qυaттordιcι.

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Il pranzo era finalmente pronto, la madre di Jimin era stata avvertita almeno una decina di volte sul non toccare niente che non fosse il divano del salotto, tuttavia ignorò ogni specie di minaccia e gli diede una mano a rifinire gli ultimi ingredienti.

In quel momento si trovavano tutti attorno al tavolo; il padre a capo di essa, i figli accanto a lui e la madre al fianco di Jimin. Avevano già iniziato a servirsi, chiacchierando nel mentre come non facevano da mesi. Si percepiva un clima avvolgente e caldo, con una punta di divertimento da parte di tutti quanti. Stavano bene, mangiavano con il sorriso sulle labbra e apprezzavano il cibo di Jimin, il quale arrossendo, custodiva gelosamente le lodi della famiglia. Insomma, era un evento speciale che avrebbe ricordato per sempre.

"Smettila di mettermi in imbarazzo per via di quella foto, mamma! Era stato Jihyun a mettermi il suo pannolino pieno di cacca sulla testa, che schifo." sì lamentò inorridito, ricordando le precedenti gesta del corvino, che gliene combinava di tutti i colori. Persino da piccolino, assurdo.

"Dai, non te la prend-" la voce di Hyejin si interruppe non appena il campanello di casa risuonò in tutto lo spazio circostanze.

Jimin sussultò sul posto, affrettandosi a pulire la bocca con il tovagliolo prima di alzarsi dalla propria postazione e inchinarsi in segno di scuse. "È Kyung Soo, vado ad aprire. Torno subito, scusate!" e così, si avviò verso la porta, sbirciando se fossero davvero loro, e a vedere Yoongi ridacchiare per qualcosa detta dalla figlia, prima di lasciarle un dolce bacio sulla punta del naso, sentì il cuore galoppare più ritmicamente del normale. Perché gli doleva così tanto in una stretta piacevole?

Jimin aprì finalmente la porta, curvando gli angoli della bocca quando notò Kyung Soo allungarsi entusiasta verso di lui, felice di rivederlo. La acchiappò tra le sue braccia, stringendosela a sé mentre le baciava le guance paffute e rosse per il freddo. "Papà! Mi sei mancato tanto!" urlacchiò lei, dandogli un sonoro bacio sulle labbra. Jimin si lasciò scappare una risata colma d'amore, scostandole i capelli dal viso per evitarle fastidi. "Anche tu piccolina, davvero tanto." sussurrò, dandole un altro bacio sulla fronte, poi alzò il capo verso il maggiore, trovando un'espressione intenerita sul suo volto.

Arrossii, regalandogli un sorriso grato. "Grazie per esserti preso cura di lei, hyung."

"Hey, è il mio lavoro e poi ci tengo a Kyung Soo, lo faccio con piacere." rispose, alzando le spalle, infilandosi poi le mani nel giubbotto di pelle. Jimin abbassò lo sguardo sul suo outfit, rivelando dei pantaloni di jeans completamente strappati, gli anfibi lucidi a coprire i polpacci, e una maglietta nera a fasciargli il torso asciutto. Ai capelli un berretto di lana verde militare, dove alcuni ciuffi azzurri fuoriuscivano ribelli, venendo scostati dell'aria irruenta. L'arancio si mangiucchiò il labbro nervoso, chiedendosi perché quel giorno fosse più bello del solito, con quell'aria da badboy e le sopracciglia decise a marcare lo sguardo.

Terribilmente mozzafiato.

"Hai finito di squadrarmi? So che sono bello, però non c'è bisogno di essere così evidenti." spezzò il silenzio che si andò a creare, aggiungendo un tono scherzoso alla frase. Jimin si strozzò con la sua stessa saliva, arrossendo fino alla punta dei capelli. Non capiva come facesse sempre ad essere così diretto e coinciso, senza alcun risentimento o imbarazzo. Per l'altro era già bello se riusciva ad avere metà conversazione integra, prima di sfociare nel ridicolo.

"I-io n-non.." provò a ribattere con qualcosa. Qualsiasi cosa, ma si ammutolì quando capì che era stato colto nelle mani del sacco. Si vergognò, affondando nel silenzio con Yoongi per la seconda volta.

Il babyisitter corse in suo aiuto, nonostante lo trovasse davvero esilarante e carino per smetterla di prenderlo in giro, ma era più forte di lui. "Va bene così, anche tu sei bello. Non vedo quale sia il problema."

A Jimin si fermò il cuore.

"C-cosa?.." mormorò incapace di muovere un singolo arto, il cuore neanche lo percepiva più. Il mondo sembrava essersi fermato, così come il suo respiro. L'aveva detto sul serio? Nel senso, Min Yoongi mi ha davvero detto che mi trova.. bello?

"Esatto. Perché, sei sorpreso che te l'abbia detto? Pensavo lo sapessi già da solo." disse, incastrando le sue iridi con le mie, "Male, male. Dovresti rimediare a questo problema innato." produsse un piccolo 'tsk', guardandolo con disappunto.

Merda, merda, merda.

"Papà, entriamo!" Kyung Soo si intromise, tirando con le sue piccole dita la felpa di Jimin. Questo deglutì, ancora sotto shock e lentamente abbassò gli occhi sulla figlia, annuendo distratto. Soo esternò un enorme sorriso al padre, svolazzando i capelli color pece per aria. Jimin si maledì mentalmente quando si accorse che era fottuto, nel senso, da una parte aveva un angelo etereo, dall'altra un diamante cristallino. Non sapeva più come fare.

"U-uhm, tu.. vorresti entrare?" si rivolse a Yoongi, che nel frattempo aveva indietreggiato per togliere il disturbo.

"Preferisco di no, hai detto che venivano i tuoi genitori, è meglio se me ne vado." rispose, riservandogli un piccolo sorriso, ma fu più veloce Kyung Soo che battendo le mani, si agitò tra le braccia di Jimin per farsi mettere giù. Quando si ritrovò alla stessa altezza delle gambe di Yoongi, gli tirò la stoffa dei pantaloni facendogli capire di abbassarsi. Il maggiore ridacchiò, eseguendo l'ordine.

"Dimmi, principessa."

"Yoonie resta, resta! Non andare via!" Gridò, enfatizzando ogni parola, risultando incredibilmente adorabile. Yoongi le pizzicò le guance arrossate, mordendosi il labbro per non sorridere nuovamente. "Sarà per la prossima volta, devi stare con i nonni, mh?"

"Puoi restare, Yoongi. I miei genitori saranno felici di conoscerti." lo interruppe l'interessato, tranquillizzandolo, al ché Yoongi si alzò trascinandosi la bambina in braccio. "Se la metti così, allora va bene." dopo quello, per un breve tratto di tempo si osservarono a vicenda senza fiatare. Solo il rumore del vento di sottofondo e lo sguardo intenso di Yoongi posato sul volto di Jimin, che rosso, afferrava il labbro tra i denti, ricambiando quel gioco d'intesa.

Il maggiore stette per superarlo così da entrare poiché la bambina si stava lamentando, ma prima di varcare la soglia, si abbassò all'altezza del viso di Jimin, facendo ricadere gli occhi sulle sue labbra screpolate. "Smettila di morderle, le rovini, ed è uno spreco."

🥀

non vi farò sapere la reazione di Jimin, immaginatevela. ;)


dovreste amarmi, ho aggiornato il giorno dopo all'aggiornamento di ieri!!

❝ Cwtch ❞  ━ YOONMIN.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora