21. Poor Minha

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"Non mentirmi!"
"Sommo Oh Sehun, siamo in Paradiso, non si può mentire" precisò l'Arcangelo Hoshi.
"Giusto..."
"Dobbiamo avvertire il Sovrano"
"Non osare" lo interruppe Oh Sehun.
"Perchè riferirgli di quel Diavolo sulla Terra se egli per primo non ci chiede qualcosa?"
Hoshi riflettè "Giusto".

"ZITTA SANTO ME, ZITTA" esclamò D.O. tenendosi il capo, stava impazzendo dalla presenza di Minha.
"PADRE LA PREGO, LI FACCIA RITORNARE INDIETRO. FARÒ QUALSIASI COSA" si inginocchiò lei.
"Qualsiasi?"
"Qualsiasi"
"Divorzia da mio figlio" disse serio lui.
Minha lo guardò senza emozione, per poi andarsene.

"MI APRA PER FAVORE" urlò Minha bussando ad una magica porta rosa.
"Accomodati, nuora" si sentì una voce oltre l'uscio.
"KAI VERGINE, SEDUCA VOSTRO MARITO AFFINCHÈ FACCIA RIPORTARE I MIEI FIGLI" la pregò in ginocchio l'altra.
"Mi state dando della prostituta?"
Minha iniziò a pensare ad una risposta.
"Sì"

"Sentite, non voglio essere coinvolta in queste faccende. Vada vada (leggetelo come Bonolis ve ne prego) che mi avete fatto rovinare il trucco. Poi se mi fate parlare, mi vengono le rughe" si toccò la faccia delicatamente Kai Vergine.
"Che rughe? Non s'invecchia qua"
"Le ho chiesto di andarsene, che sciocca si è sposato mio figlio"
Minha se ne andò indignata.

"Follettine e Follettini, quanto voi siete carini" esclamò il re dei Folletti, con gli occhi luccicanti.
"Giochiamo! Giochiamo!" strillarono i piccoli gnomi.

"XU MINGHAO, MIA UNICA SPERANZA" corse sempre Minha verso il re.
"Minha, cara nuora del nostro amato Sovrano, cosa necessitate dal sottoscritto invano?"
"Come invano?"
"La mia unica capacitá è quello di portare felicità" specificò Minghao.
"Aiutarmi porterà felicità"

Il re Minghao congedò i suoi discepoli.
"A domani, miei piccoli nani"
Poi si voltò verso la donna.
"A lei do la parola, donna che una volta umana fu campagnola"
Minha lo trucidò con lo sguardo:

"A lei do la parola, donna che una volta umana fu campagnola"Minha lo trucidò con lo sguardo:

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Il folletto, una volta essersi accorto delle sue parole, si scusò inchinandosi.
"Tranquillo, sappiate che ho girato tutto il Paradiso e tutti erano impegnati in qualcosa, ma voi sembrate disposto ad aiutarmi"
"Per lei ho mandato via i miei discepoli, spero che le sue richieste siano almeno piacevoli"

Minha ci mise un po' a decifrare ciò che il re dei folletti avesse detto, dato che possedeva una parlantina alquanto stravagante.
"Siete a contatto con i Maghi?"
Minghao spalancò gli occhi dalla domanda, si tirò subito indietro.
"No no no no, ciò significa contraddire il Sovrano, colui che mi insegnò il coreano"

"Capisco possa essere complicato, ma D.O. stesso mi manda a informarvi di questo incarico" si inventò la donna.
"Proprio a me, ai quali folletti sono il re?"
Ci fu silenzio.
"Esatto" rispose lei dopo aver capito la domanda dell'altro.

"Nel mondo dei Maghi mai ci sono stato, in che modo posso essere mandato?"
"Troppe domande, chiedete al Sommo, lui saprà rispondervi" e detto ciò Minha se ne sfilò via.

"OOOOOOOOOOOOOH SEHUUUUUUUUUN" si mise a urlare, dopo essersi sdraiato sul prato fatato.
"Strano che qualcuno necessiti il mio aiuto" Sommo Sehun comparve, facendo sobbalzare Minghao.
"Sommo Oh Sehun, la vostra voce sembrava usasse l'autotune" esclamò il folletto.

"Com- Non importa, ditemi"
"La signor Minha mi chiese aiuto ed io a causa della sua disperazione ebbi ceduto. Nel mondo dei Maghi dovrei andare, ma non saprei che mezzo usare" spiegò Minghao.
"Ma allora siete dal santo giusto, caro Xu Minghao! Non m'interessa il motivo di quella pazza per chiedervi un favore del genere, ma posso aiutarvi" lo accolse gentile il Sommo.

"La ringrazio, spero per voi non sia uno strazio" rise timido il re.
Sommo Oh Sehun gli diede una bacchetta pass, la quale permetteva di giungere presso i magici maghi (lol) senza ulteriori problemi.
"Infondo sono un santo mago grazie ai pochi insegnamenti del potente Kun che seguii" spiegò Oh Sehun per chiarire il dubbio su come avesse questo famoso tipo di pass.

"Okay okay, allora io mi avvierei" disse infine Xu Minghao, dirigendosi verso il confine Paradiso-Mondo Maghi.

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"Xu Minghao? Cosa ci fate qui, nel nostro mondo magico" lo intravide il potente Kun.
"Minha, a cui D.O. è nuora, la quale egli non adora, desidera il vostro aiuto, Kun assoluto" spiegò il folletto.

"Capisco, quindi Minha ha chiesto di noi inventandosi la scusa che D.O. stesso vi ha assegnato questo incarico. Ma voi avete accettato comunque, così nel caso veniste scoperti, dareste la colpa alla donna?" decifrò il mago dopo aver ascoltato il racconto poetico del re dei folletti.
Quest'ultimo annuì.

"Manderò al più presto uno dei miei due assistenti, solo abbiate pazienza. Andate andate, prima che D.O. in persona venga a conoscenza che non siete presente" lo congedò Kun, mandandolo a casa effettuando un incantesimo.

"Jungwoo? Jun? Chi vuole farsi un giro in Paradiso?" chiese Kun ai suoi assistenti.
I due iniziarono a urlare come dei bimbi fastidiosi "IO IO IOOOO".
Il Mago (con la maiuscola lo fa più potente) rise alla scena.
"Andate insieme allora"
"Signore, venga anche lei. Così saremo come una famiglia" sorrise dolcemente Jungwoo.
Allora Kun non riuscì a dire di no.

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Minha intanto si ritrovò a mettere al loro posto tutti i suoi infiniti trucchi.
Mai si sarebbe aspettata che i maghi sarebbero apparsi così all'improvviso, tanto che una volta essersi girata si ritrovò non una, non due, non quattro, ma ben tre stregoni.
(Yas, ti copio Bae)

"Per tutti i Taemin, non immaginavo che sareste venuti subito" disse scioccata Minha, andando a posizionare una mano sulla propria guancia da quanto fosse stupita.
"È il nostro potere" risposero i tre in coro.

"Bene sì, il motivo per cui vi ho fatti chiamare è semplice. Rivoglio i miei figli qua, accanto a me" affermò decisa.
"Impossibile"
"Come prego?"
"Necessitiamo di ordini precisi, dettati dallo stesso D.O. o i Diavoli"
Minha rabbrividì all'ultima parola.

"Neanche da umana dovevo sopportare problemi così difficili. Poi da idiota mi lamentavo anche" si sbattè una mano in fronte.
"Possiamo andarcene?"
Minha li fulminò, tanta fatica nel rintracciarli per poi scoprire che sono serviti a niente.

I tre semplicemente, titubanti, pronunciarono il loro incantesimo.
"Donna infuriata, non di certo è una figata" e detto ciò scomparvero.

Angolo Ambra:
Una stellina per l'impegno e fatica nel formulare frasi con rime :')

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