Capitolo 18.

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Ero talmente impaurita che quasi non riuscivo a muovere un solo muscolo.

Eravamo solo a pochi metri dal vortice che ci avrebbe condotti all'oracolo,eppure non mi sentivo ancora pronta per sentire ciò che mi sarebbe successo.

Tina tremava come una foglia e Luc era pronto al peggio,come me del resto.

La grossa felpa nera mi arrivava fino alle dita, i capelli neri erano arruffati,le unghie  mangiate,gli occhi gonfi...ecco come ero diventata.  Non ero di certo il ritratto della salute.

Emisi un gemito strozzato quando arrivammo di fronte al vortice. Tina mi strinse la mano rivolgendomi un sorriso tirato. Senza neanche una parola entrammo e una luce bianca,quasi angelica,ci avvolse e mi sentii stanca,poi caddi in un sonno profondo.

Quando aprii gli occhi mi spaventai.

Stavo fluttuando.

Non era un sogno. Cercai Tina e Lucas,ma non c'erano,erano spariti ed io ero sola. Impaurita cercai di indietreggiare sulla pavimentazione invisibile,quando una voce mi chiamò:-Lucinda.-

-Oracolo?-chiesi.

-Sì.-disse la voce. -Sei venuta per conoscere il tuo futuro?-

-Sì.-risposi decisa.-Ma prima mi dica una cosa.-

-Dipende da che cosa...sai cara,ogni parola ha un prezzo.-

-Lei ha un volto?-

-Ahahahah! Che umorismo!-

-La mia era semplicemente una domanda.-balbettai.-

-Questo lo so,mia cara,ma vedi ad ogni domanda c'è una risposta,tocca a te trovarla.-disse e d'un tratto tutto si fece buio.

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