Capitolo 1

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Non sapevo più cosa fare, tante volte mi ritrovai a scegliere: passato, presente o futuro?

Restare attaccata a ciò che mi ha condotto ai miei giorni.

Vivere il mio "oggi".

O, progettare, pensare o dedicarmi per ciò che vivrò un ipotetico domani.

Le mie scelte più importanti si basavano su questa tre opzioni e non ho mai scelto una di queste, ho scelto ciò che mi diceva l'istinto e sebbene sia successo rare volte, tentavo di metterlo d'accordo col mio cuore.

Nicolas aveva messo a dormire i bambini, saranno le due circa, di solito i piccoli fanno un riposino il pomeriggio, immediatamente dopo il pranzo.

Seduta nel divano, non credendo ancora alle parole di mio marito.

Aspetto il suo ritorno, anche solo per sfogarmi, lui mi capirà e qualora non dovesse capitare, non mi giudicherà.

"Già vedo il tuo cervello impazzire e di seguito scoppiare.
Rilassati.
Ne hai parlato con Riccardo?"
Già, dovevo avvisare mio fratello e la mia vera famiglia, con la quale mi sento ogni settimana e questo Natale vogliono invitarvi a casa loro.

La famiglia tutta unita.

Scossi la testa, non ci avevo pensato.

Nicolas si mise accanto a me, stringendomi fra le sue braccia.

"Con che coraggio.
Con quale coraggio sono tornati qui e con la presunzione di dettare legge, quasi"
È molto confuso, la scena di loro che si presentano con una certa presunzione davanti a mio marito, senza neanche sapere come possano conoscerlo.

Non si vergognano?

A mala pena si ricorderanno quanti anni avevo, quanta responsabilità hanno lasciato a Riccardo.

Sono stati meschini, vigliacchi.

"Li vedrò, non so cosa farà Riccardo, ma io voglio vederli per capire il perché e andarmene. Come hanno fatto loro"
Restavo fra le sue braccia, mi donavano conforto, sicurezza.

Provavo tanta rabbia nei confronti dei miei genitori adottivi, i quali si erano presentati a Nicolas, chiedendogli di fare da intermediario fra me, Riccardo e loro.

Erano tornati, nello stesso, identico modo nel quale se n'erano andati anni fa, dal nulla, senza un apparente motivo e quando meno te lo aspetti.

Chi ci pensava più a loro?
Se pensavano che eravamo abbattuti per la loro partenza, sono in errore, nel nostro legame abbiamo trovato un incredibile forza.

"Pensa a me che me li ritrovo davanti, senza sapere chi sono"
Disse Nicolas, ovvio, ora anche lui c'è nel mezzo.

A quanto pare, i gran signori hanno anche screditato il mio uomo, l'unico di tutta la mia vita.

Si sono chiesti perché abbia scelto proprio lui, beh, mi sa tanto che quando li vedrò io e Riccardo non staremo tranquilli.

"Si.
Mah, valli a capire.
Sparire, ritornare e dettare legge con una autorità che hanno perso"
Mi alzai per prendere un bicchiere e riempirlo d'acqua fresca.

Il nervoso mi aveva fatto seccare la gola e la lingua era diventata secca e pastosa.

Mi girai, guardai negli occhi il padre dei miei figli, colui che amo con tutta me stessa.

"Giuramelo.
Giurami che ce la metteremo tutta per essere dei bravi genitori, migliori di loro.
I bimbi non si meritano quel tipo di famiglia"
Lo abbracciai, ancora e di nuovo.

"Noi siamo dei genitori migliori"
Le sue parole mi rincuorarono e mi resero felice.

Un amore impossibile 5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora