10. Tua madre

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Erano ore ormai che ero in camera mia, sdraiata sul letto con l'agenda tra le mani.
Avevo riletto i pensieri scritti su di essa, decifrato gli scarabocchi infondo alle pagine ed esaminato gli schizzi tra una poesia e l'altra.

Senza dubbio quel quadernino era di proprietà di un artista, i testi scritti su di esso (come i disegni) erano stupendi, profondi.
Si capiva che lo scrittore soffriva.

Ma più di tutto mi soffermai sul famoso disegno in acquerello della ragazza di profilo.

Di chi poteva essere quel quaderno?
Come ci è finito nel bel mezzo del corridoio del mio liceo?
Sbuffai sonoramente e mi diressi verso la finestra.

La mia camera è molto spaziosa; il letto attaccato alla parete bianca era a una piazza e mezzo.
Sul muro in questione sono appese alcune lucine natalizie dalla luce calda.
Le due finestre laterali illuminano l'ambiente.
Il tappeto chiaro in mezzo alla stanza copre il pavimento in legno scuro.
La scrivania di fronte all letto è piena di libri e scartoffie che non ho mai voglia di riporre nei cassetti accanto alla libreria bianca abbastanza imponente.
I miei vestiti sono sistemati in un armadio anch'esso bianco, con due ante su cui sono attaccati due specchi che mi permettono di riflettere la mia intera figura.

Sulla parete laterale ci sono due scaffali pieni di foto mie e della mia famiglia e mie con Luke.

Mi affaccio alla finestra e mi beo del paesaggio autunnale.
I colori aleggiano tra il rosso e il giallo, sorrido leggermente al ricordo di me e Luke da bambini mentre giocavamo in giardino, rincorrendo scoiattoli o cercando la foglia piú grande e colorata tra quelle cadute dagli alberi.

Un rumore mi riportó alla realtà.
Mi voltai di scatto verso il letto; Luke era sdraiato su di esso con in mano l'agenda.

"Cazzo Luke"sbuffai con una mano al cuore
"Mi hai fatto venire un infarto, come sei entrato?"

"Tua madre"risponde sovrappensiero osservando il quadernino.
"Chi ti ha fatto questo ritratto?" chiede indicando il disegno della ragazza di profilo.

Spalanco gli occhi
"O cristo" esclamo sedendomi accanto a lui.
"Co-cosa, che ho detto?"dice scioccato.
Ancora sconvolta agito la mano in aria come per dire "niente tranquillo"
Mi guarda storto per poi dire
"Bah le donne"
Sorrisi per poi spintonarlo leggermente con la spalla.

"Guardiamo un film kiwi?" Domandó poi scompigliandomi i capelli
Annuì per poi prendere il computer.

Ero certa che al film non avrei dato la minima attenzione.
La mie testa era piena di domande.
Chi è che mi ha fatto un ritratto?
Dovrei iniziare ad avere paura?

Heyyy amici
Come butta?
Era da una vita che non aggiornavo questa shit!
Come vi sembra? A me fa un po' cacà.
Non lo so ditemi voi e se volete supportatemi con una stellina o un commento
Grazie 😊

Play with me |Richie Tozier|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora