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Nel pomeriggio esco con Victoria e con Thomas, i fratellini biondi più belli del pianeta.
Rivedrò Ethan alla festa di compleanno di Damiano, direttamente al locale.
Andiamo al salone di tatuaggi.
Passiamo più tempo ad attendere che a fare il tatuaggio in sé.
La tatuatrice è una chiacchierona.
Sto soffrendo un pochino dato che lo sto facendo sul polso, nella parte interna, proprio sulle vene.
Thomas mi stringe l'altra mano per farmi coraggio.
Sta incidendo sulla mia pelle un nome: Ethan.
<< ma toglimi una curiosità. Sono 4 anni che vogliamo saperlo tutti. Hai avuto veramente una storia con Damiano o l'hai avuta te Vic? >>
<< non sia mai. Che schifo. Sarebbe incesto tra me e lui. Siamo troppo impegnativi per essere impegnati >> risponde ridendo mia sorella.
<< diciamo che c'è stato qualcosa in passato. Niente di importante. Abbiamo chiuso poco dopo X factor >> spiego.
<< ed Ethan? >> chiede ancora la tatuatrice.
<< con Ethan... con Ethan è vero amore >> confesso con lo sguardo sognante.
Il tatuaggio viene concluso. Me lo avvolge per bene nella pellicola e lo copre con un cerotto che toglierò nel momento in cui lo mostrerò ad Ethan. Mi serve solo per portare a termine la sorpresa.
Qualche ora dopo passa a prendermi a casa, dove mi trova in compagnia di Victoria e di Thomas.
<< ciao amore mio >> esclamo poggiandogli le mani ai lati del collo per poi baciarlo a stampo.
<< Marle questo vestito ti sta da Dio >> confessa guardandomi.
Ho scelto un mini black dress.
<< l'ho messo solo per te. Davvero ti piace? >> domando imbarazzata e felice.
<< immensamente. Ti sta bene... ma tu mi piaci sempre e da sempre. Però ora andiamo, al locale devo parlare una persona che viene solo per vedere me e deve andare via subito >>
Mi spiega.
<< ah, ok >> rispondo, ma ignoro l'identità della persona che deve incontrare.
Io, Victoria e Thomas indossiamo i cappotti poi usciamo.
Una volta al locale Ethan si allontana lasciandoci da soli.
<< è successo qualcosa in America? >> domando.
Victoria e Thomas mi guardano scuotendo la testa.
<< però è strano >> rispondo.
<< in effetti. Dai, lo scopriremo. Forse sta organizzando qualcosa in particolare per il vostro anniversario >> ipotizza Thomas.
Gli sorrido.
<< gemelle De Angelis balliamo insieme, così faccio ingelosire tutte e si innamorano di me >>
Io e Victoria ridiamo poi scendiamo in pista con Thomas.
Veniamo travolti dai parenti di Damiano. Baci ed abbracci,  poi notiamo il festeggiato al bar intento a fumare e a chiacchierare con uno dei suoi cugini e con Leonardo.
Ci precipitiamo lì per fargli gli auguri e consegnargli i regali.
Io ed il festeggiato ci smezziamo una sigaretta.
Nonostante tutto non riusciamo a perdere quest'abitudine, quando uno dei due si accende una sigaretta la passa in automatico all'altra, senza che ci sia la richiesta.
<< avete visto Ethan? >> chiedo.
<< è entrato nel privé pochi minuti fa >> mi informa Leonardo.
<< e andiamoci pure noi così fumiamo ancora prima che mia mamma venga qui a fare la predica a me e a Marlena. È assurdo che mia mamma che è una real coatta faccia tutto sto casino se fumiamo >> risponde Damiano.
Lasciami gli sgabelli e ci avviamo verso il privé.
Nel momento in cui Leonardo spalanca le porte ed i miei occhi mettono a fuoco ciò che sta accadendo sul divanetto ho un mancamento.
Il mio cuore inizia a battere più forte, il fiato è corto.
Ethan è in compagnia di una ragazza, si stanno baciando intensamente. Sono seminudi. Lui sotto lei sopra.
Thomas si posiziona alle mie spalle. Sa che sto per sentirmi male sul serio.
La mia gemella reagisce e gli si scaraventa contro.
<< a stronzo che cazzo fai? >> grida Victoria interrompendoli.
<< faccio un favore a tua sorella >> risponde Ethan.
<< sarebbe? >> domanda mia sorella.
Io non proferisco parola. Sto singhiozzando.
<< in questi 4 anni mi ha sempre tradito con Dam. Sempre. Ho le prove >> risponde Ethan.
<< ma di quali prove parli?!. Non è vero niente >> ribatte Victoria.
Ethan si sistema ed afferra una busta poggiata su un angolo del divano a penisola poi la porge alla mia gemella.
Victoria estrae il contenuto. Ci sono delle foto. In ogni foto i protagonisti siamo io e Damiano.
Sono tante. In molte ci sono dei baci.
<< ma razza di demente non vedi che sono fotomontaggi?! >> sentenzia Victoria.
<< fotomontaggi? >> ripete Ethan.
<< sì fotomontaggi. Non vedi che mancano i tatuaggi di Marlena e poi in questa foto la tipa ha il piercing alle labbra?. Marlena ha solo due piercing. Il nostril a destra e poi all'ombellico >> ringhia Thomas sorreggendomi.
<< Ethan, purtroppo non è vero niente. Marlena ti è sempre rimasta fedele >> ribatte Damiano.
<< non ho parole. Se dubitavi di me perché non me l'hai chiesto? >> domando ad Ethan tra le lacrime.
<< volevo farlo oggi pomeriggio ma sei andata via per vedere lui >> ribatte il Torchio.
<< ho visto Damiano in aeroporto e l'ho rivisto qui. Oggi pomeriggio sono stata con Vic e Thom. Ecco perché ti ho lasciato solo... >> dichiaro e poi strappo tutto quello che ho attorno al polso per mostrargli il mio tatuaggio.
Ethan è sconvolto.
<< non immaginavo... >> sussurra.
<< cosa?. Che hai dato retta a sta demente che ci voleva mettere contro?. Ecco perché eri strano. Ora è tutto chiaro. Non hai capito nulla di me >> gli grido contro poi mi strappo dal collo la collana che mi aveva regalato, ha per ciondolo una "E" e gliela lancio in mano.
D'improvviso svengo.
Damiano si inginocchia al mio capezzale.
<< Marlena non farmi questo >> grida mentre cerca di farmi riprendere.
<< Dam, levati. Ci penso io alla mia ragazza >> chiede Ethan avvicinandosi.
Damiano si volta.
<< no, no, no. Lei non è più la tua ragazza. L'hai persa per sempre >> ribatte il David in mio soccorso.
Infila un braccio sotto al mio collo ed uno sotto alle mie gambe.
<< Vic, la porto nell'altro privé. Distrai i vostri genitori altrimenti si preoccupano. Thomas vai a prendere dolci, acqua e succhi di frutta >> impone Damiano poi, tenendomi in braccio, entra nell'altra sala evitando di finire sotto gli occhi degli altri invitati.
<< Dam... io? >> domanda Ethan.
<< continua a scoparti questa che si proclama fan ma che per noi non è tale >>
Chiude la porta e mi poggia su un divanetto.
Infila un cuscino sotto la mia testa poi mi colpisce in viso con degli schiaffetti.
Apro gli occhi.
<< Oddio. Mi hai fatto morire di paura >> sussurra Damiano abbracciandomi.
Riprendo a piangere.
<< non se le merita le tue lacrime >> sussurra.
<< sono una sfigata >> sussurro.
<< non è vero >> ribatte prendendo posto accanto a me e sistemandosi le mie gambe sulle sue.
<< lo sono. Guarda le mie storie più importanti come sono finite. Tu mi hai messa all'angolo perché non mi consideravi importante. Ethan mi ha tradita pur sapendomi a meno di dieci passi di distanza >>
<< ancora credi che per me non sei stata importante?!. Marlena. Ti ho scritto almeno un milione di canzoni d'amore da quando ti ho conosciuta. Sei tu che non mi hai mai amato >>
<< ti sbagli. Ti ho amato immensamente. Sei stato il primo ragazzo con cui sono stata a letto e non me ne pento, anzi >>
Gli accarezzo il viso sistemandogli una ciocca che è sfuggita dalla coda.
<< come ti senti? >>
<< meglio >> lo rassicuro.
<< ma solo fisicamente >> aggiungo.
<< immaginavo >>
<< tanto per cominciare domani questo tatuaggio sparisce. Maledetta me >>
<< come vuoi coprirlo? >>
<< una dedica per la mia band preferita. Visto che un tatuaggio per la mia bionda l'ho già fatto >>
<< se ti sente Vic che ti fai i tatuaggi per Thomas e non per lei >> dichiara e poi ridiamo.
Thomas e Victoria si fanno strada.
Mi porgono dolci. Li ringrazio.
<< fuori c'è Ethan. Ti vuole parlare >> mi spiega Thomas.
<< non adesso. Digli che è finita, eviterò di odiarlo anche se non ha avuto fiducia in me >>
<< vado a dirglielo >> risponde Thomas e lascia il famoso e glorioso terzetto.
<< portati i cornetti Vic? >>
<< ne ho presi un botto >> conferma lei.
<< dammene uno alla nutella >> impone il festeggiato.
Victoria gliene passa uno e Damiano lo avvicina alle mie labbra.
<< che fai? >> chiedo.
<< t'imbocco. Mangia >> impone il frontman dei Måneskin.
<< ma io non ho fame >> spiego.
<< Vic vieni qui. Tappa la bocca di tua sorella che lei ha il vizio di gridare... gridava sempre quando glielo facevo >>
<< arrivo Dam >> risponde Victoria.
<< oh guarda che non ti è tutto dovuto solo perché sei il festeggiato >> metto le mani avanti.
<< mi è tutto dovuto proprio perché sono il festeggiato signorina >> risponde e poi inizia a farmi il solletico.
<< tienila ferma così la torturo come si deve. Se lo merita >> impone Damiano ridendo.
Grido, rido e mi dimeno.
<< t'avevo detto che gridava >> si rivolge a mia sorella.
<< ha sempre sofferto il solletico da impazzire >> spiega la mia gemella.
<< per un attimo ho creduto volessi fare altro >> dichiaro poi riprendo a ridere.
<< beh in effetti sapevo farti gridare in tantissimi altri modi >> ammette Damiano.
<< tipo? >> domanda mia sorella curiosa.
<< le sfilavo le mutandine e la baciavo lì con la lingua >> spiega Damiano mentre continua a farmi il solletico.
<< ey. Tu. Il segreto professionale dov'è finito? >> domando ridendo.
<< l'ho solo detto a Vic, non ad altre persone >>
<< non dovevi dirlo a nessuno >> gli dico ma non ottengo molto credito dato che sto ridendo.
<< Marle era scontato anche se non lo diceva >> mi tranquillizza Victoria.
<< e poi io a Vic dico tutto, anche quante volte piscio al giorno >> spiega Damiano poi smette di solleticarmi e mi prende in braccio così da stringermi in un abbraccio.
<< scherzi? >> chiedo.
<< no. A Vic dico veramente tutto e lo farò sempre >>
Annuisco.
<< mi aiuti ad aprire qualche regalo? >> domanda.
<< dovresti tornare dai tuoi invitati >> gli faccio notare.
<< tu sei più importante >> confessa col sorriso poi afferra un pacco.
Passa qualche secondo e punta gli occhi su mia sorella.
<< me ne vado me ne vado. Quando si tratta di Marlena ti scordi del mondo >> protesta ridendo mia sorella poi ci lascia soli.

                                 ••••••••••

È passato qualche giorno dalla festa di Damiano. Nonostante gli impegni il neoventitrenne ha cercato di starmi accanto il più possibile.
Dopo un'attenta riflessione sono giunta ad una decisione.
Forse è nel mio destino andarmene e farmi implorare da Damiano di tornare a casa.
Nonostante il cuore ancora a pezzi mi preparo e vado a casa David.
La madre di Damiano mi stringe in un forte abbraccio poi mi lascia salire in camera di suo figlio.
Busso alla porta anche se è aperta, sta sistemando alcuni vestiti nuovi.
Si volta.
<< che bello, sei uscita >> esclama sorridendo poi scavalca il letto e si precipita a salutarmi. Mi stringe tra le sue braccia e mi stampa un bacio all'angolo della bocca.
<< sono uscita perché volevo parlarti di una cosa. Puoi dedicarmi qualche minuto? >> chiedo.
<< per te ho sempre tutto il tempo del mondo >>
Sorrido.
Ci accomodiamo sul suo letto dopo che mi sono sgolata gli stivaletti.
<< cosa devi dirmi? >>
<< stavolta sono venuta a dirtelo a voce e guardandoti negli occhi.... >>
<< Marl, non puoi andartene di nuovo. Non puoi farmi stare ancora senza te >>
<< ho bisogno di farlo, non posso restare. Questa volta sarà diverso. Devo superare il dolore che mi ha causato lui non dimenticare te. Ci vorrà molto meno tempo >>
<< esattamente quanto ci hai messo a dimenticarti di me? >> chiede guardandomi attentamente negli occhi.
<< signor Damiano David se devo essere sincera io non ti ho mai dimenticato del tutto. Ho solo trovato un modo per andare avanti e ricominciare >>
<< Marl, a questo punto io ti bacerò >>
<< che? >> esclamo sorpresa.
<< non puoi dirmi una cosa così bella e credere di lasciarmi indifferente >>
<< sono felice che ti faccia effetto ma non complichiamoci la vita >>
<< ma Marl, non posso pensare che non ci sia più tempo per noi in questa vita >> lamenta.
Gli accarezzo il viso.
<< e chi lo ha detto questo?!. Io e te abbiamo ancora tantissime cose da fare. Tanto per cominciare mi devi un figlio. Non importa quante altre persone ci faranno battere il cuore o se ci sposeremo presto o tardi con persone che già conosciamo o che dobbiamo ancora incontrare. Io voglio un figlio da te e niente potrà mai cambiare le cose >> gli spiego.
<< lo voglio anche io un figlio con te... però cerca di insultarmi un po' adesso o rischiamo di concepire il nostro primo genito all'istante. Con te non me ne basterà solo uno. Già me li immagino. Maschi e con i tuoi occhi >>
<< frena frena che la prima deve essere femmina o Vic ci cambia i connotati >>
<< femmina?! >> esclama già preoccupato.
<< impegnati perché se esce maschio poi te la senti Vic >>
Ridiamo.
<< stavolta dimmi dove andrai e dove starai. Non posso pensare.... >>
Lo interrompo poggiandogli i polpastrelli sulle labbra. Ci stampa su un bacio.
<< vado in America. A Los Angeles. La scorsa estate feci per gioco domanda d'ammissione all'università della California di Los Angeles. Mi hanno accettata e con borsa di studio. Vivrò nel campus. Mi hanno dato una singola. Puoi venire quando vuoi. >>
<< ok. So che non posso fermarti, sei testarda.... ma mi mancherai >>
<< anche te >> confesso sincera.
Afferra le mie mani.
<< lo sai che la mia vita senza te non può essere perfetta. Anche se ci gridiamo contro o ci facciamo male abbiamo un bisogno immenso l'uno dell'altra. Non possiamo farne a meno >>
Annuisco.
Poi afferro il pacchetto di sigarette e l'accendino poggiati sul suo comodino.
Accendo una sigaretta e ce la dividiamo.
<< mi resterà solo mezza sigaretta. Torna a casa presto. Fallo per me >> implora incastrando le nostre dita.
<< te lo prometto >>
Sfiora le mie labbra con le sue.
<< grazie. Mi sono mancati i tuoi baci... Dam? >>
Mi guarda poi afferra la sigaretta.
<< tante date a Los Angeles. Ho bisogno di te >> lo imploro.
<< ci stavo già pensando... perché io ho bisogno di te >>
Mi restituisce la sigaretta.
<< e con chi fumerò ora? >>
<< Leo?, Vic? >> propongo.
<< seeee. Quella strappona di tua sorella ultimamente solo siga elettroniche... e poi non c'è gusto con altre persone >>
Sorrido.
<< mi sento privilegiata >>
<< lo sei >> conferma con la sigaretta tra le labbra.
A tempo con le sue parole, la sigaretta, si muove, rendendolo pericolosamente  più sexy del solito.
Sì mi mancherà. Stavolta anche di più.
<< ti prego, posso accompagnarti io in aeroporto? >> chiede.
<< devi accompagnarmi tu >> rispondo sorridendogli.

*Buongiorno. Come va?. Vi auguro un buon weekend e spero che il capitolo vi sia piaciuto*

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