Legends ✔️

Tre fanciulle

Tre fanciulle sedevano su un letto,

ahimé, per loro anche fin troppo stretto,

non eran capaci di riposare,

e quindi iniziarono a giocare.

La maggiore volle narrare una storia,

perché aveva dei giochi molta noia,

Promise alle altre una narrazione,

tale da incutir loro solo terrore.

Era un racconto parecchio antico,

(così vecchio è solo un mito)

Spense le luci e un tuono rombò,

trasse un respiro e lei iniziò:

“Non lontano da dove siamo adesso,

un uomo sottoterra fu messo.

Il medico, disse a torto,

che quello ormai era morto.

Nella cassa lui in coma era:

quella era ormai la sua galera.

Si svegliò, capì la sua situazione:

iniziò ad urlare in continuazione.

Un ladro udì le sue forti grida,

ma lui non era uno di cui ci si fida.

Altri sentirono i suoi lamenti,

tutti ne restarono assai sgomenti.

La gente era troppo superstiziosa,

ma anche fin troppo curiosa:

Mandarono il medico ad investigare.

Nessuno lo vide più tornare.

Tutti non pensarono all'accaduto,

era vedovo, vecchio e canuto:

se ne dimenticaron tutti presto.

Tranne gli eredi questo testo.”

La più piccola esclamò “Bugia!

Questa è solo la tua fantasia!!”

“Sia la tua bocca cucita,

la sua storia non è finita,

Deve dirci se l'uomo è ancora là

sepolto, non lontano da qua.”

“Controlli da sola, se non crede,

perché... nelle mie parole non ha fede.

… Forse giace ancora vicino al salice,

controllare sarebbe molto facile,

Ti va di correre in mezzo alla radura?

O in te c'è troppa paura?”

Con sorriso ella uscì dalla finestra,

lasciò la mezzana con aria mesta,

la maggiore con molta boria,

lei stessa partì piena di vittoria.

Al salice, non trovò alcuna lapide

dell'uomo le cui mani di luce eran avide.

Mancavano circa tre ore al mattino,

vittoriosa, tornò indietro sul suo cammino.

.

.

.

.

Fredda la mano che prese la sua caviglia,

di lei non rimase neppure una ciglia:

un urlo, fu la sola cosa che si udì,

quella gelida notte di martedì.