~Errore di smaterializzazione~

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X: sicura di nn combinare qualche disastro Veronica?
V: sicura Clara!
C: e se mamma ti becca! Sai che nn vuole ad usare la magia in casa!
V: io devo raggiungere Hogwarts! Rischio di perdere il lavoro!
X: tu nn vai da nessuna parte! Sei in una casa senza magia e senza magia rimarrà! Sempre!
V: nn sarà Hermione Lodge a proibirmi di usare la magia! Cosa ti prende, solo perché il Signore Oscuro é risorto!
H: si...
V: ma per favore!!!
Prendo la valigia e mi trasfiguro, in quella frazione di secondo ne quale svanisco mia madre riesce a spezzare la bacchetta leggermente, ma ciò provoca un disastro!
Nn sento più la terra sotto ai piedi, un vento potente fa svolazzare il mantello da viaggio, il vestito allo stesso modo; apro gli occhi...STO PRECIPITANDO!!!
Mi preparo e a pochi centimetri da terra grido: "ARRESTO MOMENTUM" ma nn funziona e sbatto violentemente il torace su un qualcosa di duro e all'apparenza pesante.
Mi alzo e mi guardo intorno, il vento mi graffia il volto, sono abbastanza in alto; mi guardo i piedi e picchiettio con il tallone il materiale su cui sono caduta, un urlo agghiacciante mi fa sobbalzare
X: chi sei?
Grida qualcuno alle mie spalle, mi volto e vedo una ragazza dai capelli biondi come i grano, é vestita in modo a dir poco strano! Ha una giacca in pelle marroncina con sul cuore due ali stilizzate, una blu e l'altra bianca; sotto di essa porta una camicia bianca che é sporca di sangue, attaccato ai fianchi ha un coso metallico con sopra una bombola.
V: mi chiamo Veronica Lodge, tu chi sei cara, sei giovane per usare delle armi.
Infatti aveva due spade alla mano e altre in quel coso metallico, probabilmente un fodero.
X: io sono Historia, questo é il mio lavoro! Devo usarle per vivere e uccidere giganti!
V: giganti?
H: credo che il Comandante Erwin sarà felice di fare la vostra conoscenza
V: chi?
H: mi dici a che ti serve quel bastoncino?
Babbani, e ora? Se lo venisse a sapere il Ministero?
X: BERTOLD! RIDAMMI EREN!!!
Mi sporgo dal nn so bene dove sia, e vedo una ragazza, più o meno della stessa età dell'altra, sono vestite uguali ma lei é visibilmente molto più arrabbiata e determinata.
X: hei tu! Scendi da lì! Chi sei?
V: uff! Sono Veronica Lodge!
X: scendi da lì é pericoloso!!!
Mi guardano col terrore negli occhi, probabilmente hanno ragione, apro la valigia e prendo la bacchetta di riserva, nn é prudente usare quella spezzata.
V: accio scopa!
Dalla valigia salta fuori la scopa, richiudo la valigia e monto sulla scopa.
Ora riesco a vedere perché nei loro occhi c'è terrore: questi titani stanno facendo una strage di innocenti, mi chiedo perché, perché devono fare ciò, forse si nutrono di loro, lo fanno per vendetta oppure perché qualcuno glielo impone. É terribile come questa brava gente stia morendo, chi schiacciata, chi divorata e c'è qualche caso isolato che si suicida per non assistere a quell'orrore.
H: VERONICA ATTENTA!!!
Mi sposto più in fretta che posso, un gigante stava per prendermi, mi chiedo se morirà usando la magia...
H: VERONICA DEVI UCCIDERLO! UN TAGLIO PROFONDO DIECI CENTIMETRI SULLA NUCA!!!
V: AVADA KEDAVRA!!!
Un fascio di luce verde colpisce in pieno il gigante, quello cade facendo tremare la terra.
V: SIIII!!!
Il titano si rialzata, come nn detto, se nn posso ucciderli, vorrà dire che guadagnerò tempo!
V: PIETRIFICUS TOTALUS!!!
Il gigante si pietrifica, ci sono riuscita
X: tu ragazza! Aiutaci a salvare Eren!
Mi avvicino a loro, ci sono tanti ragazzi tra cui uno che a primo impatto sembra femmina, poi c'è la ragazza dai capelli corvini che prima aveva chiesto a un certo Bertold di ridarle Eren.
X: io sono Mikasa Ackerman
X: io Jean Kirschstein
X: Armin Arlert
X: Conny Springer
X: Sasha Blouse
V: Veronica molto piacere! Vediamo come possiamo tirare fuori il ragazzo, ammesso sia ancora vivo e gentilemente ditemi dove si trova
M: sotto la mano di Rainer
V: ...ummm...spostatevi
Prendo la bacchetta e penso ad un incantesimo efficiente
J: nn vorrai liberare Eren con quel pezzo di legno?!
V: più precisamente é legno di quercia con corda di cuore di drago
C: draghi?!
V: lasciate stare, allontanatevi!
Si spostano e io insieme a loro:
V: BOMBARDA MAXIMA!!!
Un esplosione di polvere oscura tutto, quando si dilegua vedo che la mano del colosso nn ha nemmeno un graffio, mi saltano i nervi.
V: INCENDIO!!!
La pelle del gigante va a fuoco e per il dolore scosta la mano possente e vedo due ragazzi, uno é legato, probabilmente lui é Eren, l'altro Bertold, gli punto la bacchetta contro
S: Veronica attenta!!!
Mi sposto subito dopo aver lanciato un incantesimo: "levicorpus" il colosso mi stava per scacciare via come un moscerino, Bertold rimane svolazzante a testa in giù, lo sposto in modo che possa cadere giù e:
V: finite incantatem...
Il ragazzo cade giù e nn bado più a lui ma ad Eren, il ragazzo legato; i miei occhi finiscono sui suoi polsi... Nn ha le mani, niente sangue ma dai polsi sembra uscire...vapore.
Mikasa si fionda a recuperare il ragazzo, credo proprio che lei lo ami, ma lui nn se ne accorga e la reputi più come una sorella.
V: ora che facciamo?
J: tu devi andare dal Comandante Erwin!
V: chi é?
J: é alto, biondo e con gli occhi azzurri, lo si riconosce, se é a cavallo lui é l'unico ad avere un cavallo bianco e ha una collana verde al collo.
V: ...va bene
Mi volto e scruto il terreno in cerca di un cavallo bianco, lo trovo e scendo:
V: lei é il Comandante Erwin?
E: sì e voi chi siete e soprattutto cosa ci fate a cavallo di una scopa?
V: il vostro braccio é...
E: maledetti giganti...
Sussurra e mi ricordo di un incantesimo capace di ricreare parti del corpo
V: credo di avere un incantesimo che fa ricreare parti del corpo
E: incantesimo?
V: vi prego di darmi retta, tanto dopo vi oblivierò...
Dico l'ultima frase sussurrando in modo da nn farmi sentire, tentativo fallito:
E: cosa significa obliviare?
V: è un incantesimo
Ad un tratto tutti i giganti presenti si precipitano da una parte, verso un altro gigante per la precisione; tutti tranne quello su cui sono caduta, poi subito dopo i giganti lo assaltano, un perfetto momento per fuggire.
E: RITIRATA GENERALEEEE!!!
Mi urla nell'orecchio, nn ho mai sopportato le urla, amo il silenzio; ma se c'è bisogno di gridare posso accettarlo.
Nel viaggio di ritorno a nn so dove il Comandante mi fa rimanere al suo fianco volando sulla scopa, nn dice una parola evidentemente è concentrato sul suo braccio, lo osservo anch'io il giubbotto in pelle è maciullato, come il suo braccio, mi chiedo come riesca a sopportare un tale dolore.
V: dove stiamo andando?
E: da dove venite?
V: da Londra
E: cos'è Londra?
V: nn sono solita a chiamarvi Babbani ma...davvero nn conoscete Londra?
E: no
V: nemmeno: New York? Los Angeles? Eppure sono città che godono di molta fama...
E: potete dirmi dove si trovano?
V: Londra nel continente Europeo mentre New York e Los Angeles nelle Americhe
E: se vi do un libro potreste dire se trovate qualcosa di familiare?
V: certo! Se può esservi utile. Ora mi dite dove stiamo andando?
E: ritorniamo alle Mura, l'unica cosa in grado di proteggerci dai giganti
V: capisco...ma perché si nutrono di esseri umani, è una cosa brutale!
E: crediamo lo facciano più per soddisfazione, sono rimasti 100 anni senza nutrirsi dell'essere umano e sono ancora vivi.
V: ...prometto che ucciderò quanti più giganti potrò! Sono degli esseri che meritano solo la morte!
E: ...siete già devota non ostante abbiate appena visto tutto ciò
V: ...
Siamo quasi arrivati, da cosa lo so? Si vedono delle mura alte sui 50/60 metri, sono così imponenti e stranamente nn presentano alcun punto di giuntura.
E: APRITE IL PORTONE!!!
Di nuovo mi urla nell'orecchio, inizia a risentirne, un possente portone si alza e appena è abbastanza sollevato per poterci passare carri e cavalli si rientra dentro le Mura. Prima di entrare prendo la precauzione di scendere dalla scopa.

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