Brividi di piacere si propagano per tutto il mio corpo. È passato davvero tanto tempo da quando mi ha toccata l'ultima volta, e Dio non desidero altro al momento. Ma cerco di ricompormi velocemente, per non cedere subito. "Jorge... non possiamo. Nella stanza affianco c'è Alex che dorme"
Lui mi getta sul materasso senza troppi complementi, prendendomi alla sprovvista. "Alexander sta alla grande. Ha il sonno pesante, lo sai anche tu che non si sveglierebbe neanche con una cannonata".
Mi sovrasta e mi allarga le gambe, prendendo posto tra di esse. "Altre scuse da rifilarmi o possiamo cominciare?" domanda bagnandosi il labbro inferiore. Mi squadra dall'alto, facendo scorrere la sua mano destra sulla mia coscia, fino ad arrivare al mio didietro dove lascia un sonoro schiaffo, che mi lascia senza fiato.
Scuoto la testa, mordendomi fortemente il labbro. Cazzo, quanto mi era mancato tutto questo.
Le nostre labbra si uniscono, dando vita ad un bacio affamato. La sua lingua incontra la mia e non ci lasciamo più andare finché entrambi non abbiamo bisogno di ossigeno.
"Di questo non avremo bisogno" dice mentre accompagna le sue parole con i gesti. Mi sfila il vestito, facendolo cadere di fianco a letto.
Il mio intimo fa la stessa fineLe sue dita prendono ad accarezzarmi le gambe scoperte, facendomi venire la pelle d'oca. "Farai la brava bambina?"
Annuisco, eccitata da tutta la situazione. Si cala nuovamente per depositare altri baci bagnati sul mio collo. Mi sta provocando, lo capisco perfettamente.
Si slega la cravatta e me la posiziona sugli occhi, impedendomi di vedere qualsiasi cosa. Cosa ha in mente?
"Bene. Non muoverti per nessun motivo".
Sento il suo corpo allontanarsi dal mio e subito l'ansia mi assale. "Dove vai?".
Non voglio che mi abbandoni in queste condizioni per una seconda volta. Non mi piacciono questo tipo di punizioni."Sta tranquilla. Tu rilassati, torno subito".
Tendo l'orecchio per percepire il minimo movimento o suono per riuscire a capire i suoi spostamenti. Il rumore sordo della porta che viene aperta e poi richiusa, mi fa intendere che ha lasciato l'abitazione, ma non tarda molto a tornare.
Ritorna alla sua posizione precedente e le mie labbra si seccano sentendo un rumore improvviso. Un ticchettio, poi uno stappo e probabilmente una bomboletta essere scossa. Ma cosa...
Non ditemi che è ciò a cui sto pensando.
Inizio ad agitarmi. "Jay..."
"Shh". Scuote ancora quella maledetta bomboletta per poi spruzzarne il contenuto sul mio corpo, disegnando un percorso che parte dalla base del collo, sui capezzoli, il ventre, fino ad arrivare alla mia parte più intima. E lì fremo, lasciando fuoriuscire un piccolo gemito al contatto della panna fredda con la mia parte bollente. "Ti piacerà" sussurra in fine, accanto al mio viso. Talmente vicino che riesco a percepire il suo respiro irregolare sulle mie labbra.
Inizia a leccare via ogni residuo di panna dalla mia pelle, prima dal collo, poi dal mio seno, dove ci rimane per un po' a giocare coi miei capezzoli.
Morde, lecca e succhia, rendendomi ancora più debole di quanto non fossi già."Jorge..". Al momento nella nostra stanza si possono solo udire i miei continui lamenti di piacere.
Scende giù fino ad arrivare al mio basso ventre.
"Ora devi rimanere in assoluto silenzio, non vogliamo che Heaven o Max ci sentano, giusto?"
Nego col capo, e mi preparo alla sensazione di piacere che sto per provare.
Le sue dita, inumidite dalla sua saliva, si posizionano sul mio clitoride, e comincia a sfregarle inizialmente ad un ritmo lento, ma incoraggiato dai miei versi di piacere, aumenta il ritmo e poi mi penetra con due dita.
"A-ah... oh dio". Inarco la schiena e le mie dita stringono fortemente le lenzuola.
Ho bisogno di più, ho bisogno di lui.
"Jay... ti prego"
Mi lascia una serie di baci bagnati sul collo. "Che cosa c'è, piccola?"
Anche se non posso vederlo, intuisco che sta sorridendo soddisfatto. Si è sempre sentito potente ad avermi sottomessa e impotente sotto di lui. Alla sua mercé.
"Basta... torturarmi. Prendimi". Porto le mie braccia intorno al suo collo, ma lui me le rimette brutalmente sopra la mia testa.
"Non puoi toccarmi senza il mio permesso"
Sento nuovamente la sua lingua sui miei capezzoli e riprendo a piagnucolare.
Le sue dita continuano a penetrarmi senza sosta e sento che sono prossima all'orgasmo. Come c'era da aspettarsi lui si ferma prima che possa raggiungere l'apice.
Sospiro frustrata e lui si mette ridere. Stronzo.
Sento il classico rumore del metallo della sua cintura essere slacciata, e poi si cala i pantaloni.
Mi mordo il labbro appena le sue mani si ancorano ai miei fianchi e mi porta più vicina a sé.
Mi toglie finalmente la cravatta, e sbatto le palpebre per riabituarli alla tenue luce diffusa nella camera.
"Voglio vederti mentre facciamo l'amore, dopo tutto questo tempo". Mi lascia un tenero bacio sulle labbra, e mentre mi guarda negli occhi percepisco la punta del suo membro vicino alla mia entrata. Gli sorrido per spronarlo a continuare, e lui finalmente entra dentro di me.
Sospiriamo entrambi.
"Posso toccarti adesso?"chiedo, morendo dalla voglia di tenerlo stretto a me.
Lui annuisce e comincia a muoversi.
Lo abbraccio e allaccio le gambe intorno ai suoi fianchi.
Nella stanza si propagano i nostri gemiti di piacere e parole d'amore sussurrate nell'orecchio dell'altro.
Uno strato di sudore si forma sulla fronte di Jorge facendogli attaccare i capelli ad essa. Glieli sposto dalla fronte e unisco le nostre labbra.
Passa un braccio sotto la mia schiena per portarmi più vicina a lui.
"Sono... v-vicina"
A quelle parole, aumenta il suo ritmo, facendomi roteare gli occhi dal troppo piacere che stavo provando. Dopo qualche altra spinta vengo, stringendo le mie pareti intorno al suo cazzo.
"Merda..". Si avvicina al mio orecchio. "Rifallo". Compio di nuovo quel gesto, facendolo riversare dentro di me.
Il mio corpo viene attraversato da molteplici brividi.Si sposta e si getta al mio fianco, portando le lenzuola a coprire entrambi.
Sospiro pesantemente sentendomi improvvisamente stanca, ma prima che possa addormentarmi lo sento parlare.
"Ti amo Martina"
Sorrido, sentendomi finalmente felice dopo tanto tempo. "Ti amo anche io Jorge".
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Questo capitolo è stato un parto
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Irresistibile Blanco 3
Fanfiction"Da questo momento in poi guardatevi le spalle. Abbiate paura"