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Scaraventai in aria le coperte con noncuranza e mi tolsi il pigiama. Andai in bagno stropicciandomi gli occhi e sbadigliando. Mi lavai il viso e mi pettinai i capelli, poi mi vestii e uscii di casa diretta a scuola.

L'orda di studenti si riversò come ogni mattina nelle aule dell'edificio. Buttai il mio zaino sul banco e presi l'astuccio e i quaderni. Ovviamente il banco attaccato al mio era vuoto. Come ogni giorno.

Udii un rumore di sedia spostata e il respiro di qualcuno. Girai la testa e mi ritrovai davanti una ragazza. Alta, capelli castani e occhi scuri, con gli occhiali.

- ciao... - mi disse con un mezzo sorriso.

Io risposi con un mugugno infastidito.

- scusami.. sono nuova in questa scuola e tu sembri quella più apposto... -

Io? Apposto? Anche se quella era un'opportunità... Avrei potuto farmi un'amica!

- oh, bé, sì... In questa scuola sono tutti scontrosi - abbozzai una smorfia.

- fantastico. Allora... come sono i professori? -

- bé... non sono il massimo. -

- una meglio dell'altra -

- cosa? -

- oh, no,no, niente - mi sorrise.

Stavo per parlare nuovamente quando la prof entrò in classe. E così cominciò un'altra giornata, un po' diversa dalle altre. Presto arrivò la ricreazione così io e la ragazza uscimmo in giardino...

- non ti ho ancora detto come mi chiamo... Io sono Clary. -

- Emily, mi chiamo Emily. Dove abitavi prima? -

- mi sono trasferita qui settimana scorsa, prima abitavo a Boston. -

- uh - "uh? Uh?! Sul serio Emily, non avevi niente di meglio da dire se non uh?! " mi dissi. - dopo la scuola possiamo prenderci un panino ad un Fast Food, se ti va!- proposi, non volevo perdere quell'occasione, l'occasione di essere apprezzata da qualcuno.

- certamente! - facemmo appena in tempo a finire il discorso che la campanella suonò di nuovo e tornammo in classe.

Quando uscimmo ci avviammo verso Madison Avenue. Panino con patatine e Bacon. Iniziammo a parlare di quello che ci piaceva, delle nostre passioni. Le raccontai perfino dei miei genitori e dell'incidente, di Alec e della sua scomparsa.

Attaccammo con una conversazione che pareva non finire più! Finché non si fece buio. Eravamo rimaste a parlare così tanto sedute sul bordo del marciapiede con la carta del panino in mano? No. Quel buio era dovuto alle nuvole che stavano oscurando il cielo.

- sarà meglio rientrare... - dissi con lo sguardo perso.

- sì, concordo -

-allora a domani Clary! - la salutai sventolando la mano a mo' di bandiera.

- a domani Emily! - rispose.

Con le prime goccioline d'acqua che scendevano dal cielo mi incamminai verso la casa-famiglia, nella direzione opposta di Clary. Forse avevo un'amica. Un'amica vera. Ma non avevo ancora fatto i conti con qualcos'altro, o qualcun'altro. Non sapevo chi fosse o cosa volesse da me. Fatto sta che si sarebbe presentato presto...

Mi fiondai in camera mia e accesi il cellulare. Un messaggio. Muovendo le dita spasmodicamente riuscii ad accedere a Watsapp senza far cadere il telefono. Ma non era Alec, come speravo io...

Era un numero sconosciuto... Un certo James. Mi aveva scritto: "Ciao, io sono James. Tu sei Emily, giusto? "

Cosa cavolo voleva quel tizio da me? Decisi di rispondere.Scrissi: "sì, sono io."

Spensi il telefono e lo lasciai cadere pesantemente sul comodino. Stavo per pentirmi di avergli risposto così, avrei potuto scrivere un... che so... "No, sono Sara." Però poi pensai che anche se fosse stato un pedofilo la mia vita non poteva fare più schifo di così.

Mi arrivò un'altro messaggio.

"scusami il disturbo... Io sono quel ragazzo del pullman, non so se mi hai visto mentre andavamo a Manhattan. "

" sì, ti ho visto. Ora dimmi che vuoi da me "

" volevo solo parlare, sembri simpatica! Io sono solo uno sfigato che va in una scuola di Boston. Non ho amici né una famiglia..."

Iniziai a sciogliermi. Non potevo mica giudicarlo alla prima impressione. Magari era veramente un ragazzo. E magari potevamo diventare amici... Quel pensiero mi allettava. Quello era decisamente il mio giorno fortunato.

" uh, allora siamo nella stessa situazione! " risposi aggiungendo una faccina sorridente.

" wow! Bé, chi lo sa, potremmo scriverci ogni tanto..."

"mi farebbe piacere... Allora... Cosa ti piace fare?"

" passo l' 80% del mio tempo libero a leggere, il resto lo lascio per la TV e i videogiochi :)"

" oddio siamo praticamente ugualiiiii!"

" ahah! Che bello! Il tuo libro preferito? "

" diciamo che non ne ho uno solo... Sicuramente The Maze Runner e Harry Potter... Anche A spasso con Bob, Divergent e Hunger Games, Shadowhunters... "

Andai avanti con una lista infinita dei libri che avevo letto... Era simpatico. Molto. Eravamo molto simili, anzi, quasi uguali! Poi però spensi il telefono. Mi facevano male gli occhi e la testa.

Però almeno avevo qualcuno con cui parlare. Poteva essere un nuovo inizio.


ANGOLO SCRITTRICE

Hey Hermani!

Scusatemi se il capitolo non è il massimo... Ma il prossimo sarà strano quanto intricante!

Avevo detto che avrei pubblicato ieri... Ma ho passato il pomeriggio a litigare con mia madre su cosa mettermi per la festa d Halloween... A proposito, voi cosa avete fatto?

Io ho visto Alien Covenant travestita da Harley Queen assieme a tre miei compagni di classe. Dicesi: Beata tra i ragazzi (?).

Allora... Io vado a scrivere il capitolo sette mia madre permettendo... Ciau!

Remember who you areDove le storie prendono vita. Scoprilo ora