15.

42 9 25
                                    

Dopo avermi bendato per bene il braccio e avermi assicurato che sarebbe guarito in fretta, Thomas, Will e Megh mi accompagnarono in una stanza dove erano riuniti tutti gli altri. Era una sala abbastanza ampia, con una grande finestrata mezza sfondata al posto della parete alla destra della porta e i muri sporchi di muffa e umido, ragnatele e scarafaggi inclusi nel pacchetto.

- Come ti senti? - Chiese James guardando prima me, poi il mio braccio, poi Will, poi di nuovo me, poi Thomas e ancora Will poi il mio braccio, Meghan, il mio braccio e Will. Infine gli occhi si posarono su Clary, che tecnicamente doveva essere la sorella...? 

- Sono appena stata traumatizzata a vita... Ma direi benone. -

- Cavolo, a me non ha fatto quest'effetto! - Esclamò come se stessimo discutendo di quanto era stato pauroso il Brucomela. 

- Tu sapevi già che tua sorella era un lupo mannaro, campione. - Mi difese Will. Ma quanto adoravo quel ragazzo. Che era mio fratello. Probabilmente.

- Uh, giusto... - Ribatté il ragazzo, il quale era molto simpatico. Tutti erano molto simpatici. 

- Dobbiamo affrettarci a spiegarle tutto e ad addestrarla, il prima possibile dovremo attaccare "l'Alpha", se non vogliamo che ci morda tutti. - Intervenne Clary. Ecco. Clary. Non era più la ragazza solare e simpatica che conoscevo. Anche i suoi occhi sembravano più glaciali del normale. Era un'altra persona, quella. Non la mia migliore amica. 

- Infaaatiii! - Scattai io saltellando.

- Sì, okay, ora calmati però. - Mio fratello (Dio, quanto suonava strano) mi prese per il braccio sano. Stavo ancora saltellando spostando il peso da un piede all'altro. Mi fece segno di sedermi. Gli unici che non avevano ancora aperto bocca davanti a tutti erano Thomas, Megh, Luigi e Alex. Tutti e quattro ci accomodammo sulle sedie libere. 

- Bene sorellina - Esordì Will. Era una cosa fantastica sentirsi chiamare "sorellina" da qualcuno come lui. Occhi di ghiaccio, come i miei, ma rassicuranti e quasi... caldi. -hai a disposizione undici domande. -

- Perché proprio e solo undici? -

- Perché sapevo che mi avresti posto questa domanda e non volevo fartene rimanere solo nove - Ridacchiò. - e perché la qui presente Clary Braider non vuole "perdere tempo". - Scoccai un occhiata alla ragazza. Aveva l'espressione annoiata e il meno appoggiato sul palmo della mano, il gomito sul tavolo attorno al quale eravamo seduti. 

- Oh, grande. Bene... Chi di voi è un lupo mannaro alzi una mano. - Scandii. 

- Questa non è una domanda... - Mi fece notare Luigi. 

- Appunto! - Ghignai. - Così me ne restano ancora dieci! - Mi sentivo inevitabilmente un genio. Will si sbatté una mano sul viso strascicandola fino al mento. Tutti sbuffarono esasperati e solo alcuni sollevarono la mano. Clary fece ciondolare mollemente il braccio sopra la testa, Luigi alzò svogliatamente una mano dal tavolo, Will, Alex e James erano i più entusiasti. Gli unici umani erano Meghan e Thomas. Loro non sembravano aver paura dei compagni. Anzi, sembravano molto amici... Tutti insieme appassionatamente. - Ora inizio con le domande. - Dissi definitivamente. 

- Finalmen... - Iniziò Clary, ma Will la fulminò con lo sguardo. O era tipo l'Alpha del gruppo o era il fratello più fratelloso e dolce del mondo. Probabilmente era entrambe le cose... Mi sorrise ed io ricambiai a mia volta.

- Come faccio a controllare la trasformazione...? - Mi sembrava una buona prima domanda... Dritta al punto e senza giri di parole. 

- Con la luna piena diventa tutto più difficile però basta focalizzarsi su qualcosa di concreto, come un volto o un luogo. Per quanto riguarda artigli e occhi, possono "attivarsi" anche solo con un attacco di rabbia, paura o semplicemente l'accelerazione del battito cardiaco. - Spiegò James. Più facile a dirsi che a farsi. 

Remember who you areDove le storie prendono vita. Scoprilo ora