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Dopo aver raccontato la storia a Jimin, siamo andati a mangiare al ristorante di un amico di Jimin.

Jimin mi stava aiutando a non pensare a Lay e ci stava riuscendo, in parte.

«Jin sarà felice di conoscerti» dice Jimin sorridendo e nel mentre guida.

«Quindi il tuo amico si chiama Jin» dico accarezzando la mano di Jimin che era appoggiata sulla mia gamba.

«Sì, lui era un professore della mia stessa università. L'ho conosciuto li mentre studiavo, poi però si è stancato di stare dietro hai studenti e quindi ha trovato un ristorante in affitto per aprire un suo ristorante.» dice Jimin.

Io sorrido.

«Vai sempre da lui per mangiare?» domando guardandolo.

«Di solito vado a casa sua a mangiare» mi risponde.

Io guardo la strada.

«Domani chiameremo un mio amico per la storia di tuo fratello» dice sussurrando.

«Jimin mio padre ha fatto di tutto per mandarlo via, anche mandarlo dall'altra parte del mondo ma non ha risolto nulla. Lui torna sempre» sussurro stringendo la mano di Jimin.

«Voglio provare piccola, non voglio vederti triste e preoccupata» mi dice prendendo la mia mano.

Io annuisco e inizio a giocare con i suoi anelli.

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«Jimin che bello vederti qui» dice l'amico di Jimin.

«Ciao Jin, ti voglio presentare Stefania» dice Jimin guardandomi.

«Piacere» dico io imbarazzata.

«Oh ma che bella ragazza Jimin, non sapevo che eri fidanzato» dice Jin abbracciandomi.

«Non te lo detto perché è complicato e non è facile dirlo alle persone» dice Jimin guardando Jin.

«Perché?» domanda Jin curioso.

«Sono una sua alunna e sono anche minorenne.» sussurro abbassando la testa.

Jin ci guarda.

«Jimin ma sei scemo o cosa? Vuoi rimanere senza lavoro e andare in carcere? E se i suoi genitori lo vengono a sapere?»

«Jin tu mi hai sempre detto che al cuore non si comanda e l'amore è cieco, quindi ora non ti agitare. È successo e ti dico la verità, se avessi avuto la possibilità di tornare indietro avrei rifatto la stessa cosa» dice Jimin stringendo la mia mano.

Io sorride e mi appoggio a lui.

Jin sospira.

«Il tavolo è già pronto, è sempre lo stesso posto.» dice Jin.

Jimin annuisce e inizia a camminare verso il piano superiore.

Entriamo in una stanza con al centro un tavolo.

Jimin mi fa sedere vicino a lui e mi bacia la testa.

«Il tuo amico è simpatico anche se è stato severo con te» sussurro guardando le mani di Jimin.

«È molto protettivo con me ma anche con un altro mio amico, anzi con l'altro è più esagerato» ride Jimin coccolandomi.

«E perché?» domando.

«Perché Jungkook fa il poliziotto e quindi rischia ogni giorno.» mi dice Jimin.

«Jungkook?» guardo Jimin confusa.

«Jungkook è la persona che ti ho parlato prima, lui ci può aiutare con tuo fratello.» mi dice guardandomi.

«Ah capisco» sussurro appoggiando la testa sulla sua spalla.

«Per un po' restiamo a casa di mia nonna, rimaniamo li finché non troviamo una soluzione.» sussurra Jimin dolcemente.

«Ci troverà comunque» sussurro.

Jimin mi stringe a sé e sussurra «non sarai sola, ci sono io con te.»

Serenditipy ~Park Jimin~ REVISIONATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora