Ma lui dov'era?

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Guardava sempre fuori dalla finestra, cercando di ricordare, cercando di capire che cosa era successo.

Vedeva macchine che sfrecciavano sopra il cemento che aveva assorbito il calore, vedeva le foglie che cadevano, che si appoggiavano sulla terra bagnata, vedeva la gente che camminava per la strada cercando di stare attenta.

Ma lui dov'era?

Le mancava da morire.

E il suo profumo si stava disintegrando dentro i suoi polmoni, svanendo come se non fosse mai stato lì.

E, voleva che lui fosse lì.

Voleva assaporare la sua bocca, cercando di non farlo scappare dalle sue braccia, ormai fragili come una scultura di vetro.

Aveva bisogno di lui, per ogni singolo minuto che scoccava nel grande orologio di casa sua.

E pure, lui non c'era.

Non c'era la sua risata, non c'era la sua voce e non c'erano le sue gustose torte che preparava ogni fine settimana.

Aveva paura che sarebbe caduta come era caduto lui.

Con quegli occhioni tristi viaggiava tra i ricordi più remoti e cercava di non piangere, cercava di essere forte quanto lo era stato lui.

E, molte volte, quando la sedia si faceva scomoda, andava nella sua camera da letto, apriva la finestra e si buttava sul suo letto guardando la luna.

Ricordava il giorno in cui si erano seduti su una panchina e lui le aveva raccontato della luna e dalla sua parte nascosta.

Con i capelli castano scuro, sparpagliati sul materasso, e le gambe a penzoloni, guardava quella palla rotonda sorridendo di sproposito.

Voleva raggiungerlo, dirgli che erano sempre stati un per sempre, che lui era tutto ciò di cui avesse bisogno.

E, cercando di farsi forza, contava all'indietro, pronta per partire e pronta per ritrovare quello che era sempre stato suo.

La notte illuminata dalle stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora