qυιndιcι.

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"Allora Yoongi, quanti anni hai?" domandò curiosa sua madre, che gli stava gentilmente servendo del kimchi sotto lo sguardo attento di tutti quanti. Anche non prestandoci attenzione, a volte poteva risultare davvero invadente con le persone, credendo di star facendo la cosa giusta, quando effettivamente non era così. Capitavano le situazioni in cui il minore stesso si ritrovava a disagio al posto loro, e non sapendo come fare per zittirla, si limitava a dedicare uno sguardo dispiaciuto alla povera vittima.

"Ne ho ventiquattro, signora Park." rispose questo, accondiscendente, mentre ritirava il piatto verso di sé con un piccolo sorriso educato sul volto.

La madre annuì, prima di riprendere le bacchette, continuando a mangiare senza aggiungere nient'altro, il ché stupì tutti quanti, ma evidentemente sbagliavano a giudicarla così in fretta.

"Non starai mica portando avanti una relazione clandestina con il mio Jimin, vero?"

Gli occhi dell'arancione si spalancarono, mentre sentiva le guance scottare e il cuore battere frenetico contro la cassa toracica. "Mamma!" esclamò, scioccato. Yoongi abbassò lo sguardo, sospirando quasi divertito, per poi di ripuntarlo sulla donna impicciona quale era.

"Suo figlio è davvero attraente e tutto quanto, ma fortunatamente le comunico che non c'è nessuna relazione, tantomeno clandestina, quindi non si preoccupi. Lui è il padre della figlia a cui faccio da babysitter, e io, il babysitter stesso."

Jimin era rimasto fermo alla parola 'attraente', il resto non lo avevo ascoltato perché troppo occupato a fantasticare con la mente, gesto errato in quanto stesse varcando la soglia dei limiti. Yoongi era soltanto il babysitter di Kyung Soo e una specie di suo amico, niente di più, niente di meno. Non sapeva neanche se etichettarlo come tale.

"Mmh. Peccato, speravo in una risposta positiva, Jimin ha davvero bisogno di una persona come te al suo fianco. Purtroppo non ha neanche degli amici con cui uscire data la sua vita impegnativa e la bambina da mantere. Insomma, il mio piccolo bambino dovrà pure dedicarsi anche a sé stesso e ricevere altrettanto amore-"

La interruppe. "Mamma, ti prego, basta. È così imbarazzante.." riuscì a sussurrare con il volto in fiamme e il corpo che pendolava sulla sedia, abbattuto dalle circostanze andatesi a creare.

Suo fratello Jihyun sogghignò, divertito dall'invadenza della madre, e con la coda dell'occhio si premurò a vigilare il verde tinto, il quale si mordeva il labbro per non scoppiare a ridere definitivamente alle preghiere del più piccolo. Fortunatamente -per dire-, Kyung Soo apparse dalla cucina con uno sguardo colpevole e le braccia rialzate in aria, mostrando così le minuscole mani imbrattate di farina. Jimin si riposizionò eretto sulla sedia, osservando le condizioni pietose della figlia: i capelli arruffati, sempre sporchi di farina, e i vestiti stropicciati, forse usati come appiglio per pulirsi.

Il padre sospirò profondamente, esasperato dalla vivacità di quella bambina, lasciando successivamente il suo posto a sedere, e con gli occhi puntati su quelli terrorizzati della piccola, si inginocchiò al suo livello. "Perché l'hai fatto?" il tono che usò per rivolgersi a lei era un po' brusco, ma necessario per farle comprendere la gravità della situazione. Nonostante questo, il suo cuore doleva. Detestava l'idea di sgridare la sua bambina.

Questa abbassò la testa, consapevole dell'errore, facendo vacillare la sicurezza di Jimin, che stette quasi per allungare il braccio nella sua direzione e attirarla in una stretta calorosa, ma Yoongi comparve dietro di lui, posandogli una mano sulla spalla per intimarlo a non azzardarsi.

" Chiedi scusa a tuo papà, Kyung Soo. Quando si fanno cose di questo genere, senza avvisare nessuno, è da maleducati. Inoltre non avresti dovuto farlo a prescindere. "

Jimin corrucciò la fronte. Era consapevole che fosse giusto ciò che Yoongi stesse facendo. Insomma, avrebbe dovuto farlo lui stesso, ma vedere Soo tirare su col naso gli appannò la mente e senza pensarci più di tanto, la afferrò tra le braccia, cercando di interrompere il suo pianto. "S-scusa, papà.."

"Va tutto bene. Non farlo mai più, però." la ammonì, accarezzandole le guance paffute, mentre lei, di rimando, annuiva con gli occhi luccicanti e le ciglia ricoperte di goccioline trasparenti. Quella vista spezzò il cuore di Jimin, che le baciò le gote arrossate, prima di riprenderla in grembo e sedersi sulla sedia, ignorando le occhiate di disappunto da parte del babysitter.

"Lo sai che non va bene continuare ad essere così clemente nei suoi confronti.." mormorò Yoongi, con la paura di venire aggredito dalle sue parole. Amava tanto sua figlia e non sarebbe stato per niente facile fargli cambiare idea, quindi ci andava semplicemente piano. Poteva essere assai irascibile, e questo lo aveva capito ben presto.

"Sta piangendo, non mi va di assistere per l'ennesima volta senza risolvere nulla. Col tempo mi detesterà ed è l'unica cosa che vorrei evitare." rispose inespressivo, stupendo tutti i presenti. "Quindi, se non ti dispiace, preferisco viziare mia figlia piuttosto che guardarla andare via per colpa del mio atteggiamento."

Mia figlia.

Yoongi stette quasi per aprire bocca, ma rendendosi in tempo dell'enorme errore che stava per compiere da lì a poco, la richiuse, indurendo i muscoli della mandibola. "Fai come vuoi. Se crescerà male a causa tua, perché sì, la colpa sarà soltanto tua, sarai tu ad assumerti le responsabilità." puntò lo sguardo sulle iridi cristalline di Jimin, scrutando il suo viso immacolato da ogni imperfezione, e sempre con un'espressione vitrea, si alzò dalla tavola, inchinandosi in segno di rispetto. "Grazie mille per il pranzo, sono stato felice di fare la vostra conoscenza. Spero di avere il piacere di incontrarvi ancora." e con un ultimo cenno del capo, prese il suo cellulare, infilandoselo nella tasca dei jeans, prima di uscire definitivamente da quella casa con la presenza di un peso fastidioso sul petto: l'irritazione.

🥀

ho ritardato, i know, ma sono stata occupata. domani se ho voglia aggiorno di nuovo! (nonostante domani sia oggi visto che la mezzanotte è passata VABHE dettagli)

❝ Cwtch ❞  ━ YOONMIN.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora