Capitolo 2.

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Louise mi richiamò il giorno dopo dicendomi che potevo cominciare quella sera stessa. Io le risposi che potevo tranquillamente cominciare,perciò alle 19.00 fui già pronta per cominciare a lavorare. Louise mi aiutava e mi descriveva anche un po' i clienti, il loro carattere e come trattarli.

Fu una bella serata ma allo stesso tempo un po' imbarazzante per me visto che c'era una ragazza che,a detta della mia nuova amica Louise, era una modella. Mi continuava a fissare e ridere con delle sue amiche. Io cercavo di ingorarla,ma lei riusciva a penetrarmi dentro con lo sguardo, facendomi sentire una babbea. In conclusione:passai il giorno dopo a chiedermi se quella ragazza sarebbe ritornata nel locale e se mi avrebbe fatta sentire ancora così.

Il pomeriggio passò in fretta e,mi ritrovai al lavoro come il giorno prima alle 19.00. Stavolta andò tutto liscio:incontrai di nuovo la signora Morgan,una donna sulla sessantina rimasta vedova dieci anni prima;e tanti altri. La serata andava per il meglio, io stavo facendo colpo sui clienti, che dalla sera prima,mi sembravano aumentati.

Ad un certo punto, mi accorsi che era appena entrata Cara Delevigne,la modella che ieri sera mi guardava divertita. Questa sera non era con le sue amiche, ma ben sì...con un'uomo. Un ragazzo. Un ragazzo-uomo,insomma. Dire che era bellissimo è poco. Aveva i capelli castani corti e un accenno di barbetta. Vidi che adesso anche lui mi fissava. "Ma che cosa ho che non va?!" mi chiesi. Scrollai la testa e mi insinuai tra i tavoli, cercando persone da servire, quando vidi che il ragazzo-uomo che stava con "Cara la super modella",si avvicinava sempre di più a me.

Io lo ignorai,ma lui mi disse:-Scusami,se non ti dispiace, potresti servirmi un drink? Devo sempre venire a chiamare io voi camerieri!-era arrabbiato.

Io risposi:-Oh..mi scusi signore. Glielo vado a prendere subito.-

Lui si accorse della mia fragilità e rispose:-Sarà meglio per te.- Corsi verso il banco dei drink e ne presi uno,poi glielo portai. Quando Cara mi vide,mi squadrò dalla testa ai piedi, come se fossi stata una bambola. Poi prese dalla mano del suo accompagnatore il drink e lo bevve, per poi sputarmelo addosso e gridare:-Che schifo! Che cosa hai messo dentro a questo coso, ragazzina? Sarà meglio che ora tu pulisca immediatamente. -detto questo, gettò il bicchiere a terra che si frantumò in mille pezzi.

#spazio autrice! !!

Ciao a tutti!!! spero vu piaccia questo capitolo, vi volevo dire che forse non riuscirò ad aggiornare la storia molto spesso....baci,laragazzamora_

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