CAPITOLO 4

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07/10/2015

Mi svegliai di soprassalto voltandomi verso il comodino, da dove proveniva il rumore che mi aveva destato. Non era certamente la mia sveglia, primo perché non era la sua consueta musica dolce e secondo, la stanza era troppo buia perché forse già mattina. Le tende chiare dell'unica finestra della camera erano abbastanza leggere, cosicché la mattina per me fosse più facile svegliarmi con la luce del giorno. Ma in quel momento tutto era ancora buio. Lo schermo del mio cellulare era illuminato e mostrava una chiamata in arrivo da Rita. Mi ricordai che mia sorella era a casa di Alex, e da quel che sapevo non sarebbe tornata che l'indomani, perciò quella chiamata mi preoccupò abbastanza. Prima di rispondere guardai velocemente l'ora sul cellulare: 01:33.

"Pronto Rita? Che succede?"

La sua voce mi arrivò rotta ed impaurita mentre mi pregava di andare a prenderla. Nonostante l'odio crescente tra noi due e il fatto che fosse notte fonda non esitai un secondo a vestirmi ed uscire di casa afferrando le chiavi della macchina. Guidavo velocemente nelle strade deserte e semibuie, pensando quanto fossi preoccupato per lei, e riflettendo sul fatto che nonostante mi odiasse, mi aveva chiamato comunque. Ma del resto, a chi altro avrebbe potuto chiedere aiuto? Raggiunsi il luogo da lei indicato e la trovai seduta a terra sul marciapiede, le gambe raccolte al petto e il volto bagnato di lacrime. Mi feci spiegare l'accaduto; avevo sempre saputo che Alex non era un bravo ragazzo, e avevo provato varie volte a farglielo notare, ma lei non aveva mai voluto ascoltarmi. Ed ora forse si era accorta che io avevo sempre avuto ragione, ma al momento per me non contava; l'importante era che Rita stesse bene. La abbracciai pensando che gliela avrei fatta pagare a quello stronzo. Il viaggio fino a casa fu silenzioso. Rientrati in casa la riaccompagnai fino in camera, e passai silenziosamente a quella di mia madre; socchiusi appena la porta e mi assicurai che stesse dormendo, infine tornai nel mio letto e mi riaddormentai.

L'indomani mi svegliai un poco più tardi del solito, essendo giovedì, il mio giorno libero. Ero già in cucina però mentre mia madre si preparava per andare al lavoro, e non accennò nulla sulla notte passata; immaginai quindi che non si fosse svegliata, anche perché di solito era molto stanca la sera, andava a dormire presto ed era difficile che si svegliasse prima della mattina. Anche Rita era a casa, nonostante avesse dovuto andare a scuola. Aveva finto di stare male, ed in parte era pure vero: era ancora scossa dell'accaduto, ed era rimasta chiusa in camera dal suo risveglio. Decisi di sistemare Alex già in quel giorno; sapevo infatti che lui andava al Ranch di giovedì per evitarmi, sapendo che non mi andava a genio.

Prima di lasciare casa passai in camera di Rita; "vado a sistemare quel pezzo di merda," le dissi.

Mi guardò con occhi impauriti.

"Ti prego non fargli troppo male," sussurrò.

"Avrà quel che si merita," replicai secco, uscendo dalla camera e richiudendomi la porta alle spalle.

Rita voleva troppo bene a quel ragazzo, ma purtroppo lui l'aveva delusa, ed ora non era ancora capace di prendersela con lui. Ma ero sicuro che una volta elaborato l'accaduto l'avrebbe odiato per sempre, lei è fatta così; lo aveva fatto anche con me. Su questo ragionavo mentre guidavo con le mani strette sul volante con troppa forza. Arrivai presto al Ranch e, oltre a quella di Phil, non c'erano altre macchine; ciò mi rassicurò, perlomeno non avremmo avuto occhi indiscreti. Camminai spedito nella stalla, dopo aver appurato che i campi erano vuoti. Lord era legato nello spiazzo e aveva il collo sudato, segno che Alex aveva appena finito di montare. In quel momento uscì dalla selleria e si arrestò non appena mi vide. Strinsi i pugni lungo i fianchi mentre lo raggiunsi in pochi passi; lui subito mise le mani avanti e cercò di giustificarsi.

"Ehi, ehi, non ho fatto niente," balbettò, impaurito come un coniglio.

"A me invece pare che tu qualcosa abbia fatto," replicai trattenendomi dallo spaccargli la faccia di pugni in quell'istante; volevo sentire come aveva intenzione di giustificarsi.

"Non è successo niente, non farmi male."

Un ghigno divertito si materializzò sul mio volto; in quel momento godevo nel vederli così piccolo, debole ed impaurito.

"Si vede che non mi hai tenuto in considerazione quando hai cercato di farti mia sorella," sputai, per poi sferrare il primo pugno sul naso, senza che lui riuscisse ad evitarlo. Emise un gemito di dolore e si prese il naso tra le mani. Lo guardai fare smorfie dal dolore mentre aspettavo di sferrare il secondo colpo. Sembrò sorpreso dalla forza che avevo usato; del resto all'apparenza non sono muscoloso, ma la forza ce l'ho eccome, e se c'è di mezzo mi sorella ne tiro fuori il doppio. Tornò a guardarmi in faccia, rammaricato, e lo colpì una seconda volta, meno forte della precedente, sullo zigomo. Notai con soddisfazione che gli rimase una chiazza rossa. Da dove usciva quel piacere per la violenza?! Mi sorpresi di me stesso.

"Con te ho finito. Non avvicinarti più a Rita, stalle lontano, o tornerò e non avrò pietà con te," tuonai duramente, ed aspettai un segno di comprensione dal ragazzino.

Alex annuì molto lentamente e mi guardò da sotto in su con aria di sottomissione. Io gli rivolsi un'ultima occhiata prima di voltarmi ed andarmene. Speravo avesse imparato la lezione, ma non ne ero davvero sicuro. In un certo senso mi sentivo bene ora che lo avevo picchiato, anche se mi ero trattenuto come mi aveva chiesto Rita. Certo aver picchiato un ragazzo di tre anni in meno di me non era la miglior cosa di cui essere fiero, ma in qualche modo mi diede l'impressione di aver almeno in parte vendicato ciò che aveva fatto a mia sorella. Lei e Shailou erano la mia forza e la mia debolezza; me le toccano ed esco di testa. In parte anche con mia madre è così, ma lei è adulta e riesce a cavarsela anche da sola, nonostante a volte sento che sono io a dovermi prendere cura di lei. Anzi, è così sempre.



#spazioautrice


Ssssalve! Come va? Io sto malissimo, ho un forte mal di testa da giorni😓 Comunque ecco il capitolo, sempre da punto di vista di Stefano😊


Vi piacerebbe avere Stefano come fratello? Rispondete, sono curiosa😏


Grazie per le views e le stelline nei capitoli precedenti😊❤️ Al prossimo capitolo👋🏻


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