Capitolo 15

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Parte Myanna

Justin:'Sono un vampiro' BOOM. La bomba è esplosa. Al suono della sua voce, quella parola rimbomba nella mia testa. Vampiro. Vampiro. Vampiro. La mia testa gira. Tutto intorno a me è come se stesse girando. Si stesse rompendo in mille pezzi. Nella mia testa ci sono talmente tanti film. Scene che vedevo in tv. Vampiri che mordevano il collo, che succhiavano via l'anima, che succhiavano via la via. Portavano soltanto morte. Spazzavano via l'intera felicità. Allora non è solo una fantasia per spaventare i bambini, non sono leggende popolari. Ciò che è scritto su internet, ciò che raccontano i libri, i film, ciò che raccontano le leggende popolari è pura realtà. E un esempio è davanti ai miei occhi. Come può una parola, distruggere tutto quello che abbiamo creato? Semplice. Perchè tutto ciò che abbiamo creato, l'abbiamo fatto su menzogne. Nulla di quello che abbiamo provato è la realta. Nulla può essere vero dal momento che LUI non è vero, non è la realtà Non è lui. Non è.. Vivo. E' solo un mostro. Un morto che cammina. Devo scappare e avvisare qualcuno. Sì. Qualcosa mi strappa dai miei orribili pensieri. Già orribili pensieri che si tramutano in un'orribile realtà. La sua voce. La sua voce piena di angoscia, preoccupazione, tristezza, paura e amore.

Justin:'Myanna..' si avvicina a me e tenta di afferrarmi il braccio, ma velocemente indietreggio. Alzo lo sguardo e lo guardo negli occhi. Quegli occhi che significavano amore, protezione, significavano tutto per me, adesso significano soltanto falsità, odio, morte. Come può l'amore essere cancellato così? I suoi occhi sono rossi e gonfi, segno che sta reprimendo le lacrime. Davanti quella visione, il mio cuore si frantuma. Come ha potuto. Cerco di ricacciare indietro le lacrime, non deve vedermi debole davanti ai suoi occhi.

Justin:'Myanna per favore. ascoltami! Devo spiegarti!' si avvicina ancora e io mi allontano ancora di più. Ci fissiamo. Lo odio.

Io:'Ma cosa devi spiegare? Non c'è nulla da spiegare! Il tuo essere è venuto a galla! Sei un mostro! Un mostro! Hai ucciso tu tutte quelle persone! Ma come hai potuto?' gli dico urlando a pieni polmoni. Dopo qualche attimo capisco quello che ho detto. Ha ucciso lui quell persone, e chissà quante altre ne ha uccise. Inizio a tremare, mi porto una mano tremante alla bocca aperta per ciò che ho appena capito. Questa volta si avvicina, non faccio in tempo a muovermi:sono troppo scossa, impaurita. Non so nemmeno io ciò che sente. Mi prende il viso tra le mani, la distanza che ci divide è poca. Il mio cuore batte all'impazzata, così forte che credo che lui possa sentirlo. Mi guarda negli occhi.

Justin:'Ascoltami. Tutto ciò in cui credi, sta per cambiare. Sei pronta?'  mi dimeno dalle sue braccia.

Io:'Lasciami stare, non mi toccare!' urlo e scappo via. Mentre corro mi si piazza davanti. E' come se per tutto il tempo fosse stato lì e non si sia mosso. Mi blocco e lancio un'occhiata dietro. 'Ma c-come hai fatto?' dico spaventata. Passo le mani per i capelli frustrata.

Justin:'Ti prego non aver paura di me! Ti prego' mette le mani avanti per cercare di non farmi scappare.

Io:'No, lasciami andare' mi muovo distante da lui. Provo ad allontarmi. 

Justin:'No, no Myanna! Ci sono delle cose che devi sapere!' Mi stringe tra le sue braccia, ma mi dimento con tutte le forze. 

Io:'Lasciami stare!' urlo mentre mi dimeno. Mi lascia, ma mentre corro urla il mio nome. Non mi fermo. Corro più veloce che posso verso casa. Le lacrime lasciano velocemente il mio viso. I singhiozzi sono tanti e fanno male. Male come la vertià. Male per la bugia. Male perchè non potrò più averlo al mio fianco. Male perchè è un mostro. Un assissino. Male per tutto ciò che mi ha tenuto nascosto. Perchè non mi sono innamorata del vero Justin Bieber, ma di una bugia. Perchè non era lui. E' stato tutto uno sbaglio.

In poco tempo arrivo a casa. Non riesco più a pensare a niente. La testa mi scoppia per le troppe lacrime, e per quelle che ancora ora stanno versando i miei occhi. Entro velocemente in casa senza preoccuparmi se ci sia qualcuno. Corro sulle scale ed entro in camera via per poi andare in bagno. Mi piazzo davanti allo specchio, con le mani salde sul lavandino. Mi guardo allo specchio. Tutto il trucco è colato, sono io questa volta il mostro. I singhiozzi non smettono nemmeno per sbaglio. E' tutto così strano. Così sbagliato. Sì, sbagliato perchè ha rovinato l'amore. O forse è proprio questo lo sbaglio l'amore. Essersi innamorati di un mostro spietato. Di una bugia. Mi sciacquo il viso e ritorno in camera. Cammino avanti indietro frustrata. Metto le mani per i capelli. Mi stendo sul letto. Chiudo gli occhi, sperando che tutto questo sia solo uno stupido incubo e che aprendoli tutto svanisca, Li apro. Mi guardo le mani, esse tremano ancora. Ho il respiro pesante, il mio cuore batte forte, forse per la corsa, o forse per tutto quello che è successo.

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