Serenditipy ~Park Jimin~ REVISIONATO

27

Arrivo a casa di Jin sperando di trovarlo.

Entro e lo cerco in cucina, nelle camere ma nulla.

D'un tratto sento la porta chiudersi, corro di sotto e vedo Jungkook.

«Jungkook» sussurro avvicinandomi a lui.

Lui mi guarda sorpreso «S-Stefy ma che cazzo...»

«Ti spiego dopo ora voglio andare da Jimin» dico guardandolo.

«No, voglio prima sapere come cazzo sei stata e dove vive tuo fratello» dice freddo.

«Jungkook non parlo fino a quando non mi porti da Jimin» dico.

Jungkook sospira «Non puoi presentarti così di punto in bianco davanti a Jimin»

«Jungkook ti prego, so che Jimin sta male per colpa di Lay» sussurro

Lui mi guarda e si passa una mano tra i capelli «Ok sali in macchina»

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Arriviamo davanti l'ospedale ed entriamo dentro.

«Jin dovrebbe stare qui in giro, prima di andare da Jimin dobbiamo andare da Jin» dice Jungkook.

Io annuisco e seguo Jungkook.

«Jin!» urla Jungkook.

Da lontano vedo un ragazzo alto e riconosco subito dalle spalle larghe.

«Kookie quante volte ti ho detto di non urla-» Jin si blocca vedendomi.

Lo guardo «le spiegazioni dopo ora voglio vedere Jimin.»

Jin guarda Jungkook e lui alza le spalle.

«Va bene» dice Jin prendendomi la mano.

Mi porta vicino ad una porta chiusa.

«Dentro c'è Jimin, ce la fai a vederlo? Non è in gran forma» sussurra Jin.

Io guardo la porta e sussurro «ho saputo che è stato ricoverato qualche mese fa, immagino il motivo»

Jin mi abbraccia e mi accarezza i capelli.

«Vacci piano, anche se lui sa che tu stai bene ma comunque non mettergli fretta.»

Annuisco e apro la porta per poi chiuderla dietro di me.

Nella stanza non c'era molto, l'unica cosa che c'era erano dei fuori.

Guardo verso la finestra trovando Jimin seduto su un divanetto.

«Jimin» lo chiamo piano.

Lui non risponde.

Mi avvicino mettendomi di fronte a lui.

Sta dormendo?

Appoggio la mano sul suo volto e lo guardo.

Oh Jimin mi fa male vederti qui dentro e vederti in queste condizioni, non sai quanto ho sofferto. Mi mancavi così tanto che pensavo di morire.

Pian piano gli occhi di Jimin si aprono trovando i miei.

«S-Stefy?» domanda incredulo.

Io sorrido e annuisco «si sono io» sussurro.

Lui mi guarda bene e appoggia la mano sulla mia guancia.

«N-Non è un sogno vero?» sussurra piano.

«No non lo è. Sono qui, sono reale» sussurro dandogli un leggero bacio sulle labbra.

Lui mi abbraccia e inizia a piangere sulla mia spalla.

«Ehi Shh non piangere» sussurro dolcemente mentre gli accarezzo i capelli.

«C-Credevo di non rivederti più» sussurra piangendo.

Io lo stringo a me facendo piano. «Non mi hai persa» sussurro dandogli un bacio sulla testa.

Poco dopo Jimin si calma e mette il viso nel mio collo per sentire il mio profumo.

«Mi sei mancata» sussurra chiudendo gli occhi.

«Anche tu mi sei mancato Jimin, non sai quanto» sussurro tenendolo stretto a me.

Qualche settimana dopo.

«Sì Jin metti quelli di sopra.» dico a Jin che aveva delle scatole in mano.

Sono passati tre settimane da quando Jimin è uscito dall'ospedale.

Ho raccontato a tutti cosa mi era successo e cosa avevo passato.

Jimin era sollevato quando gli ho detto che Lay non mi ha mai toccato.

Per quanto riguarda Lay ho saputo da Jungkook che si è costituito e lo hanno portato in una clinica per farsi curare. Mi ha detto Jungkook che ho la possibilità di andarlo a trovare una volta alla settimana.

Jimin non ha perdonato del tutto Lay e lo posso capire, gli ha portato via la persona che ama.

Ora stiamo portando le nostre cose nella casa di Jin, ci ha fatto questo regalo. Lui non ci va mai in quella casa, quindi, c'è la data a noi.

«Va bene se lo lascio qui Stefy?» domanda Jungkook posando la pianta vicino al divano.

«Si si poi lo aggiusto io» dico sorridendo.

Inizio a togliere le mie cose dalle scatole e metterle sugli scaffali.

All'improvviso sento delle braccia intorno ai miei fianchi.

«Amore fai una pausa, è da stamattina che non stai ferma» sussurra Jimin.

Sorrido e mi giro mettendo le braccia intorno al suo collo.

«Non sono stanca» dico accarezzandogli i capelli.

Jimin appoggia la fronte sulla mia.

«Ti amo» sussurra.

«Ti amo anche io»