CAPITOLO -22-

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POV Narratore

Il sognatore guardò confuso Ink: come mai era privo delle sue finte emozioni?

Lo sguardo vuoto del pittore era posato unicamente su Nightmare, che cercava incessantemente di liberarsi dai fili bluastri che lo tenevano imprigionato.

Quando però notò proprio davanti a sè lo scienziato, smise di agitarsi e lo fissò con aria minacciosa, come a redarguirlo di non provare a fare un altro passo nella sua direzione; appena però vide cosa aveva estratto dalla tasca del suo lungo camice, il suo sguardo divenne improvvisamente preoccupato. 

Science sorridendo avvvicinandosi lentamente a lui con l'oggetto: una siringa.

Prima però che Nightmare potesse pronunciare anche solo una parola di protesta o di lamento, lo scienziato gliela conficcò con un gesto rapido sul braccio.

Un forte urlo si protrasse su tutto il campo di battaglia, come se facendo ciò, il dolore provocatogli da quella sostanza si alleviasse.

I tentacoli ormai impazziti quali erano, iniziarono lentamente a rientrare nel corpo melmoso mentre Science aveva già estratto la siringa ormai vuota.

Dream guardava il tutto esterefatto -Cosa gli hai iniettato!?- esclamò furioso, mentre vide Science venirgli incontro.

-N-non ti preoccupare, si calmerà p-p-presto...- cercò di spiegargli, ma il sognatore non voleva sentire ragioni -Non ti preoccupare!? Ora mi spiegate cosa gli avete fatto!-

A quest'ordine, lo scienziato sembrò cercare le parole giuste per iniziare un discorso per fargli capire il suo gesto ma che alla fine non servì, infatti tutta l'attenzione del minore si posò sul fratello che aveva smesso di urlare e che adesso aveva gli occhi socchiusi.

Dream corse subito verso il gemello, che ormai era stato liberato dai fili di Error; era ancora cosciente anche se sembrava stordito a causa di quella sostanza.

Nightmare rifiutò però il suo aiuto -Ink, cos'è questa storia?- chiese con tono glaciale, anche se nelle condizioni in cui era non poteva di certo intimidire nessuno.

Il pittore rispose tranquillamente -Eri fuori di te, semplicemente abbiamo fatto sì che ti calmassi. Ma ora non possiamo continuare a chiacchierare, dobbiamo fermare il collasso dell'universo originale.- 

Era vero: intanto che stavano lì a parlare, migliaia di vite si stavano pian piano spegnendo una ad una.

-V-venite nel mio laboratorio, lì inizieremo a spiegarvi il piano sul quale ci muoveremo per fermare l'auto-distruzione. V-vi prego di mettere i vostri rancori da parte fino a che questa faccenda non sarà t-t-terminata...- Science disse questo con un tono anche fin troppo dispiaciuto, come se stesse recitando in modo da convincerli.

Ma finzione o no, tutti e cinque avevano ora in comune lo stesso obiettivo.

-Va bene... ma dopo che questo sarà finito non aspettarti di scampartela Ink- sibilò acido Nightmare che ormai poteva reggersi benissimo in piedi da solo.

Il protettore non lo degnò nemmeno di una risposta, solo di uno sguardo assente che non lasciava trasparire nulla.

-AnD!aM0. SiAm0 tUtTi dAcC0rDo sUl fAtT0 cH£ N0n v0GLiAmO cHe qUeStA $iTuAz!oNe cOnt!NUi- detto questo, Error teletrasportò tutti nel laboratorio.

Lo scienziato si mise subito in mezzo a tutti per prendere la parola ed esporre quello che aveva ideato - C-come ben saprete, non p-possiamo fermare il processo, ma possiamo provare a r-rallentarlo. P-per questa operazione vi potranno aiutare anche i mostri che ho f-fatto ritirare dal campo di battaglia e-e poi...- il suo sguardo si spostò su una persona che sembrava ascoltare con molto interesse da un angolo nella stanza.

-Come mai qui?- chiese Science, facendo così notare a tutti la presenza del nuovo ospite alla conversazione che rispose alla domanda in modo calmo e pacato -Oh, per un nonnulla...- apparve un ghigno sul suo volto  -...oppure no~-

Fece per incamminarsi verso il gruppo quando gli si pose davanti Ink -Non abbiamo tempo da perdere con te, Blight. Vattene ora.-

Il capitano finse di essere offeso da quelle parole -Oh Ink, è così che ricambi un gentiluomo che vuole aiutarvi? Oltretutto, anch'io ci tengo a non morire! E a proposito di "rallentare" questo collassamento, avrei un'idea da proporvi a riguardo signori miei~-

-VaI drItTo aL PuNt0!- esclamò innervosito il glitch che stava iniziando a perdere la pazienza.

-Beh... ho pensato che se eliminiamo le versioni alternative presenti nell'universo originale, elimineremmo i loro codici che si sono insediati in quest'ultimo, "alleggerendolo" e prolungandone l'esistenza. E noi siamo perfetti per questo compito no?-

Il pittore era evidentemente contrario a questo, ma Blight continuò a parlare con nonchalance - Mio caro Ink, quando tutto sarà terminato, tutti torneranno magicamente alle loro adorate case. E poi, anche se non facessimo nulla, tutti morirebbero lo stesso no?-

-E a-anche su questo che volevo parlarvi: se Error eliminasse AU inutili o incompleti, Dream e i superstiti si occupassero di tranquillizzare i mostri restanti per evitare r-rivolte e Nightmare e Blight con i suoi scagnozzi eliminassero gli intrusi appartenenti agli altri mondi nella Timeline Originale, p-p-potremmo rallentare il processo!-

Questo era il piano. Semplice e che forse non avrebbe nemmeno sortito alcun effetto, ma dovevano provarci, almeno tentare.

Dream non sapeva ancora se fidarsi, ma non era di certo il momento per iniziare a lamentarsi e porre a tutti un interrogatorio. Della stessa idea era anche Nightmare.

Ma Error si intromise, indicando le proprie braccia ancora ferite dallo scontro avvenuto poco prima  - In qUeST£ c0nDiz!i0nI n0N sO qUaNt0 r!usCir0' a FaR£. Mi p0tReBb£ eS$eR£ d'AiUt0 uN sUpPoRt0.-

Ma chi? Nessuno era adatto a quel lavoro di distruzione di massa se non Error, ma invece...

Sotto sorpresa di tutti, Ink prese la parola - Se...se è per salvare l'universo originale...- strinse più forte a sè la fascia dove teneva riposte le proprie fiale  -...aiuterò io Error.-

Tutti erano abbastanza scossi da quell'affermazione e più di tutti il distruttore, che non si sarebbe mai aspettato un gesto simile da parte del pittore.

- In fondo, se non facessi nulla morirei lo stesso con loro: la mia vita è legata a quella degli AUs. Finchè non provo emozioni, potremmo attuare il tuo piano Science.- 

Sperava con tutto se stesso che questa idea funzionasse davvero, perchè in questo gioco stava scommettendo sia la sua stessa vita, sia l'esistenza del Multiverso.

Science assunse un'espressione abbastanza stupita, ma al contempo divertita -V-vedo che hai deciso di rischiare il t-tutto per tutto... direi quindi allora di applicare il piano!-

Nella stanza entrò Fellswap!Sans - DIREI CHE VI SIETE ACCORDATI CON BLIGHT: QUA FUORI NOI SIAMO PRONTI!-

Era quindi deciso: ogni persona che era in quella stanza, amica o nemica, era unita in questa nuova ed ultima missione.

Se fosse terminata con successo oppure no, era impossibile da sapere per chiunque.

Ora toccava a qualcun'altro a fare la propria parte: (T/n)





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