Avevo telefonato almeno cinque volte al numero che Alfred mi aveva dato, ma nessuno aveva mai risposto. Suonava a vuoto per minuti, finché non mi arrendevo a terminare la chiamata.
"Servizio di Segreteria Telefonica, risponde..."
"Ma vaffanculo," sbuffai, quando, dopo aver squillato almeno dodici volte, partì la segreteria telefonica.
"Lasciare un messaggio dopo il segnale acustico"
"Salve, mi chiamo Stefano, dal Ranch Lupo Grigio. Volevo qualche informazione su un cavallo di nome Baloo che era di vostra proprietà e che ora si trova in questo Ranch," dissi, sentendomi un completo coglione. Chi li ascolta più i messaggi in segreteria??
Mi arresi al fatto che forse non avrebbero mai risposto, soprattutto se volevano nascondere ciò che avevano fatto con quel cavallo. Avevo chiamato Elsa per raccontarle delle notizie; era felice che stessi cercando di trovare una soluzione, ma io rimanevo un po' pessimista. Avremmo dovuto occuparci di lui senza conoscere cosa gli era successo, anche se era difficile.
Ero sdraiato a letto rimuginando su quando avessi scoperto quel giorno, ripensando a Beatrice, ad Alfred e sua figlia, e d'improvviso, fu come se un filo nella mia testa avesse collegato tutto. Beatrice e la figlia di Alfred riuscivano ad avvicinarsi a Baloo, mentre io o Elsa no. Era chiaro il perché! Come avevo fatto a non pensarci?! Che stupido! Dalla gioia mi alzai in piedi e presi subito il cellulare per chiamare Elsa, poi mi accorsi di che ora fosse, e pensai che fosse il caso di raccontarglielo il giorno seguente. Finalmente riappoggiai la testa al cuscino e mi riaddormentai serenamente.
L'indomani, per prima cosa appena mi svegliai, scrissi ad Elsa di raggiungermi al Ranch appena possibile. Poi inviai anche un messaggio alla madre di Beatrice, per chiederle se la figlia potesse venire al Ranch quel giorno. Mentre svolgevo i lavori in scuderia, Phil mi guardava male per la mia euforia, ma ridacchiava per il mio comportamento. Finalmente vidi due figure avvicinarsi lungo il vialetto; erano Elsa e Beatrice, che probabilmente erano arrivate insieme con l'autobus. Quando mi videro affrettarono il passo, probabilmente entrambe curiose di sapere perché le avessi convocate.
"Ciao Bello," mi salutò Elsa, baciandomi dolcemente.
"Ahem," fece Beatrice "sono qui sapete," scherzò.
Io ed Elsa ci staccammo ridacchiando.
"Allora, perché ci hai chiamate? Sull'autobus abbiamo fatto le teorie più strampalate," mi chiese Bea.
"Beh, si tratta di Baloo," annunciai.
"Quindi nessuna rana robot?" disse Bea, voltandosi verso Elsa
"Cosa?" chiesi, assai confuso, e le due ragazze si misero a ridere.
"Comunque, sono arrivato ad una conclusione – le due ripresero a prestarmi attenzione – Sono abbastanza convinto che Baloo sia stato maltrattato da persone adulte, ma che qualcuno di piccolo, probabilmente un bambino, si prendeva cura di lui. Per questo la figlia di Alfred, immagino che non sia molto più grande di te Bea, riusciva ad avvicinarglisi, e tu per lo stesso motivo," spiegai.
Beatrice non disse nulla, Elsa annuì lentamente, riflettendo.
"Ma se è davvero così, come farò a conquistare la sua fiducia?" chiese infine.
"Beh, sarà un processo forse più lungo del previsto. Tu e Bea dovete lavorare insieme, perché Baloo si fida di lei, e bisogna insegnargli che non deve temere niente da te. Ve la sentite?"
"Sì," risposero le due ragazze all'unisono.
"Molto bene," sorrisi. "Bea, ti va di entrare a vedere come sta questo cavallino?"
STAI LEGGENDO
SOGNO WESTERN - A Love Story
Ficção GeralSecondo libro di SOGNO WESTERN La storia d'amore tra Elsa e Stefano è complicata, ed è nata dopo svariati litigi. Ma cosa pensava Stefano durante tutto ciò? E cosa è successo ai due? Ci sarà amore, litigi, sorprese, e soprattutto cavalli!