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Il tempo passa, corre.
I Måneskin impegnatissimi con la loro carriera.
Tra concerti, nuovi cd, instore tour e premi.
Io impegnatissima con l'università.
Altri 3 anni passano.
Sto per laurearmi, succederà domattina.
Domattina indosserò la mia bella toga e sfilerò con altri laureandi.
Non so cosa farò della mia vita.
Se tornerò in Italia.
Se resterò qui.
Se andrò altrove.
Posso fare tutto. Posso andare ovunque.
Eppure non mi sento felice.
I miei genitori sono qui, sono venuti per assistere al mio grande momento.
Toc toc.
Chi può essere a quest'ora. Mi sto provando la toga.
Apro la porta.
<< Dam >> esclamo sorpresa.
Non l'ho detto a nessuno per evitare di metterli in condizione di farmi un regalo. Li avrei informati una volta incontrati di persona.
<< che ci fai qui? >> domando mentre mi abbraccia sollevandomi.
Con un colpo di piede chiude la porta.
<< bravissima. Dottoressa >> dichiara felice.
<< grazie >>
<< e non me lo volevi dire >> mi rimprovera. Conoscendolo sta per partire il cazziatone.
<< non è così. Solo che preferivo farlo di persona >> spiego.
<< mh ok. Perché non hai preparato niente? >> chiede guardandosi intorno.
<< cosa dovevo preparare? >> chiedo dato che non ho capito.
<< le tue cose. Dai togli la toga così sistemiamo e spediamo tutto via aerea >>
<< ma dove le dobbiamo spedire? >>
<< a Roma. Sono venuto a prenderti. Basta scappare >>
Sorrido e lo abbraccio forte poi inscatoliamo le mie cose e prepariamo le valige.


                                  ••••••••••

Della cerimonia di laurea ricorderò il sole cocente sulle mie gote, la voce del rettore che scandiva il mio nome e l'applauso dei presenti.... ma sopra ogni cosa i miei genitori e Damiano in piedi, ad applaudire, mentre mi sorridevano orgogliosi ed emozionati.
Le giornate da quando sono tornata a Roma sono un po' particolari.
Sono ufficialmente alla ricerca di un lavoro, esco principalmente per passeggiare o fare shopping. Spesso vado a vedere le prove dei Måneskin, la musica è sempre molto importante per me anche se non ho alcun talento nel campo.
Questa sera ci sarà una cena qui a casa De Angelis.
Ho preparato il pollo al forno, le patatine fritte e la pasta asciutta... mia sorella la ama, e se non la preparassi comincerebbe a lamentarsi per ore. Per evitare problemi le servirò 150 grammi di pasta asciutta con un bel sorriso.
I miei genitori sono fuori Roma per lavoro, quindi faremo una bella cena a 5.
Apparecchio la tavola, un bel vaso di fiori al centro e poi corro a preparami. Mi cambio e disegno qualche boccolo ai capelli con la piastra.
Una 40ima di minuti dopo inizia a suonare il campanello. Corro al piano di sotto per aprire.
Arrivano tutto insieme.
Li saluto tutti con un bacio.
Si accomodano e prendono tutti posto a tavola.
<< che profumino >> dichiarano all'unisono mentre vado a prendere il vassoio con gli antipasti.
Si leccheranno i baffi, ho preparato anche una torta.
Mi siedo a capotavola e cominciamo a mangiare.
<< una buonissima cena, finalmente tutti insieme. Ci vuole anche una buona conversazione >> dichiara Ethan.
<< sono curiosa di sapere una cosa. Qual è stata la prima impressione che avete avuto quando vi siete conosciuti? >> chiedo mentre afferro un grissino.
<< allora io me ricordo quando ho conosciuto Ethan soprattutto per la prima volta. Stavo in motorino con papà, l'ho visto dato che lo avevamo trovato su Facebook non sapevo come fosse fatto. L'ho visto e aveva la coda bassa, i pantaloni di basket della tuta corti. Ho guardato papà e ho detto "spero non sia questo il batterista">> dichiara Victoria ridendo.
<< e il baffetto da filippino, quello era importante >> aggiunge Damiano.
<< è vero >> conferma Victoria.
<< Thomas alle medie vendeva i conigli. Io mi ricordo  che andava in giro a chiedere "chi vuole un coniglio?" >> aggiunge Victoria ridendo.
<< spieghiamola bene. Io c'avevo un coniglio in pratica. Ci stava st'amico mio delle medie, che niente c'era venuta st'idea dell'allevamento di conigli per poi venderli e fare un sacco di soldi >> spiega Thomas.
<< io pensavo già alla fica alle medie >> confessa Damiano.
<< non avevamo dubbi Dam >> commenta Thomas.
<< hai cominciato presto a fare la super zoccola >> nota Victoria.
<< zoccola sì ma super zoccola no dai. Lo faccio un po' il prezioso >> si difende il cantante.
<< ma quando mai se sei andato con Marlena 12 ore dopo averla conosciuta >> gli fa notare Victoria ridendo.
<< eh ma Vic hai detto niente. Sai quanto me ne pentivo se non lo facevo?!. Lei è la più fica di tutte >> evidenzia Damiano.
<< grazie >> dico.
<< appunto sei una super zoccola >> mia sorella giudica, ancora, Damiano ridendo.
<< ok. Intanto vado a preparare gli spaghetti. Torno subito >> mi alzo congedandomi e corro in cucina.
Damiano mi raggiunge mezzo secondo dopo.
<< posso aiutarti? >> chiede.
<< certo >>
Butto la pasta ed aggiungo un pochino di sale poi mescolo.
Salta sullo sgabello. Afferra la mia mano e la stringe tra le sue. I suoi pollici scivolano sul dorso della mia mano.
<< ti ricordi che cenette ci preparavamo quando stavamo insieme? >> chiedo.
<< i nostri momenti me li ricordo tutti. Ricordo tutto >> mi spiega.
Ci scambiamo un sorriso.
<< devo dirti una cosa. Vic mi ha chiesto di aspettare per farlo tutti insieme ma non ce la faccio ad aspettare. Tu fai parte di noi ma soprattutto di me >>
<< che succede? >> chiedo, quasi, allarmandomi.
<< suoniamo all'olimpico >> dichiara felice.
<< cosa?! >> esclamo incredula.
Annuisce col sorriso.
Mi avvicino a lui. Lo stringo forte.
<< ve lo meritate. Veramente. Posso venire? >> chiedo.
<< tu devi venire >> impone col sorriso.
Ricambio il suo sorriso.
<< ancora >> implora.
<< ancora cosa? >>
<< abbracciamoci ancora >> esorta.
Ci stringiamo forte.
Giro la pasta e una volta cotta la scoliamo, la condiamo e la portiamo in tavola.
È così bello, a distanza di anni, essere così meravigliosamente uniti nonostante tutto quello che è successo.


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