'Magari troverai l'amore della tua vita' disse Veronica, carica di entusiasmo, durante il tragitto in taxi per arrivare al locale.
'Sicuramente!' risi, convinta che non sarebbe mai successo.
Dopo un quarto d'ora di strada, l'auto si fermò davanti a un imponente edificio blu notte.
Ero già stata in quel posto, in diverse occasioni, ma quella era la prima volta che ci andavo senza il mio ex.
Paolo, che scoprii essere il buttafuori, era un ragazzo biondo, robusto ed alto più di un metro e novanta. Ci accolse subito, abbracciando calorosamente Veronica e stringendo la mano a me.
'Non mi avevi detto di avere amiche così belle' accusò, scherzoso, la mia coinquilina. Gli sorrisi e abbassai immediatamente lo sguardo per l'imbarazzo.
Paolo ci scortò all'interno della discoteca e ci salutò, per poi tornare al suo lavoro.
La sala, piena di luci blu, era gremita di gente. Ragazzi e ragazze erano sparpagliati in ogni angolo a ballare, a bere vodka e a baciarsi.
Mi girai per dire qualcosa a Veronica, ma non la trovai dietro di me. L'averla già persa di vista non mi stupii affatto.
Decisi di andare a prendere da bere, nella speranza di ritrovarla, come suo solito, a flirtare con il barista.
Alcuni ragazzi, visibilmente ubriachi, mi salutarono invitandomi ad unirmi a loro.
Declinai gentilmente la proposta e camminai lontano dal loro tavolo, senza però staccare gli occhi dal gruppo.
Quando ripresi a guardare davanti a me, fu troppo tardi per evitare lo scontro e in men che non si dica mi ritrovai sul pavimento, dolorante.
Alzai lo sguardo e vidi un ragazzo dai capelli biondi, tendermi la mano per aiutarmi a risalire.
La afferrai e mi aggrappai a lui, cercando di ritrovare l'equilibrio sui quei maledetti tacchi, che mi ero già pentita di aver indossato.
'Scusami, non stavo guardando dove andavo' mi disse all'orecchio. Almeno credo. La musica era talmente forte che comprendere le sue parole fu difficile.
'Scusa tu' risposi, sperando sapesse leggere il labiale. Restammo qualche secondo a fissarci, senza dire niente.
I suoi occhi erano chiari e decisamente belli, avrei potuto guardarli a lungo, ma dovevo trovare Veronica.
'Allora ciao' lo salutai imbarazzata, interrompendo il contatto visivo, e dirigendomi verso il bar.
Mi appoggiai con la schiena al bancone in granito e vagai con lo sguardo alla ricerca della mia coinquilina, ma di lei non c'era alcuna traccia.
La pista da ballo era popolata da decine e decine di ragazzi che si muovevano scoordinati e altrettante ragazze, che si agitavano, mettendosi in mostra.
Tra le tante persone, riconobbi il vestito luccicante della mia amica.
La vidi ballare, appiccicata ad un ragazzo dai capelli castani.
Mi avvicinai a lei, ma mi bloccai all'istante.
Ciò che vidi fu in grado di farmi definitivamente pentire di essere uscita di casa quel venerdì sera: Tommaso, il mio ex, si trovava al centro della pista, avvinghiato ad una ragazza dai capelli color mogano. La conoscevo bene: era Caterina, quella con cui lo avevo trovato a letto qualche mese prima.
Alla sua vista, rimasi di stucco, incapace di muovermi, desiderosa soltanto di essere altrove.
Veronica si accorse di me, immobile, al centro della sala e mi corse incontro preoccupata.
'Andiamo via' mi sussurrò, prendendomi per un braccio.
Fu troppo tardi. Tommaso si rese conto della mia presenza e sfoderò un sorriso provocatorio.
Afferrò Caterina e cominciò a baciarla con foga, continuando però a guardarmi negli occhi soddisfatto.
Perché si stava comportando così?Era come se non gli fosse bastato tradirmi.
Come se avesse voluto ferirmi ancora e ancora.
Sentii la rabbia ribollire dentro di me, come un fuoco.
Mi voltai, conscia del fatto che lui mi stesse osservando, ed afferrai il braccio del primo ragazzo che mi passò accanto. Lo girai verso di me e gli stampai un bacio sulle labbra, senza che potesse dire niente.
Non capii esattamente perché lo feci. Non era proprio da me.
Solo dopo mi accorsi del fatto che il ragazzo in questione era il biondo di prima.
'Sai fare solo questo?' sentii Tommaso sghignazzare. Furente, decisi di approfondire il bacio e, incredibilmente, la mia 'vittima' stette al gioco, facendo entrare la sua lingua nella mia bocca e accarezzandomi i capelli.
Un dito picchiettò sulla mia schiena e ci fece staccare. Veronica aveva gli occhi spalancati e lo sguardo confuso.
'Cosa stai facendo?' chiese sbalordita. 'Tommaso è un coglione, non scendere ai suoi livelli'.
Aveva assolutamente ragione, ma ormai avevo deciso cosa fare. Comportandosi così, capii di non essergli totalmente indifferente. Non sapevo se gli importasse ancora abbastanza da rimanerci male, ma avrei provato a fargliela pagare.
Presi per mano il ragazzo e lo condussi fuori dal locale, volutamente, sotto gli occhi sorpresi di Tommaso. Uscendo, lo guardai con aria di sfida e gli sorrisi acida.
Volevo che mi vedesse andare via con qualcuno che non fosse lui e, soprattutto, volevo che immaginasse quello che sarebbe avvenuto dopo.
Una volta fuori, il biondo chiamò un taxi e nel giro di poco ci trovammo sotto casa mia.
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More than words | Federico Bernardeschi
FanfictionOgni persona è destinata a qualcuno, bisogna solo incontrarsi. #1 federicobernardeschi #1 bernardeschi #1 juve