Capitolo 18

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Beatrice
Dividere il letto con mio fratello era un cosa che mi era sempre piaciuta quando ero piccola.
Col tempo però avevo iniziato a detestarlo e, soprattutto in quel momento, a trovarlo estremamente fastidioso. Non solo perché russava e si agitava, ma perché avrei voluto dormire con un'altra persona, che era proprio ad una porta di distanza dalla mia.
Mattia mi chiese se Federico fosse il ragazzo della festa almeno una decina di volte.
Io gli risposi sempre di no, insistendo sul fatto che fosse solo un amico.
Continuai a girarmi e rigirarmi, senza riuscire a prendere sonno ed a smettere di pensare.
Il mio problema era sempre stato l'orgoglio ed anche quella volta prevalse su tutto.
Federico mi aveva spiegato com'erano andate realmente le cose, oltre ad aver detto di amarmi. Dovevo credergli?Ma più che altro...io lo amavo?
Una parte di me voleva fidarsi di lui, mentre l'altra, ancora legata al passato, mi suggeriva di lasciar perdere.
Ma come avrei potuto lasciar perdere?In fondo non lo volevo. Io volevo lui.
Mi pentii di non essere rimasta quando me l'aveva chiesto e, dopo una lunga meditazione, decisi di tornare nella mia stanza.
Bussai piano alla sua porta, cercando di non svegliare nessuno.
Lui venne ad aprire, a petto nudo e con gli occhi assonnati.
'Ho cambiato idea' sorrisi e lui mi fece passare.
Ci stendemmo, entrambi rivolti verso il centro del letto, con le mani che, istintivamente, si intrecciarono.
'Stavi dormendo?' domandai.
'Non ci riuscivo'.
'Neanche io'.
'La tua famiglia mi piace comunque'.
'Mia madre si è innamorata di te' dissi, pensando a tutti i commenti più che positivi che aveva fatto su di lui.
'Te l'ha detto?'
'Sì...ma si capiva benissimo lo stesso'.
'E tu?'
'Io cosa?'
'Sei innamorata di me?'
'Sì' ammisi.
Portò una mano sulla mia guancia e cominciò a tracciare dei semicerchi con il pollice.
'Eri serio prima quando mi hai detto quella cosa?'
'Quando ho detto cosa?'
'Che mi ami'.
'Serissimo'.
Si avvicinò e mi diede un bacio sulla fronte. Io cambiai posizione e appoggiai la testa al suo petto.
'Ti amo tantissimo' disse, stringendomi a sé.
'Anche io'.
'Mi credi?'
'Ti credo'.
'Pace fatta?'
'Pace fatta' sentenziai, per poi unire le mie labbra alle sue.
'Ah!Quasi dimenticavo' esclamò, scattando in piedi. Si avvicinò al suo borsone e ne tirò fuori il pacchetto che aveva provato a darmi prima. 'Adesso lo vuoi?'
Mi tirai su e mi misi a gambe incrociate. Federico si sedette di fronte a me e mi allungò il regalo, che scartai in due secondi.
Avvolto nella carta velina, c'era un disco in vinile. Non uno qualsiasi.
Era degli Extreme e conteneva la canzone che avevo cantato a casa sua, quella sera di settembre.
'More than words'.
'Quando hai cantato quella canzone, ho capito che mi stavo innamorando di te'.
Lo strinsi nell'abbraccio più grande possibile e lo riempii di baci.
'Buon Natale' disse sottovoce.
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Ho delle idee per una nuova storia però non saprei su chi farla. Datemi dei consigli e fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo!

More than words | Federico Bernardeschi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora