Dove Jimin è un professore e Stefania una sua alunna.
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«Stiamo spezzando un filo che poi sarà difficile riaggiustarlo» sussurra Jimin.
Io lo guardo ormai arresa dal suo fascino.
«E allora spezziamo questo filo» dico sussurra...
«Dai ti accompagno, non mi costa nulla portarti in giro.» mi dice Jimin appoggiato al muro.
«Amore tranquillo voglio camminare un po' e poi mi piace fare shopping da sola ogni tanto così non ho fretta» dico mettendomi una giacca leggera.
Lui mi guarda.
«Come mi hai chiamato?» mi domanda sussurrando.
Io lo guardo e solo ora mi rendo conto di averlo chiamato amore.
«Mhmm vediamo» dico avvicinandomi a lui «per caso ti ho chiamato amore?» sussurro.
Lui mi afferra il polso e mi tira a sé bloccandomi al muro.
«Ripetilo» dice sussurrando vicino alle mie labbra.
«Amore» sussurro sorridendo.
Lui senza dire una parola mi bacia stringendo i miei fianchi.
Metto le mani tra i suoi capelli e avvicino il bacino verso di lui toccando il suo membro, lui ansima e mi prende in braccio tenendomi stretta.
Le nostre lingue si incontrano iniziando a danzare insieme.
Mentre io accarezzo i suoi capelli, lui mi porta sul divano mettendosi su di me e iniziando a strusciarsi con il suo membro sulla mia intimità.
Io ansimo e metto le gambe sui suoi fianchi.
«Lo shopping aspetterà» dice sussurrando sul mio collo.
Alcune ore dopo.
Giro per negozi cercando qualcosa di carino da mettermi.
Entro in un negozio aperto di recente e inizio a girovagare per i reparti.
Mentre guardo trovo un bellissimo vestito, lo prendo evano nei camerini a provarlo.
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Wow
Mi guardo allo specchio e decido di comprarlo, mi rivesto ed esco con il vestito in mano.
Ora mi mancano solo le scarpe.
Vado al reparto dove c'erano le scarpe e ricomincio la mia ricerca.
Con lo sguardo noto delle scarpe bellissime.
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Cerco il mio numero e corro alla cassa.
La commessa passa le scarpe e il vestito allo scanner e mette tutto nella busta.
Dal portafoglio prendo la carta e lo passo al computer per poi prendere la busta ed uscire.
Inizio a camminare verso casa con le cuffie.
Pian piano inizio a sentire una strana sensazione, la sensazione di qualcuno che ti segue.
Mi giro per controllare se c'era qualcuno dietro di me, ma nulla.
Inizio ad avere paura.
Devo nascondermi.
Camminando noto un altro negozio di abbigliamento, entro dentro e prendo le prime cose che mi capita davanti per poi correre nei camerini.
Chiudo la porta e mi appoggio al muro mettendo una mano sul petto.
Dopo che mi sono calmata, apro di poco la porta notato un ragazzo con un cappello nero e vestito tutto di nero. Dal cappello escono dei capelli color rosso che si erano sbiaditi ed è abbastanza alto.
