Avete presente quando vi si chiudono le orecchie e sembra che qualcuno ve le stia schiacciando con le mani? Bene, perché io mi sentivo così. In più udivo quei maledetti fischi stonati e mi faceva male tutto. La schiena, la testa, le braccia, le gambe... il fianco. Mi sentivo come tirata per le braccia, quasi appesa. Dopo alcuni minuti interminabili riuscii a vedere i buio. Voi vi chiederete qual'era la differenza rispetto a prima... Bah, prima guardavo il "vuoto" mentre in quel momento ero certa di avere gli occhi chiusi, solo che la forza ed il coraggio per aprirli erano andati a farsi benedire. Ero mica morta?
Poi udii delle voci, confuse, di tre ragazze. Dovevano avere più o meno la mia età, forse un po' più grandi.
- Secondo voi ha il ciclo? - Domandò una.
- Speriamo di no... - Rispose un'altra.
- Potrebbe spaccare le catene e farci a pezzettini. - Fece notare una terza.
- Parla per te - Non ero certa di quale delle altre due fosse ad aver parlato, ma appena un secondo dopo la fine della frase un urlo isterico e di dolore trapassò l'aria spaccandomi i timpani. Era il mio urlo. Di colpo spalancai gli occhi. La scena davanti a me era confusa e sfocata ma ero ormai quasi del tutto consapevole della situazione. Avevo i polsi legati in alto con delle catene e i miei piedi sfioravano il pavimento. Il fianco mi faceva un male cane, ma almeno ero sicura di non essere morta. Percepivo il sangue colarmi sul corpo e continuai ad urlare, contro la mia volontà.
Era tutto buio ma quando la mia vista si fece più nitida riuscii a vedere le tre ragazze che stavano parlando. Una aveva i capelli biondo cenere ed era di media altezza, la seconda anche lei sul metro e sessantacinque con dei lunghi capelli castani e magra, l'ultima aveva dei bellissimi capelli rosso-fragola lievemente mossi che le ricadevano sulle spalle. Mi guardarono. Le prime due sembravano quasi contente, dovevano avere dei problemi seri; quella con i capelli rossi mi guardava basita e anche un po' terrorizzata.
Inspirai ed espirai. Mi avevano detto che respirare aiuta a controllare le emozioni ed il dolore. In quel momento provavo una rabbia innata e una spossatezza mai conosciuta a quel modo. Spostai lo sguardo da destra a sinistra. Eravamo solo noi quattro nella stanza. La ragazza con i capelli castani mi si avvicinò e mi toccò il fianco, ormai ero talmente abituata al dolore che non lo sentivo nemmeno più. Che strano... Guardò le sue compagne e si fece passare una cosa simile ad una... Siringa? Sempre con la vista offuscata cercai di dimenarmi ed evitare l'iniezione ma con le mai incatenate non avevo possibilità. Immediatamente sentii la testa farmisi pesante e crollai in uno stato di trance.
Mi svegliai distesa su un letto, impossibile stabilire per quanto tempo fossi stata incosciente. Dei volti sconosciuti mi si avvicinarono. Erano sei ragazzi poco più grandi di me. Li guardai uno ad uno. C'era la ragazza con i capelli rossi, lei aveva dei grandi occhi castani, simili a quelli della ragazza con i capelli castani, mentre la bionda ce li aveva verdi. Poi c'era un ragazzo con i capelli castani e gli occhi azzurri, in qualche modo mi assomigliava terribilmente. Un'altro con lo stesso colore di occhi e i capelli nerissimi, un altro con i capelli castano chiaro e gli occhi del medesimo colore che stava per schiacciare... Clary??? La ragazza con i capelli castani era Clary... E infine un ultimo ragazzo con i capelli e cocchi scuri e la pelle chiara. Per un totale di sette adolescenti che stavano per spappolarmi viva. E intanto mi ero dimenticata della ferita. In realtà non sentivo più nessun dolore... Tastando il fianco non trovai alcuna traccia di una crosta o di una cicatrice... Urlando come una pazza psicotica saltai in piedi e iniziai a correre per la stanza con le braccia sventolate per aria.
- Glielo diciamo? - Chiese il ragazzo che mi assomigliava, rivolto a nessuno in particolare.
- Meglio ora, quando possiamo sedarla, che dopo. - Constatò Clary. E che cavolo ci faceva Clary con quei ragazzi? E poi... Sedarmi?
- Emily. - Disse il ragazzo con i capelli scuri e la pelle chiara. Mi bloccò con le spalle al muro e mi fissò. - Dobbiamo dirti una cosa. O meglio, fartela vedere. Prometti che non urlerai. - Annuii. Che dovevano farmi vedere?
- E' una pessima idea - Mugugnò la ragazza con i capelli rossi.
- Nahhh - Fece il ragazzo con i capelli neri e gli occhi azzurri.
Io li guardai impaziente. Il ragazzo che mi aveva inchiodata al muro mi mollò e fece spazio a quello che credevo fosse James. Sì, era proprio James, anche se l'avevo visto di sfuggita quando stavo per morire dissanguata nella neve. Lui ruggì in un modo stranissimo... Sembrava qualcosa di simile ad un ululato. In un contorcersi di ossa la sagoma alta e slanciata del ragazzo sparì lasciando il posto ad un lupo grigio chiaro. Dal ragazzo-lupo li sguardi si spostarono su di me.
- Beh? Non urli, non impazzisci, non cerchi di scappare o ammazzarci... - Mi fece notare Clary.
- Mi avete chiesto di non urlare. - Feci spallucce.
- SEI COSCIENTE CHE UN TIZIO SI E' APPENA TRASFORMATO IN UN LUPO DAVANTI AI TUOI OCCHI? -
- Si... Ti ascolto. -
- Ma è umana questa qui? - Chiese al ragazzo che mi aveva fatto promettere di non urlare.
- No, scema. L'Alpha l'ha trasformata. - Disse lui sbattendosi una mano sul viso.
- Oh, giusto. -
- Aspettate... Trasformata? In un lupo mannaro? -
- Scusa l'impertinenza... Perché non stai delirando come i qui presenti quando l'hanno saputo la prima volta? -
- IO? LUPO MANNARO? - Esplosi ignorando Clary. - MA E' SEMPRE STATO IL MIO DESIDERIO! - Iniziai a respirare affannosamente. Presi a contarmi le dita per vedere se stavo sognando. Dieci dita. Non stavo sognando. E poi... Perché tutti si erano aspettati una reazione tipo: "Oh mamma mia, lupi mannari! Ora mi mangiano aiutooo!"? La mia era una reazione da fangirl!
- Aspetta, cosa? - Fece James tornato umano. Sembrava aver visto un fantasma.
- C'è qualcosa di male? - Domandai, timorosa di aver offeso qualcuno.
- No... Ma... Sei la prima persona che reagisce in questo modo nella storia del branco! -
- Branco? Che branco? Voglio sapere tutto! -
- Sicura che non sia uno shock post-traumatico? - Chiese la ragazza con i capelli rossi.
- Macché! E' una cosa fighissima! Quando mi insegnate a controllare il lupo? -
-Prima dovremmo fare le presentazioni... - Suggerì il ragazzo che mi assomigliava. Secondo me stava pensando qualcosa del tipo "Ma questa è scema o cosa?".
- Giusto. - Intervenne James. - Clary, a te gli onori di casa. - Si produsse in un inchino mezzo sgangherato che mi fece ridere come una demente.
- Okay. Fratellino. - Marcò l'ultima parola come per prenderlo in giro. - Noi ti conosciamo già Emily. Tu conosci me, conosci James, - Indicò il ragazzo che si era trasformato in un lupo. - lei è Alexandra, ma si fa chiamare Alex. Tu chiamala così. - Rivolse lo sguardo alla ragazza bionda. - Meghan, detta Megh, - La ragazza con i capelli rosso-fragola. -Luigi, - Lui era il ragazzo con i capelli nerissimi e gli occhi azzurri. - Will, - Il ragazzo che mi assomigliava. - e Thomas. - Il ragazzo che mi aveva inchiodata al muro.
- Piacere...? - Dissi. Un sorriso megagalattico mi si stampò in volto. Ero un lupo mannaro. ERO UN LUPO MANNARO!.
*Angolo Scrittrice*
Ciao lupacchiotti adorati! Scusatemi per il ritardo (soprattutto valentinapotter0772 sorry XD) ma sapete com'è... Sta finendo il quadrimestre e mi stanno uccidendo di verifiche. Ieri due di fila più una a sorpresa... Non si può! Anyway sono riuscita ad aggiornare... Vi è piaciuto il capitolo?
La storia è un po' intricante? Spero di sì!Devo dire che quella di Emily sarebbe la mia reazione se mai venissi morsa da un lupo mannaro ahah!
Però, ora vi saluto, devo andare a casa di amici per fare un progetto scolastico, che scocciaturaaa. Ciauz muchacos!

STAI LEGGENDO
Remember who you are
Loup-garou[in pausa] Sette adolescenti, una tredicenne scomparsa e licantropizzata, un fratello ritrovato, un Alpha da uccidere, un mistero da risolvere, un collegamento da capire e cinque cadaveri. «mi chiamo Emily Lawrence e ho tredici anni. Vivevo nella c...