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Il quattro dicembre iniziò a nevicare come non aveva mai fatto negli ultimi tre anni. Mi infilai gli scarponi conservati in un mobile accanto alla porta e indossai il capotto. Rimasi ferma sulla soglia ad ammirare ciò che si estendeva davanti ai miei occhi. Poco più di mezzo metro di neve ricopriva tutto il cortile, la morbida coltre candida luccicava sotto la luce del sole pallido nascosto dietro un manto di nuvole grigiastre. Gli alberi del giardino erano piegati per via dei cristalli bianchi che continuavano a cadere dal cielo imperterriti.

Mossi il primo passo fuori dall'edificio e la mia gamba affondò nella neve fino al ginocchio. Uscii completamente portando in avanti anche l'altro piede. Risi come una scema e iniziai a camminare. Ogni passo mi costava una grande fatica: solleva la gamba e liberala dalla neve, rimettila nella neve e ripeti con l'altra. Nonostante il cappotto stavo congelando. Non avevo preso il capello e i miei capelli mi si erano riempiti di fiocchi morbidi e leggeri. Sentivo il naso completamente ghiacciato e le dita avevano perso sensibilità, così come il mento. Guardai il cielo e per poco non rimasi accecata dalla bianco-grigia che copriva il mondo come una cupola. Niente sprazzi di cielo o sole. Tutto dello stesso colore. Sotto le impronte dei miei stivali riuscivo a intravedere dei fili d'erba e della terra, prima sommersi dalla neve.

Iniziai a volteggiare con le braccia aperte, poi mi fermai, presi la rincorsa e mi lanciai letteralmente di faccia. Affondai per metà e nel ridere ingoiai della neve. Sapeva di acqua mista ad... ad erba bagnata. Puntellando con le mani mi misi a sedere ed osservai la mia sagoma impressa a terra. Mi lasciai cadere nuovamente e aprendo simultaneamente braccia e gambe feci un angelo nella neve.

Mi era venuta voglia di fare un pupazzo. Iniziai a preparare la prima palla di neve per poter fare il busto quando vidi... Non so cosa vidi. Era una sagoma che si muoveva a quattro zampe. Potevo intravederla dietro un cespuglio innevato e stranamente scuro... Quell'animale aveva gli occhi gialli. Un giallo fosforescente che non assomigliava a quello degli occhi di un gatto. "Mah," pensai "avrò le allucinazioni". Non so perché ma avevo chiuso gli occhi, e quando li riaprii l'animale non c'era più.

Tornai a concentrarmi sul mio pupazzo ma non c'era la solita struttura del classico pupazzo di neve. Era un lupo. Un lupo uguale a quello reale. Zampe lunghe e con tanto di artigli. Il corpo era magro e il muso affusolato. La bocca aperta a sfoggiare dei denti e delle zanne spaventosi... Gli occhi bianchi. Bianchi ed in un colpo rossi, poi gialli. Si fermarono su quel colore per alcun secondi. E infine divennero neri. Sbattei le palpebre e distogliendo lo sguardo dal lupo che a quanto pareva non era un'allucinazione mi ritrovai davanti una persona. Prima che potessi mettere a fuoco la sua immagine, l'individuo sparì.

- Ma che... - Mormorai. Scalciando per allontanarmi dal lupo di neve mi girai a quattro zampe e con scarsa agilità mi misi in piedi. Iniziai a correre per quanto potesse permettermelo in mezzo metro di neve depositata a terra. Rischiai di inciampare un paio di volte a terra e incrociai Brad per strada. Mi guardò male e io lo ignorai. Mi restavano solo due giorni lì, potevo fare quello che mi pareva. Starmene a letto tutto il giorno, intendo.

Rientrai nella casa-famiglia sbattendomi la porta alle spalle. Mi tolsi gli scarponi e il giubbotto appendendo quest'ultimo ad un attaccapanni per farlo asciugare dalla neve che gli si era accumulata sopra e nel cappuccio. Con solo le calze ai piedi salii in camera e mi stesi sul letto sopra le coperte. Posando le mani sul petto iniziai a fissare il soffitto, come se la sola forza di volontà avrebbe potuto riportare in vita i miei genitori. Mi mancavano. Mi mancavano terribilmente. Ricordo che una settimana prima dell'incidente, quando ancora la neve non si era sciolta noi giocavamo sempre in giardino. Prima di essere portata in quel posto abitavo nel Missouri, ma ero nata in California.

Entrambi bei posti. Ero "Fandommizzata" al cento percento! California dove si trova Beacon Hills e i suoi lupi di Teen Wolf, Missouri dove viveva Peter Quill prima di essere portato nello spazio da Youndu ed ora New York dove vive Spider-man. Era l'unico lato positivo ella faccenda. Mi si strinse il cuore al solo ricordo di mio padre e mia madre. Erano tutto il mio mondo dato che quando sono morti io non sapevo ancora leggere. La mia vita grava intorno a loro, i libri ancora non c'erano. Conservo ancora una collana con una nostra foto, non vorrei che i loro volti iniziassero a sbiadire nella mia memoria. Strinsi il ciondolo nella mano estraendolo da sotto la maglia e mi pulii gli occhiali con il dorso della mano, per togliere le gocce d'acqua generate dallo scioglimento dei pochi fiocchi di neve che si erano depositati sulle lenti.

Stanca e affranta mi avvicinai alla finestra abbandonando il letto. Poggiai i gomiti sul davanzale appoggiandomi sopra al braccio con il mento. La neve cadeva leggera dal cielo, in tutta tranquillità. Uno di quei fiocchi doveva sentirsi davvero libero. Libero di danzare nel cielo insieme ai suoi simili senza essere disturbato, per poi riunirsi agli altri formando un bianco tappeto freddo.

Desiderai essere ancora fuori ma dopo l'episodio figura strana-lupo di neve-tizio che mi viene addosso non avevo più tanta voglia di congelarmi. Lì in mezzo alla neve ero letteralmente andata in ipotermia con gli arti e il viso completamente congelati. Perfino la montatura degli occhiali era diventata ghiacciata. Accesi il condizionatore con il telecomando impostandolo sul caldo e mi misi sotto il getto d'aria per scongelarmi le ossa. Dopo un po', quando non stavo più morendo dal freddo, riflettei.

In quel momento divenni più convinta che mai. Me ne sarei andata. Avrei lasciato quel posto... Ma se c'era qualcosa di cui necessitavo assolutamente in quel momento, beh, era la Nutella.

*Angolo Scrittrice*

Buongiorno lupacchiotti! Capitolo innevato eh! XD A casa mia è tutto ricoperto di neve e sono molto entusiasta dato che qui non nevica praticamente mai. Ha fatto una nevicata simile nel 2017 poi nulla. E quest'anno... Beh, c'è veramente mezzo metro di neve ahaha e mi sono veramente buttata nella neve come Emily... Solo che io ho beccato una pietra e mi sono spaccata il sedere.

Anyway, piaciuto il cast? Volevo dirvi che ho cambiato Tom Holland con Dylan Sprayberry e niente... Ho visto Infinity War e vi giuro che se non avessi saputo del finale a sorpresa di Infinity War 2 (?) mi sarei buttata dalla finestra. Anzi dalla terrazza dato che abito su un solo piano e sarebbe inutile cadere a terra semplicemente. (?)

Ora. Basta lagnarsi e... Il capitolo è di esattamente mille parole. Eh che precisione! E.... (#pt2) domanda cruciale. Com'era il capitolo nevoso? (più che cruciale, idiota).
Buon pranzo a tutti! (voglio una mamma Peeta! Mi cucina solo verdure questa *mette il broncio*)

Remember who you areDove le storie prendono vita. Scoprilo ora