E ti ricordi quando sei entrato nella mia vita?
Io ero lì ferma ad aspettare l'autobus e tu ti sei seduto di fronte a me. Io ero rossa in viso, tu continuavi a fissarmi. Ho pensato di tutto, pure che eri fatto e mi vedevi come un maiale volante.
"Sei bella."
Io guardavo le mie scarpe tutte rovinate, pensavo che lo stessi dicendo alla tua ragazza. Ho alzato lo sguardo e ho visto solo te, niente ragazza, o donna nei paraggi, a parte me.
"Cosa?" Avevo detto fingendo di non capire. Tu continuavi a fissarmi, ed eri bello, sorridendo.
"Sei bella." Avevi ripetuto e i tuoi occhi mi scrutavano. Due grandi pozze verdi chiaro. Assomigliavano a delle foglie giovani, nate da poco. Avevo sorriso ed ero ritornata rossa come un peperone. Tu ti eri messo a ridere e mi credevo sciocca, stupida.
Guardai l'orologio e il pullman non arrivava. Mi alzai e ti feci un segno con la mano per poi scappare via.
Il cuore mi batteva all'impazzata e sorridevo come un'ubriacona.
Da quel giorno ti ritrovai sempre lì, che mi fissavi. Ho dovuto avere tutto il coraggio possibile per parlare con te e non incantarmi dentro ai tuoi occhi.
Bella merda, mi sono detta quando non ti ho visto un giorno in quella fermata. Sono restata lì per forse un'ora, poi mi son decisa di prendere il pullman.
Il giorno successivo eri di nuovo lì, sorridevi come un matto. E non so come, ma mi ritrovai tra le tue braccia a baciarti. E quello si che era il paradiso.
Adesso sei qui, mi tieni la mano e sorridi. Ed é ancora un casino, dopo anni, non incantarmi davanti a quei bei occhi verde giovane. Verde che ti strega.
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La notte illuminata dalle stelle
PoetrySiamo così piccoli, così impauriti dal nostro futuro. Lo siamo così tanto che abbiamo paura anche di noi stessi. Ci guardiamo allo specchio e facciamo sempre quella smorfia che dice tutto: dice quanto siamo inadeguati, quanto siamo inutili. E noi cr...