venтιqυaттro.

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vi consiglio di rileggere l'ultimo capitolo e proseguire, perchè non aggiorno da un po'.

"Lascia fare a me, sei ancora brillo." Taehyung sporse il braccio nella sua direzione, nel vano tentativo di accaparrarsi le chiavi, ma questo lo scansò infastidito e le infilò difficoltosamente dentro la serratura. Le sue mani tremavano, e non riuscì a capire se fosse per via del freddo o dell'instabilità fisica. Comunque, non gli importò più nel momento in cui si fece spazio all'interno della sua umile dimora, seguito diligentemente dal suo migliore amico.

Con un po' di fatica, si tolse le scarpe, che posizionò alla rinfusa dinanzi all'entrata, e lanciò il cappotto da qualche parte della stanza, fregandosene del disordine che stava creando. Gli bastava quello risiedente nei meandri del suo cuore e della testa. Ancora percepiva l'ossigeno mancare al sol pensiero di quei due da soli, mentre pomiciavano nel buio del cubicolo, inconsapevoli di avere vicino una persona con dei sentimenti calpestati. Chissà come ci era finito in quella ridicola situazione. Sbuffò, roteando gli occhi al cielo, poi sentì la presenza del biondo accanto a lui. I suoi movimenti erano incerti mentre si sedeva, appoggiandogli la mano sul ginocchio.

"Perché sei scappato via così? È successo qualcosa?" titubò, osservandolo curioso da sotto le sue ciglia, al ché Yoongi inclinò la testa all'indietro, posandola sullo schienale morbido del divano. Da che parte doveva rigirare la cazzata che stava per raccontargli? Non gli avrebbe di certo confessato i suoi sentimenti per il padre della figlia a cui faceva da babysitter, era imbarazzante e Taehyung non l'avrebbe presa bene.

Entrambi custodivano un rapporto strano; non erano dei semplici migliori amici che si confortavano nel momento del bisogno, non scherzavano senza porsi dei limiti, non uscivano con chi volevano perché la vita era la loro e di conseguenza "chissene frega". Taehyung era geloso di Yoongi e Yoongi lo era di Taehyung. Seppure a volte facesse finta di interessarsi scherzosamente alla vita sentimentale del maggiore, quest'ultimo sapeva quanto in realtà fosse felice di averlo momentaneamente per sé.

Questo caratterizzava il comportamento di entrambi e l'intero gruppo ne era a conoscenza, eppure, finché stavano bene assieme, a nessuno interessava della possessività che li circondava. Non si erano neppure confrontati della stramberia della loro amiciza.

"Non stavo molto bene e me ne sono andato a prendere una boccata d'aria." disse, semplicemente.

Taehyung lo guardò titubante, ma annuì comunque, aprendosi in un piccolo sorriso che il verde notò con la coda dell'occhio. "Okay, non indagherò oltre." e le sue palpebre si chiusero dando una conclusione al suo adorabile sorriso.

Nessuno dei due continuò il discorso, entrambi si ammutolirono restando a contemplare il silenzio creato dai loro quieti respiri. Taehyung era oramai abituato a quel clima pacato, quindi non si lamentava neanche. Nel periodo iniziale, quando ancora erano delle fresche matricole, i saluti erano sfuggenti e distanti l'uno dall'altro. Si limitavano ad alzare il capo in alcune circostanze, e poi, ognuno per la propria strada, fino a quando i rispettivi amici di ognuno, non decisero di ritrovarsi ad un locale: fu lì che scoppiò quella piccola bolla d'amicizia. Yoongi aveva incominciato a nutrire un forte senso di protezione nei suoi confronti man mano che i giorni passavano, e Taehyung ricambiava quell'affetto standogli accanto in qualsiasi uscita che si apprestavano ad organizzare. Una forte sinergia li legava, come la leggenda del filo rosso; Yoongi, lo yin e Taehyung, lo yang. Yoongi la luna, e Taehyung il sole. Creavano l'amicizia perfetta che tutti bramavano.

Il verde notò la distanza che il minore si era premunito a tenere uno dall'altro, come se la paura che Yoongi potesse trasformarsi in una belva feroce diventasse concreta, e in un certo senso, la realtà non era tanto lontana. Yoongi distolse lo sguardo solo per puntarlo sul soffitto candido: "Non c'è bisogno di essere così melodrammatici, suvvia." soffocò una risata sarcastica, aumentando semplicemente l'agitazione dell'amico che non seppe cosa dire, boccheggiando per essere stato colto in flagrante.

"I-io.. uh, voglio dire.." esitò, stingendo la stoffa del proprio maglione tra le dita, mentre un soffuso colorito si espandeva su ambedue le guance. La paura non era fondata sulle azioni incoscienti del più grande, ma principalmente per via di un impulso incontrollato che avrebbe rovinato qualsiasi cosa, qualsiasi sicurezza e qualsiasi sentimento d'affetto. Conosceva bene Yoongi, più di quanto avesse voluto, e sebbene cercasse di non dare a vedere ogni volta il suo tremolio, ne aveva dannatamente paura. Era inevitabile, come se fosse sempre in allerta di un piccolo e blasfemo passo falso.

A quel punto, una leggera risata cristallina circolò nell'aria, e Taehyung si girò confuso verso il verde ormai intento a circospezionare il soffitto con i suoi occhi vispi ma, in quell'istante, vuoti, colmati semplicemente da un profondo smarrimento. "Guarda che non ti toccherò, se è quello che temi." fece una pausa, nella quale osservò di sottecchi il biondo, prima di fare un sorriso divertito. "Fai sempre così. Ti allontani pensando che io non me ne accorga e stai in silenzio ad ascoltare i miei lamenti sperando che il tutto possa finire il più presto possibile, non è vero?" inutile dire quanto quell'atteggiamento lo infastidisse, come se fosse il molestatore dietro l'angolo pronto a catturare la sua preda: un mostro, in poche parole. E il fatto che fosse il proprio migliore amico a rappresentarlo in quel modo, lo faceva uscire di senno, nonostante stesse mantenendo la calma per non sfociare in una discussione aperta.

Taehyung, invece, si limitò ad abbasare lo sguardo colpevole, sentendosi dalla parte torto per il trattamento che stava risevando ad una delle persone più importanti della sua vita. Non sapeva cos'altro aggiungere, Yoongi aveva centrato il punto ed era inutile provare a ribattere, così si ammutolì. Eppure, aveva solo agito com'era giusto che fosse.. non voleva perdere il suo migliore amico per qualche cazzata. A quanto pare, però, aveva errato a calcolare le conseguenze.

Yoongi sospirò, sapendo che, finché l'alcol gli circolava nelle vene, non sarebbe stato ascoltato seriamente. "Non importa, vai a casa. Sono abbastanza grande da riuscire ad occuparmi di me stesso senza l'aiuto di un babysitter." non erano le parole che si era preservato di espellere dalla sua bocca. Taehyung lo guardava incerto, ancora rigidamente seduto, a differenza sua. "Buonanotte." non doveva trattarlo così, quello era il solito modo che il minore utilizzava per proteggersi, ma la ragione l'aveva ormai persa in quel dannato locale, e con la mente offuscata, prese la sua giacca e si dileguò in camera sua, senza aggiungere nient'altro.

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ALLORA so che probabilmente vi sarete dimenticati di questa storia, come tutte le altre che ho messo in hiatus, ma va bene perché è colpa mia. mi sono promessa di aggiornare volta per volta e di non farvi aspettare come mio solito, ma purtroppo il cosiddetto "blocco dello scrittore" è tornato e quando torna, per me è la fine perché divento depressa da far schifo. davvero, perdonatemi e scusate se i capitoli faranno schifo, però piuttosto che aggiornare una volta all'anno, pubblico qualcosa e poi quando avrò nuovamente ispirazione, modificherò il tutto. mi dispiace.. 😔

❝ Cwtch ❞  ━ YOONMIN.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora