Capitolo 12

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Parte Justin

Sono steso sul letto a pensare e a ripensare quello che è successo oggi. Quando quella macchina stava per investirla, non ho avuto tempo di pensare, è come se il mio corpo si fosse mosso da solo. Mi capite? Forse ho fatto un sbaglio , c'era gente che mi lanciava occhiate strane, e anche Myanna era alquanto scombussolata, infatti mi ha chiesto anche come caspita io abbia fatto. Certo, come ho fatto ad essere così stupido? A mostare quel lato di me che deve stare sigillato, chiuso nel mio profondo, Nessuno dovrà sapere, o sarebbe la fine. Proprio in quel lontano 1700. Oh andiamo, che sto dicendo? Non è stato affatto uno sbaglio, non avrei potuto lasciarla lì, mentre quell'aluto le andava addosso. E' stata la cosa più sensata che io abbia mai fatto. Se le fosse successo qualcosa, non me lo sarei mai perdonato. E' così forte il desiderio di proteggerla, di starle accanto, di tenerla con me. E poi oggi, quasi non mi scioglievo. Ha ammesso che prova qualcosa per me e anch'io l'ho ammesso. Un segreto in meno, ho pensato appena detto. Ma quel segreto, se così può essere definito, doveva essere svelato, a differenza degli altri. Pensando ai momenti a casa sua, un sorriso spunta. Alzo la mano e pian piano l'avvicino alle mie labbra. Riesco a sentire ancora il sapore delle sue labbra. Eravamo lì, sul divano, uno sopra all'altra e non oso nemmeno immaginare quello che sarebbe potuto succedere. Era così bella. Così fragile, così.. Innocente. A differenza mia. Era così diversa da tutte le ragazze che avevo incontrato in precedenza. Lei era.. Lei. Non so come posso definirla, era speciale. Sembra una frase già fatta, ma è la verità. Riusciva a tenere dentro di me il mio lato oscuro. Lo teneva lì, fermo, facendo uscire il vero Justin. E non lo squartatore. Era una cosa nuova. strana, ma mi piaceva. E non l'avrei cambiata per nulla al mondo. Prendo il cellulare, vado nella rubrica e seleziono il suo contatto. Al ritorno da casa sua ero passato dalle sue amiche e sono riuscito a farmi dare il numero di Myanna. E' impressionante quello che riesci a fare con un sorriso, qualche parolina dolce e una faccia da cucciolo. Oppure la frase giusta è: E' impressionante quello che riesci a fare se sei Justin Bieber. In questa città -e oltre- tutte le ragazze mi muoiono dietro, ma peccato che a me ne interessa solo una.

'Hey piccola, come stai?  -J.' appoggiai il telefono sul letto, aspettando la risposta che non tardò ad arrivare. 'Ancora un po' scossa, grazie. Ma.. Come hai fatto ad avere il mio numero? -M*' 

'Hey dolcezza, non dimenticarti che stai parlando con il grande JB. Ho anch'io le mie fonti. Cosa significa quel segno?'

'Quel segno, come lo chiami tu è una specie di.. ehm.. Non so come definirlo, ma io, le mie amiche e miei genitori li facciamo alla fine di ogni messaggio. E' un qualcosa di solo nostro, è un segno che fa capire che la persona alla quale scriviamo è importante, o qualcosa del genere -M*'

'Oh.. Capisco.. Quindi devo presumere che sia entrato a far parte del club? -J' sorrisi pensando che fossi importante per lei. E' così tenera. 

'Non è un club, idiota! E comunque sì.. Sentiti onorato! -M*'

'-J*' semplicemente questo le ho inviato. Anche lei per me è molto importante.

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Dopo aver scambiato qualche altro messaggio con Mya, avevo fatto qualche partita a basket coi ragazzi, qualche partita alla play e altre cose da ragazzi. Sono appena uscito dalla doccia. Mi sono vestito indossando un semplice paio di jeans e una maglietta bianca semplice, senza tralascare le mie adorate supra bianche. Erano circa le 2 di notte e avevo deciso di fare una sorpresa a Myanna. Cosa esiste di meglio di passare un po' di tempo insieme, alle 2 del mattino, svegliandola da un bel sonno rigenerante? Beh niente! Già il fatto di stare Con Justin Bieber era una cosa che ti rigenerava. Eh.. Pazienza, dormirà dopo. Scendo velocemente le scale evitando qualche domanda dai ragazzi e mi avvio verso la macchina. La metto in moto e sfreccio sull'asfalto. Parcheggio qualche casa prima della casetta di Myanna, scendo e mi avvicino al suo balcone. 'E' impossibile salire ed arrivare alla porta-finestra', penso. Già lo sarebbe se non fossi me, ma dato che lo sono. Okay basta. Inizio ad arrampicarmi su quei cosetti di legno per le piante, aiutandomi con l'albero affianco. Dopo qualche possibilità di caduta, arrivo finalmente alla meta. Mi avvicino alla finestra, niente tende e questo mi dà la possibilità di guardare all'interno della camera e mi si piazza una vista meravigliosa. Meglio delle stelle, del mare di notte,e.. Dell'alba. Resto lì a fissarla per attimi interminabili, osservando il suo viso ed ogni suo lineamente perfetto.Dagli occhi chiusi adoranti da folte ciglia, dal piccolo naso all'insù, dalle labbra carnose, rosee e morbide, dalle guancia paffuttelle. La fisso, comprimendo nella mia mente tutti quei dettagli, affinchè li possa pensare ogni volta che io abbia voglia. Sorrido guardando in che modo dorme, è così buffa. Tiene stretta a sè un peluche a forma di gatto. Sembra una bambina di 5 anni. Così tenera,innocente e ingenua. Sembra appagata, lì in quel sonno profondo che quasi mi dispiace svegliarla. Busso piano alla porta, così da poter sentire soltanto lei. Non funziona e così busso di nuovo, leggermente più forte. Ecco, si sta muovendo e pian piano apre gli occhi muovendosi nel letto. Sbatte un paio di volte le sopracciglia e sbadiglia mentre si stiracchia. Rido. Busso di nuovo e lancia lo sguardo verso di me. Cavolo è bella anche appena sveglia e senza trucco. Appena mi vede spalanca la bocca. Mi fissa immobile. Sorrido e sventolo la mano. Sembra svegliarsi dal suo trance. Sposta il lenzuolo con i piedi e.. Cazzo! E' in biancheria. Sembra una dea. E' perfetta. La guardo dalla testa ai piedi. Deglutisco pesantemente, lei sembra accorgersene, percè prende subito la vestaglia e si copre il corpo. E che corpo.Dopo essersi coperta, si avvicina a me, leggermente con le guancia rosse. Apre la finestra  mi tira all'interno della sua stanza. In un modo non troppo carino.

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