17.

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Rimango sulla soglia della porta a fissare il bellissimo oggetto dinanzi a me, prendendo in mano il bigliettino attaccato ad esso.

Ogni strumento di questo mondo meriterebbe di essere suonato almeno una volta da te, per fare d'accompagnamento alla tua voce bellissima.

-HS

Ma è matto?

«Harry, io-» provo a parlare rivolgendomi a lui ma appena mi giro, noto che lui si è avvicinato molto a me e che adesso siamo faccia a faccia, praticamente la distanza fra di noi è ridotta a pochi centimetri.

«Non so se lo sapevi ma Niall, tiene alla sua chitarra più del suo ristorante preferito. Meglio non farlo arrabbiare» mi dice accompagnandosi con un occhiolino e un sorriso sinistro sulle labbra.

«L'avevo presa in prestito» ammetto sentendo  le guance tingersi di rosso e abbassando la testa

«Beh, adesso ne hai una tutta tua» mi mostra la mia nuova chitarra anzi, la sua, non posso accettarla

«Harry è bellissima ma non posso accettarla» dico rialzandomi in piedi dopo aver preso la chitarra dal pacco per terra

«Si che puoi, ora è tua» mi dice con fare ovvio e aprendo la porta

Insisto per un altro po' dentro casa ma purtroppo sa essere molto convincente, facendo leva specialmente sul fatto che abbia preso alcune volte in prestito la chitarra di Niall per comporre, senza il suo permesso durante la sua assenza in casa.

«Ci dormirò stanotte» ammetto sorridendo, guardandola.
Nessuno mi aveva mai regalato una cosa che per me vale così tanto. Con questo regalo Harry ha dimostrato un po' di fiducia nei miei confronti nell'aspirare a diventare una futura cantante professionista. Non poteva scegliere oggetto migliore da regalarmi in questo momento.

Appoggio momentaneamente la chitarra sul divano su cui siamo seduti e lo stringo in un abbraccio.
Inizialmente rimane stupito da questo gesto inaspettato da parte mia nei suoi confronti ma dopo un breve lasso di tempo, butta il telecomando che ha in mano e avvolge le sue braccia al mio addome.
Dopo una manciata di secondi ci allontaniamo ma gli lascio un gentile bacio sulla guancia sinistra
«Grazie, Harry» gli dico lentamente e guardandolo negli occhi, non ne ho mai visti di così verdi e intensi.

«Non c'è di che, Curly» mi dice mostrando la sua dentatura perfetta in un caldo sorriso.

«Anzi, lo sai che faccio? Te l'autografo, così potrai vantarti di avere una chitarra autografata da Harry Styles» pronuncia le ultime parole con un tono da superiore, come fa sempre quando parla di se stesso in terza persona per credersi chissà chi. Quando è solo un ricciolino con gli occhi verdi e con un senso dell'umorismo niente male.

Dopo aver autografato la chitarra posa il pennarello e si risiede sul divano.

Sono solo le 6.34 p.m. ma io sono già distrutta, questo pomeriggio con Harry mi ha letteralmente stremata, quando fa shopping sembra una compratrice compulsiva, peggio di mia madre quando alla vigilia di Natale non ha ancora comprato i regali per tutti i parenti.
Tutto sommato oggi mi sono divertita, ho incontrato James e ci siamo fatti una breve chiacchierata, ci siamo anche scambiati i numeri e non mi dispiacerebbe incontrarci di nuovo, senza doppi fini ovviamente, da amici.

Prima di preparare la cena messaggio con mia madre e la mia migliore amica Tess che in questo momento si trova in Italia a frequentare i corsi dell'università di biologia, credo.
In Italia le università incominciano molto prima, qui invece verso fine settembre si concludono appena le iscrizioni.

𝐌𝐲 𝐥𝐢𝐟𝐞 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐭𝐡𝐞𝐦.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora