CAPITOLO 15

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È domenica e, per la prima volta dopo tantissimo tempo siamo tutti e tre a casa. E io devo rovinare questo giorno. Devo rovinarlo perché venerdì mi hanno comunicato che domani sarò ricoverata e che dopo tutti i controlli inizierò con la chemio. Devo dirlo ai ragazzi, soprattutto a Micah, poi farò avere una lettera ad ognuno dei giocatori dove spiegherò tutto quello che mi sta succedendo in questo periodo.

<ragazzi, dopo cena parliamo un po'?> alla mia domanda rispondono entrambi affermativamente e così cuciniamo tutti insieme e mangiamo abbastanza leggero.

Sparecchiamo e sistemiamo la cucina. Poi andiamo in sala e ci sediamo tutti sul divano e iniziamo un po' ad aggiornarci come facciamo spesso quando siamo tutti e tre a casa. Così, per mantenere il nostro rapporto. Loro parlano, parlano ed io non sto capendo. Li sento, ma non li ascolto. Poi mi escono dalle labbra tre parole: "vi ho mentito" e poi il panico nei miei occhi.

Abbasso la testa e raggruppo le gambe vicino al petto, intorno a me i due ragazzi tentano di capire cosa sta succedendo, cosa io intendessi con quelle parole. È Micah a rispondere per primo.

<cosa intendi con "vi ho mentito"?>

Mentre cerco di parlare allungo la mia mano destra ed afferro la mano di Jenia, mentre con la sinistra quella di Micah. A destra c'è tranquillità, la mia mano viene accarezzata, sento amore. Invece a sinistra sento una mano fredda, rigida, quasi lei stessa sia in attesa di una risposta, come se sapesse già che ciò che sto per dire farà male.

Chiedo scusa a Jenia e mi giro un po' di più verso Micah e, dopo aver lasciato la mano rassicurante del francese, intreccio anche la mia seconda mano con quella dell'americano.

<ti ricordi quando mi hai chiesto di prometterti di venire a tutte le tue partite ed io l'ho fatto? Bè è stato lì che ti ho mentito. Io non posso venire più al palazzetto, non posso più venire a vedere le tue partite.>

Micah infuriato ritrae le mani e si alza di scatto dal divano. a questo gesto le prime lacrime iniziano a scendere.

<me l'avevi promesso, cazzo> mi sputa in faccia completamente deluso.

<lo so, mi dispiace. Ma mi hanno offerto un altro lavoro e ho dovuto accettare. Scusa>

<scusa un cazzo, tu sei una bugiarda. Io di te mi sono innamorato e ora? Cosa faccio?>

<ora vai a vincere il campionato e a giocarti un'olimpiade.>

<posso sapere almeno una cosa? ti è mai importato qualcosa di me, come fidanzato?>

<no> mento, ma devo farlo.

Detto questo se ne va. Sento un vuoto dentro che fa malissimo. Sento le lacrime che vogliono uscire ma glielo impedisco. Sento dei movimenti dietro di me e improvvisamente mi ricordo che anche Jenia ha assistito a tutto. Mi giro e vedo la sua faccia come non l'avevo mai vista: è furioso.

<ti prego, lasciami spiegare>

<ho già sentito tutto. Ti credevo diversa, mi hai deluso.> e se ne va anche lui.

Resto lì da sola. Le lacrime non scendono più. Non ne esce più neanche una. Ma fa male, fa un male cane. Mi alzo e me ne vado in camera. Mi metto alla scrivania e scrivo due lettere. Quando finisco, nonostante siano le tre di notte, prendo la macchina e le vado a portare a casa del coach, nella buca delle lettere. Quando torno, invece preparo due valigie. Una da portare in ospedale con me, mentre l'altra per far si che la storia regga, che nascondo sotto il letto. Sono ormai le sei, in ospedale mi aspettano per le sette, quindi preparo un biglietto per i ragazzi ed esco di casa.

(parla Micah)

All'ennesima volta che sento la porta d'entrata chiudersi mi alzo. Sono stanco e nervoso: stanotte non ho chiuso occhio e credo che neanche qualcun altro perché ho sentito rumori tutta la notte. Vado verso la sala, ma non c'è nessuno così arrivo in cucina: è vuota ma al frigorifero c'è attaccato un biglietto.

" me ne vado, finché non trovo un'altra casa, lascerò le cose nella mia camera e pagherò l'affitto, poi vi lascerò liberi. Buona vita, Laura"

Se n'è proprio andata. Non riesco a capire come io, in tutto questo tempo non abbia capito niente, non abbia capito che tutti gli aspetti che ci ha mostrato di se fossero falsi.

Di lei non ho mai capito niente: è falsa. Ma io me ne sono innamorato e adesso fa male. Fa male capire queste cose solo ora, ora che è troppo tardi per rimediare.

Spazio autrice: eccomi di nuovo qui con tutti voi!!!! buona sera a tutti e buongiorno per chi leggerà domani, volevo sottolineare che mi è dispiaciuto moltissimo non potere commentare sotto agli scorsi capitoli, ma in mancanza di tempo, ho preferito pubblicare comunque, in modoche voi, miei lettori, potesse avere qualcosa da leggere e spero, apprezzare. Come state? Vi sta piacendo questa storia? fatemi sapere cosa ne pensate e se dovrei cambiare qualcosa, secondo il vostro parere.

Quindi, per concludere, buona lettura a tutti e buona notte! Ci rivediamo presto con un altro capitolo :) <3

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