Capitolo 20.

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Il vento si faceva sentire quel giorno. Milioni di foglie volavano senza una meta e il cielo era troppo scuro. Nonostante avessi paura,camminavo per il bosco senza accorgermi di niente,neanche del fatto che stavo ragguungendo la scogliera. Alzai la testa verso il cielo:sarebbe cominciato a piovere da un momento all'altro, ma non mi importava. Volevo contemplare quel meraviglioso panorama prima della fine,che sapevo sarebbe arrivata molto presto.

Ero lì perché in qualche modo,Litro mi avrebbe raggiunta e uccisa. Non aspettava altro, quel maledetto mostro. Un mostro ecco che cos'era.

L'unica cosa che avrei voluto fare, prima di morire,era rivedere la mia famiglia un'ultima volta. Scrutai l'orizzonte.  La mia famiglia era a Parigi, o forse a combattere in un altro posto sperduto. Mi veniva da piangere ma,anche se faceva male,non volevo. Volevo urlare, urlare che ce la potevo fare e che avrei sconfitto il dolore che avevo dentro.

Ad un tratto ci fu una folata di vento che piegò gli alberi a metà e mi fece finire sul bordo della scogliera. Mi rialzai. Erano arrivati. Mi guardai intorno.  Nessuno.

-Avanti! Lo so che sei qui!-gridai con tutta la forza che avevo in corpo. Niente. -Non ti vuoi far vedere? Perdesti l'onore di fare questo-feci per buttarmi dalla scogliera ma una forza mi avvolse. Magia dei demoni. Respirai a fatica finché non ritornai a terra. Chiusi gli occhi,cercando di restare calma.

-Sei mia ormai.-sussuravano decine di voci identiche.

-No-dissi a denti stretti. Lo stava facendo. Voleva farmi addormentare. Lo avevo letto su uno di quei tanti libri che avevano portato me,Tina e Lucas alla disperazione:se mi fossi addormentata sarei morta. "Fallo per la ragazza della visone" pensai mentalmente. "Lei ha bisogno di te."

-Invece sì cara,ormai sei nostra.-disse una voce di donna. Mi voltai. La mia bocca formò una "O". Cara Delevigne con...Candace.

-Candace?-chiesi esterrefatta.

-Già Regina- disse lei con scherno.

-Cosa?- avevo sentito bene? Mi aveva chiamata "regina"  ?

-Ah...non lo sapevi?  Quando Jason, quel poveretto,ha scoperto che eri tu la regina voleva venire da te...peccato che lui e i suoi amichetti adesso siano beh...da tutt'altra parte!-disse Cara.

Ero talmente felice. Ero io. Io. Lucy Kiley, la ragazza che è andata quaisi in esaurimento per questa cosa. Poi lui...voleva venire da me. A Londra. A correggere i suoi sbagli e a dire le cose mai dette. Però ora era intrappolato non so dove,e io dovevo salvare lui e gli altri ragazzi.  Il loro destino era nelle mie mani.

-Beh...e ora, Candace che ne dici di eliminare questo impiccio in più?-chiese Cara alla sua compagna.

-Ovviamente...che stiamo aspettando?-disse quell'altra, leccandosi le labbra con la lingua.

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