Capitolo 15

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Federico
'C'è qualcuno che chiede di te' bisbigliò Giorgio.
'Chi?'
'Non la conosco...è là dietro però' disse, indicando una parte della sala nascosta da una gigantografia di Cristiano.
'Torno subito' avvisai Beatrice, che mi guardò senza capire.
Mi allontanai dal gruppo, ma prima che potessi girare l'angolo, sbucò fuori Alice.
'Scusa il ritardo' esordì, togliendosi la giacca.
Pensai che non potesse essere vero e mi guardai in giro alla ricerca di possibili telecamere.
Doveva essere sicuramente uno scherzo!
'Spiegami perché sei qua'.
'Perché stiamo insieme'.
'Non ce la faccio più' esclamai, passandomi una mano tra i capelli. 'Devi andartene!'
'Non avresti più un'accompagnatrice così'.
'Io ce l'ho già e non sei tu'.
Notai Beatrice ridere alle battute di Mario.
Sperai che non si accorgesse della presenza della mia ex, che avrei cacciato nel minor tempo possibile.
'Non è per niente carina comunque' commentò, guardandola.
'È lei la mia ragazza, non tu' precisai, evitando di controbattere alla sua provocazione.
Il suo sorrisetto svanì e la sua espressione si fece cupa.
'Forse hai ragione' disse, suscitando in me stupore.
'Ho decisamente ragione'.
'È vero'.
Quasi non ci credetti. Lo aveva finalmente capito?
'Bene...quindi è meglio che tu vada'.
'Mi dispiace' si scusò e notai i suoi occhi riempirsi di lacrime.
'Non fare così'.
Nonostante tutto, ero leggermente dispiaciuto per lei, ma non lo diedi a vedere.
Le misi una mano sulla spalla e cominciai a darle dei colpetti, cercando di consolarla. Lei, a sorpresa, mi gettò le braccia al collo.
Decisi di concederle un veloce abbraccio, d'altronde l'importante era che se andasse.
Dopo un minuto pieno, spostò il capo, prima appoggiato alla mia spalla, si avvicinò e, senza che potessi impedirglielo, mi baciò.
Mi colse di sorpresa e non riuscii subito a rendermi conto della situazione.
'Che cazzo fai?' le chiesi, svincolandomi dalla sua presa.
Alice sogghignò e se ne andò via.
Istintivamente mi girai verso Bea, ma non la trovai.
Corsi verso i miei compagni di squadra, pensando già al peggio.
'Dov'è andata?' domandai preoccupato.
'È corsa via'.
'Ma che ti è preso?' chiese Cristiano.
'Devo cercarla'.
Mi precipitai verso l'uscita ma venni bloccato da Agnelli, seguito da due uomini con delle telecamere.
'È il momento dei premi' mi informò il presidente.
'Adesso proprio non posso' dissi, sorpassandoli.
Mi diressi verso il parcheggio ma la macchina di Beatrice era già sparita.
Tornai dentro, in tutta fretta, alla ricerca di qualcuno che mi prestasse la macchina.
Possibile che proprio quel giorno avessi deciso di andare là con Paulo?
'Ho bisogno della tua auto. Ora.' dissi all'argentino, che prontamente mi consegnò le chiavi.
Uscendo, incrociai Veronica, che, non appena mi vide, mi bloccò.
'Hai fatto un casino'.
'Lo so'.
Mi misi alla guida, senza una meta precisa. Mi chiesi dove potesse essere andata e provai anche a chiamarla una decina di volte, ma non rispose mai.
Mi avviai verso casa sua, sperando, con tutto il cuore, di trovarla lì.

Beatrice
Cercai di guidare il più velocemente possibile.
Ero molto confusa ma soprattutto ferita.
Perché l'aveva baciata?Perché proprio davanti a me?
Non credevo che rimanere amici significasse questo.
Mi tornò in mente l'incontro con Alice, davanti la porta di Federico, e, finalmente, capii tutto.
La sua voce era la stessa che avevo sentito al telefono qualche giorno prima.
Ne ero sicura al cento percento.
Collegando le cose, arrivai alla conclusione che mi stesse tradendo con la sua ex già da un pò.
Per lo meno da quando ci eravamo messi insieme ufficialmente o da quando lei era tornata a Torino. Se non da prima.
E, naturalmente, io era stata così stupida da non accorgermi di nulla. Un'altra volta.
Decisi di non tornare a casa. In quel momento non avrei sopportato l'idea di restare da sola.
Arrivai da Giuseppe e Mattia dopo una ventina di minuti, con i brividi per il freddo e le lacrime che mi rigavano le guance.
Fu mio fratello ad aprirmi. Non appena si accorse delle mie condizioni, mi abbracciò calorosamente.
Il mio migliore amico, accortosi dei rumori, si catapultò in salotto e anche lui, vedendomi piangere, mi strinse tra le sue braccia.
Mi invitarono a sedermi e mi prepararono una camomilla, che bevvi tutta d'un fiato.
'Che è successo?'
'Non l'ho capito neanche io' borbottai, senza riuscire a smettere di piangere.
'Ero a una festa con il mio ragazzo e...' iniziai a raccontare, ma i due mi fermarono subito.
'Perché non ci avevi detto che hai un ragazzo?' mi interrogarono all'unisono.
'Lo abbiamo ufficializzato solo l'altra settimana'.
'In ogni caso, continua!'
'Eravamo a questa festa es io stavo parlando con dei suoi amici, poi mi sono girata e l'ho visto abbracciato ad un'altra'.
'E poi?'
'E poi si sono baciati'.
'Lo ammazzo!' esclamò Beppe, visibilmente arrabbiato.
'Gli hai detto qualcosa?' domandò Mattia.
'No...io sono scappata, non riuscivo neanche a guardarlo'.
'Bea...dicci chi è e ci pensiamo noi'.
'Non voglio che facciate nulla' replicai, soprattutto perché, entrambi, in confronto a Federico, erano piuttosto mingherlini.
'Ti riaccompagno a casa o vuoi restare qua stanotte?'
'Qua'.
Passai circa un'ora a cercare di togliermi quella scena dalla testa, insieme ai due, che provarono in tutti i modi a farmi ridere.
Fu tutto inutile però, perché l'immagine di quel bacio restò vivida nella mia memoria, al punto da non riuscire a smettere di singhiozzare.
Mi liberai degli ultimi rimasugli di trucco presenti sulla mia faccia, mi feci prestare una tuta e mi infilai tra le coperte, accanto a Giuseppe.
Se avessi dormito da sola, probabilmente non avrei chiuso occhio.
'Buonanotte'.
'Buonanotte'.
'Possibile che tutti quelli a cui tengo mi feriscano?' pensai ad alta voce, non riuscendo a prender sonno.
'Io non ti ho mai ferito' mi fece notare lui, asciugandomi le lacrime con le dita.
'Hai capito cosa intendo'.
'Troverai la persona giusta per te' mi rassicurò, facendomi solamente piangere di più.
'Pensavo di averla trovata'.
'Lo pensavi anche di Tommaso'.
'Forse sono io che attiro le persone sbagliate'.
'Non è di sicuro colpa tua'.
'Grazie'.
Rimanemmo in silenzio per alcuni minuti, durante i quali mi chiesi se si fosse addormentato o, semplicemente, non sapesse più cosa dire.
'Ti prometto che un giorno incontrerai qualcuno che ti amerà con tutto il cuore' disse improvvisamente.
'Forse lo hai già incontrato e non te ne sei ancora accorta' sussurrò ed io, sentendo le sue parole, feci finta di dormire.
Che cosa avrà voluto dire?
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Cosa ne pensate?

More than words | Federico Bernardeschi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora