Passò una settimana da quel tragico giorno e potevo ancora abbracciare il mio migliore amico. Per fortuna.
Entrai nella stanza e sorrisi, non appena vidi Ethan seduto sul letto dell'ospedale, mentre apriva la bocca in un enorme sorriso.
Era felice di vedermi.«Buongiorno signorino» scherzai, andando a dargli un bacio sulla guancia. «Taylor oggi arriverà tardi. È sabato, e sai che il sabato mattina sua madre è fissata con le pulizie della casa» risi.
Sorrise. «Non c'è problema»
«Come stai?» chiesi.
«Mi fa un po' male la schiena» disse, facendo una smorfia di dolore.
L'auto che lo investì lo colpì così forte che per davvero pochissimo, Ethan rischiò di perdere l'utilizzo delle gambe.
Avrebbe dovuto dire addio al suo futuro da cestista.«Mi hai fatto prendere un colpo» sorrisi, sedendomi ai piedi del letto.
«Lo dici da una settimana, ogni giorno, ad ogni ora» rise.
«Perché è così! Da piccoli mi avevi promesso che non te ne saresti andato, e così deve essere! Intesi? Dobbiamo ancora fare un sacco di cose»
«Ah sì? Tipo?» chiese, sorridendo.
«Ethan, dobbiamo fare tante di quelle cose che non ho neanche voglia di elencartele»
«Allora dimmi, quale sarà la prima cosa che faremo quando uscirò da qui?»
«Che ne dici di un film a casa mia?»
«Va bene!» sorrise.
Mi venne voglia di abbracciarlo, e così feci. Mi avvicinai a lui e lo strinsi forte a me.
«Ti voglio bene» sussurrai, sorridendo.
«Anche io ti voglio bene, Hay»
Venimmo interrotti dal suono di due nocche battere sulla porta.
Ci girammo in direzione dell'entrata e vidi una ragazza sorridente, con i capelli biondi raccolti ed una bellezza al di fuori del comune.«Summer!» esclamò Ethan, entusiasta.
«Ethan!» sorrise lei, andando a dargli un bacio sulla guancia.
Poi si girò verso di me e mi porse la mano.
«Piacere, Summer»
«Hailey» sorrisi, stringendo la sua mano.
Quella ragazza era bellissima: ancora abbronzata dall'estate prima e con le lentiggini sparse sotto gli occhi azzurri e sopra al naso all'insù; labbra rosa perfette e denti bianchissimi.
Una delle ragazze più belle che io avessi mai visto.
«Come vi conoscete?» chiese, sedendosi su una delle sedie libere.
«Sono la sua migliore amica» sorrisi. «E voi invece?»
Summer sorrise e si tolse una ciocca di capelli dal viso. «Quando Ethan ebbe l'incidente, presi io il suo telefono e chiamai sua madre. Grazie a Dio il cellulare non aveva la password da inserire!»
Wow, che bel primo incontro.
«Capisco. Non dev'essere stato bello, immagino la tua paura! Ti eri presa una bella responsabilità. Hai poi chiamato tu l'ambulanza?» chiesi.
Scosse la testa in segno di 'no'. «Mentre parlavo con la signora Smith, un uomo che mi ha aiutata a soccorrere Ethan chiamò i soccorsi»
Annuii, sussurrando 'capisco' e poi presi il mio telefono.
Lo accesi e trovai una chiamata persa.
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Tutta colpa di mio fratello | #Wattys2019
Romance[COMPLETA] Adolescenza: l'età della trasgressione, dell'amore, dei brufoli e dei capelli colorati. L'età delle sigarette e delle feste, l'età della musica a palla e dell'alcool. L'età dei sorrisi, delle risate, dei pianti. Gli anni migliori della v...