Capitolo 28: Ritorno in grande stile

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Corallo aveva proprio voglia di sgranchirsi le pinne.
Il Metadelfino sfrecciava tra le onde a tutta velocità. L'acqua mi schiaffeggiava il viso e dovetti stritolare Caleb per non venire risucchiata dalla corrente, mentre lui urlava come un ragazzino sulle montagne russe e incitava Corallo ad andare più forte.
Corallo muoveva le due code alternandole l'una dopo l'altra, in modo da avere una maggiore propulsione.

A un certo punto Corallo stabilizzò la rotta. Pur andando a velocità elevata, la sua pinna dorsale falciava l'acqua in modo che non colpisse direttanente né me né Caleb.

- Bello vero? - mi chiese Caleb entusiasta.

- Sai - dissi, tenendo a bada la nausea - è la prima volta che ti vedo sorridere veramente in tutta la giornata -

Caleb si rabbuiò - Certo, perché ho conosciuto te -

Roteai gli occhi - Perché mi odi così tanto? - chiesi, anche se immaginavo già la risposta.

- Perché?! - esclamò Caleb - Perché sei insopportabile e hai messo in pericolo Marina una cinquantina di volte in una manciata di ore! Hai idea di quanto abbia rischiato per te oggi?! -

- Marina mi ha aiutato. Ha fatto tutto ciò di sua spontanea volontà -

- Ma tu l'hai assecondata! -

- Sai, il fatto di essere innamorato di lei non giustifica l'essere iperprotettivo -

Caleb divento azzurro dall'imbarazzo.
- Cosa?! - esclamò - Io non... cioè, lei non... voglio dire... noi... - poi con un grande sospiro si arrese - Si vede così tanto? - ammise.

- Si. Ma l'unica che non se n'è accorta credo sia proprio lei -

Caleb sospirò - Tanto non mi guarderebbe mai in quel modo... -

- Caleb... perché vuoi diventare una guardia? -

- Per proteggere gli altri. Sono d'accordo con Marina riguardo al loro atteggiamento ma... io credevo di poter cambiare le cose... credevo di poter fare qualcosa di buono... che stupido -

- Non sei stupido - gli dissi - Hai degli ideali molto nobili e devi portali avanti. Vuoi proteggere le persone a cui vuoi bene e Marina lo sa -

Caleb abbozzò un sorriso - Lei è così forte e indipendente. E poi è intelligente e bella e non si arrende mai... io non sono alla sua altezza... -

- Marina sa quanto vali -

- L'ho salvata un sacco di volte ma continua a dire che non me l'ha chiesto lei -

- È soltanto testarda. Non vuole ammettere che ha bisogno del tuo aiuto -

Caleb si voltò verso di me - Grazie Cassidy. Non sei poi così male... -

- Grazie. Neanche tu lo sei -

- Sai penso... - spalancò gli occhi - Che siamo nei guai! Più veloce Corallo! -

- Che c'è...? -

- Non ti voltare! -

- Perché non dovrei.... Oh cavolo! Scappa Corallo! -

Alle nostre spalle c'era un intero plotone di soldati atlantidei a cavallo di squali da guerra. Yuhu.

Corallo accelerò. Riuscimmo quasi a seminarli, ma l'esercito rimaneva comunque un insieme di minacciosi puntini lontani.

- Non ce la faremo... - urlai.

- Si invece! - gridò Caleb di rimando - Corallo può semirarli se ha del peso in meno. Siamo vicino alla nave. E poi stanno cercando noi, non te -

Eroi dell'Olimpo: I Miti SegretiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora