CAPITOLO -13-

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"POV NARRATORE"

*Flashback*

-UGH...UMANA...SICCOME SEI COSI' DECISA A DIVENTARE AMICA CON ME, ORA IL GRANDE E TERRIBILE PAPYRUS, TI ELARGIRÀ  PIETÀ'- affermò uno scheletro che respirava a fatica.

Davanti a lui, c'era una bambina che in quel momento stava premendo il pulsante "Mercy". Indossava una pesante felpa nera che le arrivava quasi fino alle gambe. Sul suo viso si potevano notare vari fiori gialli e che in parte le avevano coperto l'occhio sinistro.

-UGH...PERCHÉ NON RIESCO A CATTURARTI? IO...DEVO PORTARTI DA RE ASGORE E...E ...-sospirò seccato lo scheletro che era quasi senza forze.

Lei gli si avvicinò sorridendogli –Diventiamo amici? Mi piacerebbe molto!-

Lui la guardò sorpreso –COSA? IO? AMICO DELL'UMANO? EH, SAI CHE TI DICO? ACCETTO! IO, PAPYRUS, DIVENTERÒ TUO AMICO! NYEH HEH HEH- esclamò ridendo e andandosene via velocemente. 

Mentre Frisk lo guardava un po' perplessa, dal cappuccio della felpa uscì un fiore dorato –Sei diventata amica con lui dopo tutte le volte che ti ha ucciso!? Lo sai cosa ti accade ogni volta che...-

La ragazza lo stoppò bruscamente – Lo so Flowey, non serve che me lo ripeti...-

I due proseguirono fino a che notarono che la neve si stoppava improvvisamente, dando il via ad una distesa di roccia.

-Più avanti si entra nelle Waterfall, un'area piena di cascate e fiori dell' echo- le spiegò Flowey

Lei senza dire nulla continuò a camminare.

Avanzarono fino a che non notarono una bancarella di legno che, inspiegabilmente, aveva della neve sul tetto.  Frisk si affacciò e all'interno notò uno scheletro dormire pesantemente.

-Ehi Sans... svegliati.- mormorò la ragazza scuotendolo

Lui dopo vari mugolii, alzò la testa e le sorrise –Ciao Sweetheart...certo che potevi lasciarmi altri cinque minuti...-

Lei gli gli fece l'occhiolino – Scusa, ma ti dovevo ridare la felpa...-disse iniziando a togliere la manica destra.

Lui le fece cenno di non preoccuparsene –Tienila pure... a casa mia ne ho molte altre-

–Va bene... ehm... ti piacerebbe accompagnarmi per le Waterfall?- domandò speranzosa Frisk.

Lui la guardò arrabbiato –Ti sembro una guida turistica? E comunque voglio tornare a dormire...-

La ragazza lo guardò delusa –Oh... mi dispiace per averti disturbato...-

Stava per andarsene quando lo sentì sbuffare

-Mai provato a dire per piacere?-

Lei si girò contenta –Per favoreeee...-

FF!Sans felice le disse –E ora scodinzola come un cane e fai "baubau"-

A quelle parole, Frisk si fermò e facendo un sorrisetto, prese in mano il telefono che le aveva dato Toriel –Sai... quando ho incontrato tuo fratello, mi ha dato il suo numero di telefono...potrei chiamarlo e dirgli che...-

Lui si paralizzò e teletrasportandosi davanti a lei iniziò a scusarsi –NON FARLO! Tutto ma non chiamare il Boss!-

La ragazza si mise a ridere – Allora mi accompagni?-

Credo di non avere scelta eh?- sospirò seccato

I tre amici camminarono a lungo, scappando spesso e volentieri dalle fameliche lance di Undyne che uccisero l'umana un paio di volte.  Dovendo correre continuamente, la stanchezza si fece sentire dopo poco e decisero di fermarsi vicino ad una statua di pietra malridotta.  Mentre si riposavano, Frisk notò che sulla scultura continuava a cadere della pioggia battente.

-Ehi Sans, mi passi quell'ombrello a terra?- chiese la ragazza indicando l'oggetto abbandonato che era poco più avanti.

Lui a malavoglia e usando la telecinesi glielo diede.

Frisk cercò di farlo incastrare in qualche modo nella roccia e appena ci riuscì, dalla statua iniziò ad uscire una dolce melodia prodotta da un carillon. Mentre lei ascoltava quella musica, notò che FF!Sans le si era avvicinato e le stava porgendo un fiore dell' echo –Ti va...di provare a cantare un motivetto?- chiese imbarazzato guardandola.

Lei lo guardò sorpresa sentirlo dire una cosa del genere, ma senza nessuna esitazione iniziò.  Quelle parole accompagnavano benissimo quella melodia che rompeva il silenzio di quelle caverne, che facevano riecheggiare la canzone ovunque.

Appena Frisk concluse, FF!Sans le fece un applauso –Sei davvero brava!-

Il suo sorriso però scomparì subito e stringendo con forza il fiore che aveva nelle sue mani la guardò -Sei sicura che riuscirai a battere Asgore?-

Frisk lo guardò un po' triste e spostandosi un ciuffo cercò di rassicurarlo –Non ti preoccupare...non morirò...-

Lui la guardò con il suo occhio sinistro rosso che emanava dell'energia   –E come fai a dirlo!? Sei sempre buona con tutti! Finirai per morire! E io...voglio ancora sentirti cantare...-

Frisk rimase sorpresa nel sentire quanto ci tenesse alla sua vita.

Lei si distese su una roccia - In questo mondo tutti dicono che è "uccidere o essere uccisi" giusto? Io credo invece che "essere sempre gentile con gli altri" sia la soluzione migliore, sempre e comunque...-

Sul viso dell'umana apparve un sorriso smagliante

-Te lo prometto... romperò la barriera, e quando lo farò potremmo andare a guardare un tramonto... ti va?-

Lo scheletro, asciugandosi alcune lacrime, ricambiò il suo sorriso

-...va bene!-

-Sarai sempre il mio EROE!- esclamò Frisk felice

-Non me lo merito questo titolo...non ho fatto nulla per essere chiamato così...-

-Dopo tutto quello che hai fatto, per me lo sei e non smetterai mai di esserlo.-


Il giorno dopo...Frisk...


"POV NARRATORE"

*Presente*

Le lacrime e i singhiozzi non permisero più ad una parola di uscire.

-Sono solamente patetico! A-a causa mia, l-lei...lei è...-

L'altro gli appoggiò una mano sulla spalla guardandolo –Ehi...non è stata colpa tua...-

FF!Sans con la sciarpa si asciugò varie lacrime –V-volevo... volevo davvero vedere il tramonto con lei...-

Fell cercò di tranquillizzarlo –Ehi, non ti preoccupar...- senza dargli il tempo di finire la frase, FF!Sans scrollandosi la mano scheletrica dalla spalla, si allontanò bruscamente e guardandolo male gli urlò contro         –Cosa ne puoi sapere!? Io non ce la faccio più... non puoi capire quanto faccia male!-

L'altro lo guardò con aria avvilita e grattandosi il cranio esclamò                –Forse...ma secondo te, lei vorrebbe vederti in questo stato?-

Per un secondo FF!Sans si paralizzò e in preda alle lacrime si accasciò a terra –I-io...non so più che fare...-

Fell si sedette affianco a lui –"Essere sempre gentile con gli altri" potresti fare questo, no?-

L'altro lo guardò sorpreso e asciugandosi il viso sorrise 

Eh...grazie...amico...-





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