Capitolo 2

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Chi sta vedendo "Animali fantastici"?
Canale 5.

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Dopo la confusione creatasi, avevo il bisogno, l'esigenza che ero riuscita a trovare il mio posto nel mondo, le mie origini e che delle figure genitoriali le avevo anche io.

Sebbene viviamo in pesi diversi, sebbene ci sia tanto sul quale lavorare, molto tempo fa recuperare e un grande futuro da costruire, sono sicura che ci amiamo.

Chiamai la mia vera mamma, colei che mi stringe per mezz'ora quando ci vediamo, colei che si pente di tante cose, colei che non vuole perdersi più neanche un secondo di ciò che potremmo fare insieme.

Fu la mia certezza, la mia ancora, qualcuno sul quale potermi affidare sempre.

Mi sentì meglio una volta raccontato il casino dell'ultimo minuto.

Mi richiamerà stasera, adesso ho deciso di avvisare mio fratello.

"Io sono qui.
Non me ne vado"
Sono molto turbato, talmente tanto che ho iniziato a tremare senza un'apparente motivo.

Preoccupato e intenerito dalla mia reazione mio marito mi strinse fra le sue braccia e continuò a farmi restare così, anche durante la telefonata.

È una situazione delicata e mi pare inopportuno dirgli qualcosa del genere tramite telefono.

Uno dei nostri pensieri è che uniti siamo più forti.

Bene, ora abbiamo bisogno di stare insieme.

Aspetta i l'arrivo di Riccardo passando al meglio quella mezz'ora con Nicolas.

"Non ci siamo più dati attenzione, dobbiamo rimediare"
Voleva viziarmi e l'ha sempre fatto.

Questa volta non obbietto, è vero, non ci siamo più concentrati su noi due.

Le nostri menti erano occupate sul lavoro o sulla nostra splendida famiglia e ne sono felice, ma un po' di tempo per noi due e per la nostra intimità ci serve.

O almeno suppongo.

"Vuoi che resto o vi lascio soli?"
Diventai muta, non parlavo da quando avevo chiuso la telefonata con la mia vera mamma.

La sconvolgente notizia mi tolse la voglia di parlare, avrei aperto bocca solo se strettamente necessario.

Nicolas capì, lo faceva sempre, infatti non mi disse nulla, ne insistette nel sapere quale fosse il mio pensiero.

"La mia piccolina.
Ti prometto che troveremo una soluzione anche a questo"
Sdraiati sul divano del salone, illuminato dalla forte luce del sole che trapelava grazie alle grandi finestre, nella pace più totale e abbracciati come poche volte avevamo fatto, ritrovai una parte di me stessa.

Paura, paura di perderlo, paura nel restare senza di lui.

Lui è la mia vita, come i miei figli, ma senza la sua presenza, ad oggi sarei una persona diversa, tanta forza ce l'ho per merito suo.

Finalmente capì che in realtà, sono la sua piccola, la quale vuole crescere solamente con Nicolas al suo fianco.

Un amore impossibile 5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora