7 . The Jacket

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CAMILLE'S POV.

Accidenti... No... Me l'ha chiesto davvero? Fai che ho sentito male... Ti prego.

«Cosa scusa?» chiedo facendo finta di non aver capito.

Lui ride.

«Ti ho chiesto cosa hai trovato nella mia giacca.» chiede divertito.

«Ah...» inizio a scaldarmi sento di aver preso un colore molto diverso dal mio solito, sono rossissima, ci scommetto.

Non è chissà cosa quello che ho trovato nella sua giacca, ma insomma... è difficile dirglielo.

«Ehm... Beh... C'erano...» cerco di spostare lo sguardo altrove e poi abbasso il mio tono cercando di non farmi sentire da lui «Dei preservativi...»

Lui mi guarda confuso e poi inizia a ridere.

«Ah beh... Saranno lì da un po' di tempo»

«Ma tranquillo non sono affari miei, non avrei nemmeno dovuto frugare nelle tue tasche solo perché... mi stavo annoiando in classe.» dico, ma poi mi pento subito e mi tappo la bocca con le mani.

Cazzo , praticamente gli ho appena detto che ho indossato la sua giacca per andare a scuola.

«Aspetta, aspetta...» mi guarda divertito.

«Tu hai messo la mia giacca per andare a scuola?» chiede sorridendo.

«Ehm... I-io.. Si.» rispondo piena di imbarazzo.

«Ah, okay.» ride.

Vi presento la ragazza che fa più figure di merda al giorno. Camille Stewart. Ora mi chiedo perché non sto mai zitta, stupida boccaccia.

«Uhm... Potrei anche regalartela se vuoi.» sorride.

«Ma... A quanto ne so, non è la tua giacca preferita?» chiedo.

«Si, ma se la trattassi bene non mi dispiacerebbe la tenessi tu.»

«Oh, sarebbe molto gentile da parte tua, ma non voglio privarti della tua giacca»

«Non mi privi di nulla, davvero, mi farebbe piacere lasciarla a te.»

«Allora... va bene, spero solo che qualche fan non la riconosca... Potrei morire.»

Lui scoppia a ridere e io lo seguo.

«Guarda che sarebbero capaci di assalirmi.» dico ridendo.

«Si, lo so benissimo.» ride anche lui.

«Domani cosa fai?» mi chiede.

«La mattina scuola, pomeriggio nulla, credo.»

«Ti diverti ad andare a scuola?» chiede ancora, quasi ridendo.

«Oh si guarda, la cosa che mi piace di più poi è vedere quelle teste di cazzo dei miei compagni e professori.» sorrido per poi scoppiare a ridere e lui mi segue.

Al contrario della mia lui ha una risata angelica.

«Beh si, mica male.» dice continuando a ridere.

«Già.» sorrido.

Ad un certo punto la porta si apre.

«Tesoro ma perché c'è una Range Rov...» mia madre si blocca sulla porta.

«Mamma... » dico io.

Harry si alza velocemente dal divano.

«Oh ehm... Si mi scusi signora è la mia, ora tolgo il disturbo.» dice avviandosi verso la porta.

«Oh nono, non ti preoccupare, stai pure qui, lascio un po' fuori la mia tranquillo.» sorride per poi uscire.

Dio mio che imbarazzo, ma perché tutte a me?

«È molto gentile tua madre.» dice girandosi verso di me e indicando la porta.

«Si...» sorrido imbarazzata.

Mia madre rientra.

«Eccomi tornata, piacere di conoscerti tesoro, io sono la madre di Camille, chiamami pure Jenny» sorride porgendogli la mano.

«Piacere di conoscerla Jenny. Io sono Harry Styles» risponde lui educatamente stringendole la mano.

«Oh so chi sei, Camille parla praticamente sempre di te, ma non mi dare del lei, mi fai sentire così vecchia...»

Harry mi guarda un attimo sorridendo.

No ma fatemi capire, lei gli ha appena detto che io parlo sempre di lui, ma perché non perde occasione a mettermi in imbarazzo? Non basta che lo faccio già da sola??

«Ehm.. Come vuo..i Jenny.» dice imbarazzato.

«Okay tesoro, io vado in camera a rinfrescarmi, voi state pure qui a chiacchierare quanto volete» si rivolge a me.

«Buon relax mamma.» le dico salutandola.

«Grazie cucciola, ciao Harry.» ci saluta.

«Arriv... ehm ciao Jenny.»

Mia madre e tutti i suoi nomignoli che tira fuori non vanno d'accordo, per niente.

Appena lei si allontana.

«Ti prego scusala, davvero.» dico ad Harry.

«Oh non ti preoccupare, anche mia madre è così.» mi tranquillizza.

«Ah, mi rassicura non essere l'unica.» rido.

HARRY'S POV.

Si direi che la madre di Camie è molto simpatica, in più grazie a lei ho saputo che la ragazza che ho davanti parla sempre di me, questo mi rende felice.

È abbastanza tardi, rimarrei qui per sempre, ma non mi va di disturbare più del dovuto.

«Domani devi andare a scuola per forza?» chiedo.

«Fosse per me eviterei.» ride.

«E quindi da chi dipende?» chiedo.

«Dalla persona che è entrata poco fa dalla porta alias mia madre.» risponde.

«Capito.» sorrido.

«Ma perché?» chiede lei.

«Cosa?»

«Perché me l'hai chiesto?»

«Beh, io ho la giornata libera domani.»

«Beato te. sorride.

«Già, vabbeh dai è tardi, non sei più sola, quindi ora posso stare tranquillo e levo il disturbo.»

«Ah va bene, come vuoi.»

Mi accompagna alla porta dandomi le chiavi del box, tiro fuori la macchina e scendo.

Torno da lei per ridarle le chiavi, ma prima le lascio un bacio sulla guancia.

«Ciao Camie.» la saluto sorridendo.

«Ciao Harry.» ricambia.

***

Dite che avrà in mente qualcosa il nostro Styles? Come risolverà la situazione? Lo scoprirete nel prossimo capitolo.

Lots of love. Xx.

Wrong Number [H.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora