Bonus

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Elsa's POV

Il suono della sveglia mi riscosse dal sonno; mi voltai verso il comodino e la spensi. Sentii dei movimenti alla mia sinistra; era Stefano. Si protese e mi baciò sulle labbra.

"Buongiorno," mugolò, con la bocca ancora impastata dal sonno.

Mi stiracchiai sospirando rumorosamente.

"Aspetta, ma oggi è..." cominciai, cercando di far funzionare il cervello appena sveglio.

"Domenica, Piccola, perché?" rispose Stefano, con un sorriso sornione.

"È oggi!" urlai, balzando subito fuori dalle coperte.

"Cosa c'è oggi?" chiese lui, continuando a far finta di niente.

Gli lanciai addosso un cuscino.

"Lo sai benissimo! Oggi è il grande giorno di Pippo!" gli ricordai.

Pippo era il modo in cui avevo cominciato a chiamare il mio fratellino Filippo. In verità, da quando stava imparando a parlare, si era attribuito quel soprannome da solo. In risposta, lui mi chiamava 'Sa, perché evidentemente il mio nome era troppo difficile per lui.

Ciò a cui mi riferivo con "grande giorno", era il suo tanto atteso battesimo della sella. Avevo desiderato fin dalla sua nascita di introdurlo al mondo dell'equitazione, ma mia madre e Stefano avevano da subito placato il mio entusiasmo, dicendomi che non bisognava forzarlo, o avremmo sortito l'effetto contrario. Avevo atteso con molta ansia e finalmente ora mia madre aveva deciso che era arrivato il momento giusto. Filippo aveva quasi 4 anni, e sembrava abbastanza interessato all'argomento. Avevamo programmato il grande momento da pochi giorni, ed era stato tutto inaspettato. Mia madre, durante un pranzo di "famiglia allargata" (che comprendeva la mia famiglia e Stefano) che ormai erano diventati una specie di tradizione, se n'era uscita con "perché domenica non portiamo Filippo al Ranch?"
Mi ci era voluto un po' per realizzare. Mio padre e Stefano avevano concordato entusiasti, ed io avevo cominciato a saltellare per la cucina. In risposta alla mia euforia, Filippo aveva preso a battere le mani e ridere. Da quel momento ero stata piuttosto ansiosa, ed oggi era finalmente giunto il giorno.

Mi vestii freneticamente, mentre Stefano mi osservava divertito, ancora sdraiato nel letto con indosso solo i boxer.

"Vado a preparare la colazione," gli dissi.

"No, - fece lui, alzandosi, - oggi è il mio turno!"

Mi arrestai sullo stipite della porta.

"Non è vero, tu hai cucinato ier-" Stefano mi interruppe baciandomi.

"Non importa, oggi faccio io," insistette, guardandomi con i suoi profondi occhi scuri. Acconsentii, ringraziandolo con un bacio.

Si avviò verso la cucina.

"Non è il caso che ti metti qualcosa addosso?" suggerii, osservando divertita i boxer a trama hamburger che gli avevo preso, e che non avrei creduto avrebbe indossato davvero.

"Perché, non ti piace la vista?" mi provocò, voltandosi con sguardo malizioso.

"Oh, io apprezzo di sicuro, ma ti ricordo che c'è qualcun altro che ha apprezzato. Tipo la tizia del condominio di fronte che si diverte a spiarci dalla finestra della cucina mentre fuma sul suo balcone."

"D'accordo mi arrendo. Questo spettacolo è solo tuo." Mi passo di fianco, scoccandomi un bacio sulla guancia mentre tornava in camera per indossare un paio di pantaloni da ginnastica e una maglietta.

Tornato in cucina, si mise a preparare la colazione. Dieci minuti dopo portò in tavola uova sode per lui e latte e cereali per me. Ancora non concepivo, dopo più di un anno che vivevamo insieme, come potesse mangiare uova la mattina. Alla mia domanda in merito, aveva chiesto a sua volta come potessi saziarmi con dei semplici cereali, che a suo parere sapevano di cartone. Avevamo idee diverse, ma avevamo imparato ad accettarle e conviverci.

Subito dopo colazione, mi assicurai che i miei genitori fossero svegli, che Filippo fosse di buon umore e che lo vestissero in modo opportuno. Ero così felice! Obbligai Stefano ad andare al Ranch in anticipo; quando arrivammo, mi stupii di trovare Rita e Matteo. Sapevo che Eva era andata in vacanza con i suoi in Spagna, ma non mi aspettavo di trovare i miei altri due migliori amici.

"Siamo qui anche noi per il" grande giorno di Pippo"," mi scimmiottò Matteo.

Poco dopo, dopo che ebbi salutato tutti i cavalli, nel vialetto entrò la macchina dei miei genitori. Fecero scendere Filippo, che mi venne subito incontro.

"'Sa!" mi chiamò. Lo presi per mano e lo portai subito nella stalla.

"Allora, sei pronto?" gli chiesi emozionata, mentre lo conducevo da Buddy, che sarebbe stato il suo pony per il battesimo della sella.

Pippo annuì, ed entrò nel box del pony senza paura. Un buon segno, pensai tra me e me. Buddy, curioso come sempre, si avvicinò al bambino, e per un momento il mio fratellino indietreggiò verso di me. Lo incoraggiai, facendogli capire che il pony non gli avrebbe fatto niente. Era così bello vederlo nel mio mondo.
Conducemmo il pony allo spiazzo e lo pulimmo. Filippo non prese parte a questa attività, ma girò la stalla con mio padre per vedere gli altri cavalli. Quando però lo chiamai per andare in campo, corse subito da me. Gli porsi un piccolo casco, e quasi mi scese una lacrima quando lo vidi in tenuta da equitazione.

Una volta in campo, gli feci fare qualche altra carezza al pony, e poi lo presi in braccio e lo adagiai sulla sella. Filippo emise un gridolino di gioia e cominciò ad agitare le braccia. Gli spiegai di calmarsi, altrimenti Buddy si sarebbe spaventato, e lui si calmò. Stefano era con me in campo e sorrideva, mentre la mamma, il papà e i miei due migliori amici erano fuori dal campo. Papà stava facendo un sacco di foto. Avvisai Filippo che adesso il pony si sarebbe mosso, e lui mi disse che era pronto. Ero così fiera di lui! Mentre facevo camminare Buddy, Pippo sembrava quasi ipnotizzato dal suo movimento. Dopo qualche giro del campo, fermai il pony e guardai il mio fratellino.

"Allora Pippo, ti piace?"

"Sii," esclamò lui, e mi fece l'occhiolino.

Risi. "E questo dove lo hai imparato?"

Per un momento rimasi colpita da quel gesto. Mi riportò indietro di qualche anno, mi ricondusse a ricordi non del tutto piacevoli, ma in quel momento ci ripensai con un sorriso, perché quello era passato, ed io ero nel presente, innamorata di un bellissimo ragazzo, e un fratellino che presto avrebbe cominciato a coltivare la mia stessa passione.

#spazioautrice

Sorpresaaaa!!! Vi lascio una scena bonus che ho immaginato da quando ho deciso di dare ad Elsa un fratellino. E così ho anche approfittato per darvi un assaggio della convivenza di Stefano e Elsa! Spero che questa scena bonus vi sia piaciuta, io mi sono divertita tanto a scriverla, anche se sono le 23 e sono un po' distrutta. Infatti spero non ci siano errori🙊 nel caso perdonatemi 😅 a questo proposito rimando ringraziamenti e annunci a domani, sempre che io abbia tempo😂 altrimenti li rimanderò ancora 😅

A presto, spero 😂😘

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