Un nuovo lavoro

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Entro e sento una ventata di aria calda arrivarmi in faccia, già mi piace questo posto.
È tutto nuovo, i tavoli sono in legno marrone scuro, il bancone pure, dietro di esso vedo i macchinari tutti puliti in modo impeccabile, le pareti sono dipinte di beige, insomma è un posto di classe.
Mentre sono lì impalata in mezzo al bar, dalla porta che credo conduca all'area riservata, spunta un ragazzo.
È giovane avrà più o meno vent'anni. Alto, capelli marroni, ricci e lunghi per un maschio.
"Piacere sono Damiano David, il tuo collega, e ti insegnerò tutti i trucchi del mestiere" dice e ridacchia, sta pensando male sicuro, questo è un pervertito si vede dalla faccia, ma se osa provarci gli stacco quel cosino che si trova nei Paesi Bassi.
"Piacere Fabiano Fabian, io sono Martina" dico guardandomi intorno
"Damiano David" mi corregge lui, è divertente vedere come se la prende, penso che d'ora in poi lo chiamerò Fabiano spesso.
Lo seguo dietro il bancone e mi faccio spiegare come usare i macchinari, sono troppi, non ce la farò mai, mi sto già disperando.
Sento aprire la porta, clienti! Mi volto e con grande delusione vedo solo Giada, Nora e Valeria, perchè ho delle amiche stupide?
"Bella la divisa" dice ridendo Valeria,e io la fulmino con lo sguardo.
"Che cosa volete pessime amiche?" Domando, trattenendomi dall'insultare Giada per la sua orribile felpa rosa.
"Io un the con dei biscotti" urla Giada
"Io latte caldo" dice Nora
"Io una brioches con la nutella" conclude Valeria, io e lei dovremmo smetterla di mangiare robaccia, quando eravamo piccole non ci siamo parlate per una settima per colpa di una brioches alla Nutella, a ripensarci ancora rido, soprattutto perchè io avevo vinto, ma questo è un altro discorso.
"Okay ora vado" dico, ma quando mi volto trovo Damiano alle mie spalle, è inquietante. Mi sorpassa, e si rivolge verso il tavolo.
"Come vi state trov-" dice, ma si interrompe all'improvviso, che cazzo sta guardando, guarda Valeria? Sì, si stanno guardando negli occhi, che sta succedendo? Okay ho visto abbastanza.
"Queste sono le ordinazioni, vai" gli ordino, sono qui solo da un giorno e già dò ordini, wow sono davvero brava.
"Chi era quello?" domanda Valeria, tenendo lo sguardo fisso sul culo di Damiano che si allontana
"È Fabiano, il mio collega" spiego
"DAMIANO!" urla da dietro il bancone, che ha un udito supersonico?
"Damiano" sento ripetere da Valeria con una voce che non saprei come interpretare, oh ma io dovrei lavorare. Meglio se vado.

Fino a farmi maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora