CAPITOLO 21

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(parla Micah)

Come ogni giorno sono andato dal fisio. Voglio riprendermi il più in fretta possibile perché ho una voglia matta di giocare.

Quando arrivo a casa trovo Jenia arrabbiatissimo che urla al telefono cose assurde in francese.

Appena mi vede chiude la chiamata e si dirige a passi molto svelti verso di me.

<e tu la difendi ancora? Ma come fai?> io lo guardo un po' stranito perché non capisco cosa stia succedendo così continua lui.

<no davvero, come fai? Ha avuto il coraggio di venire qui a casa e chiedermi di lasciarla spiegare. Quella è solo una falsa.>

<e dov'è lei adesso?>

<ma cosa ne so io. L'ho cacciata.>

<che cazzo hai fatto?> dico abbastanza aggressivo. Non riesco a controllare la mia rabbia e mi avvicino pericolosamente a lui.

Indietreggiando mi risponde <tu non sei normale. Ti vuoi proprio male. Ti ha rovinato, ti ha mentito e ti ha preso per il culo. È solo una lurida stronza>

A quelle parole non riesco a trattenermi e gli sferro un pugno in faccia.

<ritira subito quello che hai detto> dico minacciandolo

<ma che cazzo ti prende?> dice toccandosi l'occhio che gli ho appena colpito <sei andato fuori di testa?>

Non rispondo più, vado in camera mia e prendo il suo diario. Glielo lascio sul tavolo di fronte a lui.

<leggi qui e poi capisci quanto sia stronza e falsa Laura>

Lui non si muove. Io mi irrito.

<leggi quel cazzo di diario>

Ancora niente.

<allora te lo leggo io>

Prendo il diario e leggo solo alcune frasi.

<Domani inizio il primo ciclo di chemioterapia.

Oggi ho finito il secondo ciclo di chemio. È difficile stare qui ed affrontare tutto da sola. Non ho più un capello.

Penso di aver fatto la scelta giusta. Giocano bene e si portano a casa la vittoria. Sono orgogliosa di loro.

Sto male, il terzo ciclo di chemio è molto più pesante degli altri, ho iniziato oggi e sono due ore che non riesco a fare niente. Sono seduta vicino al water perché continuo a vomitare.>

<basta, smettila.>

<no aspetta, ce ne sono ancora> dico sarcastico

<smettila cazzo> e picchia il pugno sul tavolo, facendosi anche male. <che cazzo ho fatto Micah? Devo chiederle scusa. Devo trovarla> e preso dalla disperazione esce di casa in pantaloncini per andare a cercarla.

Lo raggiungo e ci mettiamo a cercarla per ogni albergo, hotel, ostello o qualsiasi parte possibile per tutta la notte, ma non riusciamo a trovarla.

(parla Laura)

Ho parlato con Chicco e gli ho spiegato i miei dubbi, le mie paure nel ricoprire ancora quel ruolo, in una squadra che non crede più in me. Lui mi ha capito,ma l'unica cosa che ha detto è stata: "tu non preoccuparti, a loro ci penso io. Tu accetta, perché davvero sei fondamentale per me."

Così adesso lo sto raggiungendo in palestra, dopo aver ricevuto il suo messaggio: "aspettami in palestra".

(parlaMicah)

Io e Jenia siamo stati convocati dal coach in palestra. Ad entrambi arriva un messaggio mentre ci incamminiamo: "aspettami in palestra" e così facciamo. Ad un certo punto sentiamo la porta aprirsi e richiudersi. Un profumo troppo familiare entra nella palestra. È Laura.

Ce ne accorgiamo sia io che Jenia e corriamo verso di lei.

(parla Laura)

Entro in palestra come detto da Chicco e li vedo. Automaticamente il mio corpo si bloccae smettodi camminare. Li vedo che corrono verso di me e miabbracciano.

Li lascio fare per qualche secondo e poi il mio cervello inizia a mandarmi dei ricordi che fanno molto male.

"In questo caso non contava – vattene, non sei la benvenuta-In questo caso non contava – vattene, non sei la benvenuta - In questo caso non contava – vattene, non sei la benvenuta - In questo caso non contava – vattene, non sei la benvenuta"

Sono queste le parole che mi frullano in testa e li guardo schifata.

<non toccatemi neanche. Non siete per niente delle belle persone. Dopo tutto il tempo passato insieme potevate almeno concedermi l'incertezza del dubbio. Jenia, quanto abbiamo condiviso in un annoio e te? Tanto e poi non mi lasci neanche spiegare. Cazzo non pretendevo troppo: guardami. Ok il seno non ce l'avevo già,ma i capelli? Dove cazzo sono i miei capelli?> respiro e mi asciugo le prime lacrime e poi riprendo <e tu Micah, come hai potuto davvero credereche non mi interessassi per niente? Come hai fatto anche solo a pensare che io non provassi niente per te, dopo tutto quello che c'era stato. Ah si è vero, come hai detto tu? Certo, non conto niente per te. > mi asciugo di nuovo le lacrime <e sappiate che davvero stavolta me ne vado, vi auguro tutto il meglio. Dimenticatevi di me e di quello che abbiamo passato insieme,cioè niente. Andate per le vostre strade, io passerò a prendere le mie cose quando voi non ci sarete. Buona vita>

E me ne vado.

Spazio Autrice: buona sera a tutti! Non voglio infastidirvi troppo, ma volevo solo avvisarvi che la storia sta arrivando ai suoi ultimi capitoli, ma ne sto preparando una nuova, tutta per voi :) Buona lettura a tutti <3

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