【Capitolo 4】

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⚠️smut⚠️

Hoseok fu trascinato in un parco.
La sua mano era stretta fortissimo da Taehyung che, imperterrito, continuava a camminare verso la destinazione prestabilita.
Pochi lampioni illuminavano il prato verde trapuntato di fiorellini, mentre la luna risplendeva nella sommità del cielo, fornendo quel bagliore biancastro rilassante.

Taehyung rallentò il passo, guardando Hoseok e sorridendo.
Nessuno si trovava lì tranne loro.
Lo portò verso una panchina solitaria all'estremità del parco, coperta da un grande albero e tenuta lontana dalla luce dei lampioni.
Fece sedere il più grande, senza dare spiegazioni, e con un sorrisetto sulle labbra gli si mise a cavalcioni.
Hoseok era confuso.

«Taehyung
«Hai detto di volermi baciare, no?» chiese il minore con un sussurro.
Hoseok avvampò e annuì piano.
«Ecco, ora puoi.» gli sorrise.
A quel punto il maggiore gli prese il viso tra le mani e, sfiorandogli la guancia con le dita, lo avvicinò alle sue labbra, iniziando a baciarlo dolcemente.

Taehyung intrecciò le braccia attorno al suo collo, seguendo i movimenti lenti con la testa.
Quando Hoseok inserì la lingua nella bocca dell'altro il bacio diventò tutt'altro che dolce.
Arrivò la lussuria, accompagnata dalla lotta per la dominanza tra le due lingue.
Le mani del rosso scesero dalle guance dell'altro fino ai fianchi, dove si arpionarono.

Il minore invece si spinse con il bacino in avanti, facendolo scontrare con quello di Hoseok, impegnato a toccargli il sedere.
Si staccarono per riprendere fiato.
I loro respiri affannosi erano accompagnati dal battito impazzito dei cuori e dalle guance lievemente arrossate.

Si guardarono negli occhi, perdendosi l'uno nell'anima dell'altro.
Il primo a voler riprendere il contatto fu Hoseok.
«Ah, babyboy...sei proprio carino sta sera» sussurrò infatti sulle labbra del biondo, per poi mordergliele.

Un insieme di piccole scosse attraversò il corpo del minore, che gemette non appena sentì i denti dell'altro affondare dolcemente nel suo labbro inferiore.
Come mi ha chiamato? pensò stizzito Taehyung, ricordandosi il preannunciato kink di Hoseok.
Poi iniziò a strusciarsi con movimenti circolari contro il suo bacino.

Il rosso gemette piano, per poi rilasciare degli ansimi tremanti sulla bocca di Tae.
«Per fortuna che siamo al buio e soli, vero, hyung?» sussurrò il biondo all'orecchio dell'altro, continuando a frizionare con ritmo deciso.
Hoseok cercò di dire qualcosa, ma subito venne interrotto dalle labbra di Taehyung.

«Hyung, baciami e basta» sussurrò con un ansimo.
E così fu.
Si baciarono per molto tempo,
assaggiando l'uno le labbra dell'altro,
mordendosele a vicenda,
scontrando le lingue così desiderose di ritrovarsi,
accogliendo con fermento gli ansimi.
E presto sorsero due problemini molto evidenti.

Le mani di Hoseok si infilarono scaltramente sotto la maglia di Taehyung, per accarezzargli schiena, ventre e addominali.
«Ti desidero, Tae...» ansimò poi, lasciando una scia di baci sul collo del minore.
«Ma siamo in pubblico» mormorò il diretto interessato, alzando la testa per lasciare spazio ai segni rossi che ben presto sarebbero comparsi.
«Ma io ti voglio» insistette il maggiore, sussurrando sulla sua clavicola, mentre le mani andavano ad esplorargli ogni centimetro di pelle.

Poi morse il collo di Taehyung.
Il gemito che arrivò alle orecchie di Hoseok fu gutturale e profondo, fottutamente eccitante.
«Mh, H-Hobie, non qui...» disse flebilmente il minore, non opponendosi però alle attenzioni che gli venivano rivolte.
Hoseok succhiò il lembo di pelle che aveva tra i denti.
Un ansimo lasciò le labbra rosse e gonfie di Taehyung, oramai incantato dai tocchi del suo hyung.

𝘼 𝙋𝙚𝙧𝙛𝙚𝙘𝙩 𝙈𝙚𝙨𝙨 .{VHOPE} (interrotta)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora