami che lei ha fatto sono risultati positivi. Ciò vuol dire che lei ha una massa cancerogena nel sul corpo.>

<dove, sta volta?>

<cancro alla mammella. Ha qui la documentazione precedente?>

<eccole.>

<leggo che precedentemente la massa aveva colpito il collo dell'utero. Giusto?>

<esatto.>

<devo anche comunicarle che a differenza della scorsa volta, qui si parla di cancro al terzo stadio. Di conseguenza dobbiamo procedere al più presto all'asportazione della massa e poi iniziare un ciclo di radioterapia. Se sarà poi necessario dovremmo provvedere anche ad uno o due cicli di chemioterapia>

<ma per l'asportazione, cioè mi rimuovete tutto il seno?>

<purtroppo, per rimuovere la massa dovremo ricorrere alla rimozione del seno. Però quando avremo finito i cicli, potrà decidere di impiantarsi nuovamente la mammella>

<ok, a quando l'operazione?>

<allora, innanzitutto le dico che verrà ricoverata il giorno prima, poi verrà operata. Il quarto giorno inizierà il ciclo di radioterapia. Dopo di che, conclusa la settimana, se non ci saranno complicazioni potrà tornare a casa. Dovrà rimanere a riposo, poi ogni settimana dovrà tornare per la radioterapia.>

<va bene>

Durante la visita Jenia non mi ha lasciato la mano un solo secondo. Mi è stato accanto come aveva promesso e penso di non poterlo ringraziare mai abbastanza per quello che sta facendo.

Verrò ricoverata lunedì mattina, ciò significa che martedì mi opereranno e che non ci sarò per l'intera settimana, e non potrò assistere all'evento del mese: volleyland. Il giorno seguente comunico tutto alla dirigenza, che mi comunica la possibilità di svolgere le mie attività da casa, senza stancarmi eccessivamente. Chiedo successivamente che ai giocatori venga comunicato che per questa settimana io vado a trovare la mia famiglia in Veneto. Poi per il futuro, ci penserò a cosa raccontargli.

Alla mia famiglia ho deciso di non dire niente. Scriverò una lettera ad ognuno di loro che gli verrà recapitata da Jenia nel caso io non dovessi farcela. Ho preparato anche una lettera per la squadra ed una personale per Micah. Ce le ha tutte Jenia e saprà cosa farne nel caso io non sopravviva all'operazione. Si tratta di un intervento complesso e, cosa ancora più brutta, solo dopo il primo ciclo di radioterapia, sapranno dirmi quanto io potrò sopravvivere.

È domenica sera e sono nel letto che continuo a fissare la borsa che ho preparato per il ricovero: qualche pigiama e i vari ricambi. Ormai so come funziona. Però, nonostante tutto, non riesco ad addormentarmi. D'istinto mi alzo e vado verso l'altra camera..

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