Tortuga era il caos, lo era sempre stata. Maximilian amava quel luogo proprio per quel motivo. Niente regole, niente etichette, niente ruoli. Era così felice di poter essere se stesso senza maschere, senza finzioni Che quasi stentava a credere di essere veramente li. Non parlava con Evangeline dalla sera prima, quando le aveva detto di chiudersi a chiave nella sua cabina per ovvi motivi, dopo lo spettacolo della mattina. Non voleva affatto che qualcuno dei suoi uomini si approfittasse di lei, non avrebbe potuto tollerarlo.
Quando attraccarono a Tortuga era quasi mezzogiorno e tutti i suoi uomini erano affamati ed esaltati per essere finalmente arrivati nella loro città sicura. Come un padrone con le sue pecore, Maximilian lasciò andare i suoi uomini dopo aver comunicato loro che il giorno seguente sarebbero salpati allo stesso identico orario del loro arrivo. Tra i dissensi e gli assensi dei suoi uomini, Maximilian seguì con lo sguardo la figura di Evangeline, travestita da Gulliver, che stava scendendo dalla nave per immergersi nel caos di Tortuga. La prese di vista poco dopo, quando fu distratto dalla voce del primo ufficiale.
Evangeline aveva ritrovato la pace tanto cercata e ora il suo unico obiettivo era trovare qualcuno disposto a venderle un galeone e poter finalmente realizzare il suo sogno più nascosto. Percorse vari vicoli e stradine prima di trovare ciò che stava cercando. Angelica, infatti, le aveva parlato di un posto a Tortuga nel quale chiunque poteva trovare una nave o reclutare una ciurma, un posto sinistro e singolare, ma il posto che faceva per lei. Al Green Tavern l'aria sembrava odorare di puro terrore mista a sofferenza. La taverna non era particolarmente ricolma di gente, anzi era piuttosto vuota, considerando l'ora di punta. Infondo al grande salone, decisamente provato dagli anni, vi era il bancone malridotto al quale si serviva da bere. Dietro di esso vi era un solo uomo, di mezza età con i capelli brizzolati lunghi fino alle spalle, legati in un codino, e lo sguardo vigile. Stava studiando Evangeline da quando era entrata e non le toglieva gli occhi di dosso neanche per un secondo. La ragazza si fece coraggio e si incamminò lentamente verso il bancone sudicio.
«Un boccale di birra.» Evangeline sapeva, o meglio, aveva appreso con il tempo come funzionava nelle taverne, eppure, davanti a quello sguardo strano, credeva di aver appena detto una stupidaggine colossale.
«Cinque dollari signorina.» A quelle parole Evangeline sbiancò di colpo. Era stata riconosciuta. L'uomo parve capire il disagio della ragazza e si affrettò a spiegare.
«Si beh, certe cose non sfuggono a un occhio attento come il mio signorina...» Egli aspettava che Evangeline le dicesse il suo nome, eppure ella non credeva fosse la cosa giusta. Tuttavia quell'uomo era strano e le incuteva un certo timore, ma al contempo qualcosa la spingeva a fidarsi di quello sguardo indagatore eh nascondeva qualcosa di più dietro a quell'insolita malinconia.
«Evangeline. E voi? Posso sapere il vostro nome?» Un nome non aveva mai ucciso nessuno pensò ingenuamente Evangeline, mentre si sporgeva per afferrare il boccale di birra e passare il denaro richiesto all'uomo. Sperava solo di non essere uccisa, non proprio in quel posto almeno. L'uomo alla domanda posta dalla giovane sorrise impercettibilmente e fissò per qualche altro istante Evangeline, poi parlò.
«Voi somigliate molto a una persona che io conoscevo un tempo, tanti anni fa.» L'aria all'interno della taverna, già piuttosto tesa, parve diventare fuoco puro a quella rivelazione. Con un gesto della mano, l'uomo mandò via le poche persone che erano presenti all'interno della taverna, poi tornò a rivolgersi alla ragazza.
«Il mio nome signorina Evangeline è Thomas Gates.» Al sentir pronunciare quel nome la ragazza per poco non cadde a terra. Cielo santo! Lui era il famoso cacciatore di tesori, la cui fama era giunta anche in Europa e di cui suo padre amava raccontarle le avventure! Non poteva crederci!
«Voi siete Thomas Gates? Siete davvero il miglior cacciatore di tesori che sia mai esistito?» Evangeline tracannò un lungo sorso di birra per poi pulirsi la bocca con la manica della sua giacca. Forse era entrata troppo nella parte che stava recitando, oppure era troppo presa da quanto stava accadendo per soffermarsi sulle sciocchezze come quella.
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Il segreto dietro i tuoi occhi
Fiksi SejarahMaximilian Alexander Leonard de Greye, primogenito della famiglia più ricca della Virginia, era conosciuto in tutto il mondo. Per cosa? Beh lui era lo spadaccino migliore al mondo e non solo quello. Era un navigatore, ogni rotta era stata da lui con...