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Qualche ora dopo il bell'addormentato si sveglia.
Io sono ancora lì. Seduta. Stanca. Scomoda.
A stringere la sua mano, ma non ci penso proprio ad allontanarmi.
Gli altri fanno avanti e indietro per fumare.
Bacio Ethan sulla guancia appena apre gli occhi.
<< ben svegliato bellissimo >>
Sorride.
<< sei davvero ancora qui. Grazie >> sussurra sorridendo.
<< non ti libererai di me, te l'ho detto. Come ti senti? >> domando accarezzandogli il viso.
<< un pochino stordito. Sembra mi abbia investito un tir >> ammette.
<< è normale >> lo rassicuro sorridendo.
<< gli altri? >> chiede.
<< fuori a fumare >> spiego brevemente.
<< che ore sono? >> domanda.
<< le 11 >>
<< devi fare colazione >> dichiara allarmato.
<< fatta. Me l'hanno portata. Tutto ok >> lo rassicuro.
<< mi piace stare così >> ammette.
Lo guardo.
<< intendevo solo con te >> confesso.
<< ahh >> esclamo sorridendogli e stringendolo in un abbraccio.

                       —————————-

Sono passati 4 giorni dall'intervento. Il cd sta per uscire.
Entro in camera di Ethan. Sono passata a casa mia per una doccia.
Ho cercando di lasciarlo solo il meno possibile qui in ospedale.
Lo trovo in piedi. Sta sistemando le sue cose.
<< ey bellissimo >> esclamo sorpresa nel vederlo in piedi... ma ne sono felice.
<< ciao >> sussurra venendomi incontro. Mi stringe in un abbraccio poi mi bacia all'angolo della bocca.
<< mi assento per una doccia... >>
<< mi hanno visitato e tolto i punti. Posso uscire. Stavo per chiamare >> mi spiega.
<< davvero puoi uscire? >> domando.
Annuisce.
<< che bello >> esclamo felice e lo abbraccio per poi baciarlo in viso.
Lo aiuto a sistemare la valigia poi la chiudo.
<< hai un elastico?. I miei capelli sono un disastro >> ammette.
Lo sfilo dal polso e glielo porgo. È il mio personale, quello che uso, lo concedo sempre e solo a lui.
<< solo un pochino sporchi ma i tuoi capelli non saranno mai un disastro >> gli faccio notare facendogli l'occhiolino.
Afferro il trolley.
<< direi che abbiamo preso tutto. Possiamo andare >> lo esorto.
<< ti aiuto a portare il trolley >>
<< stavolta ci penso io >> gli rispondo sorridendo.
Ci prendiamo per mano ed usciamo dall'ospedale. Posiziono il trolley sul sedile posteriore poi prendiamo posto. Dopo aver agganciato le cinture parto per dirigermi a casa sua.
Una casa gigante, una famiglia allargata ma bellissima.
Entriamo e ci dirigiamo nella sua camera.
<< dimmi che questo trolley fucsia è tuo >> chiede.
<< eh si. Sarò il tuo tormento >> rispondo.
<< gran bel tormento >> ribatte facendomi l'occhiolino.
Svuoto il suo trolley e metto tutto in lavatrice.
Sono tutti fuori. Chi a lavoro chi a scuola.
<< vuoi riposare? >> gli domando.
<< no. Sto bene. Grazie >>
<< vediamo un film? >> propongo.
<< ci sto >> risponde entusiasta.
Ci spostiamo in salotto e prende posto sul divano mentre recupero i telecomandi. Quello della tv e quello per i canali a pagamento poi glieli porgo.
Ci mettiamo comodi mentre sceglie un film. Piedi poggiati sul tavolino davanti al divano. Il mio braccio destro attorno alle sue spalle, la sua mano destra sulle mie gambe coperte dai collant.
Preme play.
Mentre scorrono i titoli di testa bacio più volte la sua guancia, sfioro il suo collo.
Si lascia coccolare e ricambia.
Iniziamo la visione del film ma dopo un po' veniamo interrotti.
<< c'è qualcuno? >>
Guardo Ethan.
<< mi cugino Alessandro >>
Il cugino ci raggiunge. Non è solo. Ci sono altri cugini di Ethan. Lo salutano e prendono posto su gli altri divani o sulle poltrone.
Guardano il film con noi ma io ed Ethan di tanto in tanto ci distraiamo.
Scambiamo qualche parola sottovoce. Bacini, carezze.
Tra una confidenza e l'altra poggia la sua fronte sulla mia.
<< ma... voi due state assieme? >> ci domanda uno dei cugini di Ethan.
Silenzio. Non rispondo io e non lo fa lui.
Ci guardiamo negli occhi e all'unisono sussurriamo: "magari".
Ed ancora, all'unisono, ci scambiamo un bacio sulle labbra a stampo.

    

                             •••••••••••••••

Sono tornata a casa mia per prendere altri vestiti puliti e lasciare quelli sporchi.
I Måneskin hanno iniziato l'instore tour. Fanno avanti e indietro.
Entro in camera dei miei genitori dove trovo mia sorella e mia mamma intente a provare vestiti.
Mi siedo sul letto. Accavallò le gambe coperte da un paio di collant a rete.
Ispiro.
<< che hai mascherina? >> domanda mamma.
<< nulla >> mento.
<< il tuo musino è un po' troppo lungo per "nulla" >> mi fa notare mia sorella.
Ispiro, ancora.
<< io lo so che hai >> dichiara mia sorella.
<< cos'ha? >> chiede mamma.
<< mia sorella gemella si è presa una cotta stratosferica per Ethan Torchio >> sghignazza.
<< colpita e affondata >> rispondo per poi sbattere la schiena al materasso.
<< lo sapevoooo. È da quando vi siete conosciuti che state lì a tubare e a fare puci puci. Prima o poi sarebbe dovuto succedere >> dichiara mamma ridacchiando.

<< ma... Dam in tutto questo?. Che gli dico?. Scusa sai ti ho lasciato perché tutto questo era pesante ma mi sono presa una cotta per il tuo migliore amico che tra parentesi è nella tua band. Mi picchia e farebbe pure bene >>

Lamento poggiandomi sulle braccia.

<< primo Ethan è diverso da lui. Secondo vive tutto questo in maniera soft mentre Dam si lascia travolgere al punto da portare sulla sua pelle tutto. Durante il tour si sentiva così pieno di pensieri, responsabilità e ansie che temeva non saremmo riusciti a finirlo. È questo suo modo di gestire tutto, la sua volontà di voler continuare per questa strada rinunciando al diploma e tutto il resto che vi hanno portati a rompere. Ti ama, sul serio... ma la situazione lo ha portato a volersi concentrare e ti ha persa. Non perché lo voleva ma perché le conseguenze lo hanno portato a questo risultato. Per quanto riguarda Ethan, Dam, lo sa che tra voi c'è qualcosa di travolgente. È questione di tempo. Si sta preparando a vedervi insieme >> mi spiega mia sorella.
<< frena Vic. Insieme?, io ed Ethan?!. Torna in te. Bisogna essere in 2 per stare assieme. Io ho una cotta per lui ma lui non ha detto di averla per me >> rispondo mettendo le mani avanti.

<< ti devi ricordare quello che mi ha raccontato Alessandro?!. Il giorno che Ethan è uscito dall'ospedale, la reazione che avete avuto quando vi hanno chiesto se stavate assieme. Sei la sola al mondo in grado di provocargli una reazione, solitamente è impassibile a tutto >> ribatte Vic.
<< sarà stato un caso >> rispondo.
Vic e mamma si scambiano uno sguardo, recuperano due cuscini.
<< è la guerraaaaaa >> grida la mia gemella poi iniziano a ricoprirmi di cuscinate.
Forse dovrei parlare con Damiano....è arrivato il momento.

*Spazio Autrice: buongiorno, spero che il capitolo vi sia piaciuto. Vi auguro una buona giornata.*

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