Primo capitolo

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Nella fanfiction c'è presenza di violenza e droga. Se siete suscettibili sull'argomento: non leggete.

Primo capitolo.

Ridacchiai «Pensi davvero che io cambi?» domandai, appoggiando i pieni sul cruscotto.

Mia madre sbuffò «Quella scuola ti aiuterà...».

L'interruppi «E' un carcere, non è una scuola!» sbottai.

«Non è un carcere.» precisò mia madre «E' una scuola riabiliti va, riuscirai a uscire dal circolo...» si bloccò.

«Droga mamma, droga!» urlai «Ti fa così schifo avere un figlio che si fa le canne?».

Non rispose, continuando a guidare. Ancora non ci credevo, mi stava buttando fuori di casa solo per delle cazzate. Manco avessi fatto un omicidio.

«Quei ragazzi ti hanno cambiato, tu non eri così prima della morte di tuo padre.» prese parola «Non posso sopportare anche la tua perdita, mi capisci?» singhiozzò.

Alzai le spalle «Adesso te ne frega di me?» domandai retorico.

«Sei mio figlio, ma come ragioni?» domandò, asciugandosi le lacrime.

Scossi la testa, non ne potevo più di sentirla parlare. Non la sopportavo più.

Ogni cosa che facevo era uno sbaglio, anche non piangere per la morte di mio padre è stato uno sbaglio per lei. Non sono mai stato un santo, ma quando avevo bisogno del suo aiuto mi voltò più volte le spalle.

'Devo lavorare' 'Sono in riunione' 'Non ora Zayn e così via dicendo.

Davvero credeva che adesso avesse autorità su suo figlio?

«E' un anno, Zayn.» sospirai «Quando torni tornerà tutto normale.» contrassi la mascella, nulla sarebbe tornato normale. Niente di niente.

Presi il telefono dalla tasca anteriore dei pantaloni, sboccandolo. Due messaggi.

Da Scottie: Malik dove cazzo sei finito? Questa sera abbiamo quell'affare, devi esserci!

Mi schiaffeggiai la fronte, ricordandomi del carico da Amsterdam.

A Scottie: Cazzo Scottie la mia vecchia mi sta portando in quella scuola!- inviai.

«Zayn mi stai ascoltando?».

Annui distrattamente «Si, ma'...».

Da Scottie: Sei tornato a casa strafatto, vero? Cazzo Zayn, questa sera devi trovare il modo di venire.

Mi passai una mano tra i capelli, stropicciandoli «Quant'è distante il carc -mi corressi- la scuola da casa?».

«Solo mezz'ora, te l'ho appena detto.».

Alzai gli occhi al cielo, evitando di risponderle.

A Scottie: Il carcere è a pochi chilometri da Bradford, quindi manda qualcuno questa sera a prendermi!- ordinai.

«La direttrice si chiama Anne, è una mia cara amica. Non ti ricorderai di lei, comunque.».

«Come se me ne importasse...» borbottai.

Mia madre si girò «Come scusa?».

«Nulla, nulla. » le sorrisi falsamente.

Da Scottie: Perfetto, manderò Peers. Non fare stronzate. A dopo!- tirai un sospiro di sollievo.

Mi ricordai del secondo messaggio, ancora non letto.

Da Kisha: Ho saputo che la mammina ti ha portato via, appena torni vieni a trovarmi. Bacio.- storsi il naso, succhia cazzi.

The Bad Boy || Zayn Malik||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora