Corallo aveva proprio voglia di sgranchirsi le pinne.
Il Metadelfino sfrecciava tra le onde a tutta velocità. L'acqua mi schiaffeggiava il viso e dovetti stritolare Caleb per non venire risucchiata dalla corrente, mentre lui urlava come un ragazzino sulle montagne russe e incitava Corallo ad andare più forte.
Corallo muoveva le due code alternandole l'una dopo l'altra, in modo da avere una maggiore propulsione.A un certo punto Corallo stabilizzò la rotta. Pur andando a velocità elevata, la sua pinna dorsale falciava l'acqua in modo che non colpisse direttanente né me né Caleb.
- Bello vero? - mi chiese Caleb entusiasta.
- Sai - dissi, tenendo a bada la nausea - è la prima volta che ti vedo sorridere veramente in tutta la giornata -
Caleb si rabbuiò - Certo, perché ho conosciuto te -
Roteai gli occhi - Perché mi odi così tanto? - chiesi, anche se immaginavo già la risposta.
- Perché?! - esclamò Caleb - Perché sei insopportabile e hai messo in pericolo Marina una cinquantina di volte in una manciata di ore! Hai idea di quanto abbia rischiato per te oggi?! -
- Marina mi ha aiutato. Ha fatto tutto ciò di sua spontanea volontà -
- Ma tu l'hai assecondata! -
- Sai, il fatto di essere innamorato di lei non giustifica l'essere iperprotettivo -
Caleb divento azzurro dall'imbarazzo.
- Cosa?! - esclamò - Io non... cioè, lei non... voglio dire... noi... - poi con un grande sospiro si arrese - Si vede così tanto? - ammise.- Si. Ma l'unica che non se n'è accorta credo sia proprio lei -
Caleb sospirò - Tanto non mi guarderebbe mai in quel modo... -
- Caleb... perché vuoi diventare una guardia? -
- Per proteggere gli altri. Sono d'accordo con Marina riguardo al loro atteggiamento ma... io credevo di poter cambiare le cose... credevo di poter fare qualcosa di buono... che stupido -
- Non sei stupido - gli dissi - Hai degli ideali molto nobili e devi portali avanti. Vuoi proteggere le persone a cui vuoi bene e Marina lo sa -
Caleb abbozzò un sorriso - Lei è così forte e indipendente. E poi è intelligente e bella e non si arrende mai... io non sono alla sua altezza... -
- Marina sa quanto vali -
- L'ho salvata un sacco di volte ma continua a dire che non me l'ha chiesto lei -
- È soltanto testarda. Non vuole ammettere che ha bisogno del tuo aiuto -
Caleb si voltò verso di me - Grazie Cassidy. Non sei poi così male... -
- Grazie. Neanche tu lo sei -
- Sai penso... - spalancò gli occhi - Che siamo nei guai! Più veloce Corallo! -
- Che c'è...? -
- Non ti voltare! -
- Perché non dovrei.... Oh cavolo! Scappa Corallo! -
Alle nostre spalle c'era un intero plotone di soldati atlantidei a cavallo di squali da guerra. Yuhu.
Corallo accelerò. Riuscimmo quasi a seminarli, ma l'esercito rimaneva comunque un insieme di minacciosi puntini lontani.
- Non ce la faremo... - urlai.
- Si invece! - gridò Caleb di rimando - Corallo può semirarli se ha del peso in meno. Siamo vicino alla nave. E poi stanno cercando noi, non te -
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Eroi dell'Olimpo: I Miti Segreti
Fiksi PenggemarCassidy ha sempre saputo di essere una ragazza speciale, ma non aveva mai capito quanto fino all'incontro con una certa Annabeth. Da quel momento scoprirà di essere non solo una semidea ma un Mito Segreto tenuto nascosto dagli dei. Così Cassidy iniz...