Capitolo 9

1.8K 50 2
                                    

Volevo tornare con lui, ma ciò non lo avrebbe mai dovuto sapere.
"Non lo so Vin"
"Io ti amo ancora piccola" disse spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Anche io ti amo Vin, da impazzire.
"Non funzionerà più Vin"
"Come fai a saperlo se non riproviamo?"
"È così. Staremo bene per un po' di tempo ma poi quei problemi che ci hanno già fatto lasciare, torneranno"
"Non voglio che non fai più parte della mia vita"
"Neanch'io Vin" mi lasciai sfuggire.
"E allora cosa vuoi? Che continuiamo a rimanere amici? Quanto sai anche tu che non potremo mai essere amici"
"Possiamo esserlo, l'abbiamo visto questi quindici giorni"
"Questi quindici giorni, ogni volta che mi eri vicina, morivo dalla voglia di toccarti e baciarti. E, da quando ci siamo lasciati muoio dalla voglia di raccontarti la mia giornata e di risvegliarmi e trovarti nel mio letto"
"Anch'io Vin"
"E allora cosa ti frena?"
"È troppa la differenza d'età, l'abbiamo visto"
"È un maledetto numero quello"
"È un maledetto numero che conta Vin"
"Diamine  Fanny...." disse tirandosi i capelli e andando verso la riva.
Mi alzai e lo abbracciai da dietro mentre delle calde lacrime iniziarono a rigarmi il volto.
"Non piangere piccola" disse girandosi verso di me e abbracciandomi forte.
"Ti amo anch'io Vin" dissi finalmente ammettendolo.
Mi lasciò un leggero bacio a stampo e d'istinto sorrisi.
"Allora rimaniamo amici?" Mi disse
"Amici che si baciano, fanno l'amore, si tengono per mano e si raccontano la loro giornata" continuò lui.
"Si, 'amici' " risposi mimando con le mani la parola amici.
"Allora, sarai la mia migliore amica" rispose ridendo e trascinandomi in un lungo bacio.

"Non voglio andare" disse tra un bacio e l'altro davanti casa sua, nella mia macchina.
"Non dovevi lasciare il nostro appartamento"
"Mi ricordava te" disse sospirando.
Non risposi ma approfondii il bacio.
"Domani che fai?" mi chiese lui.
"Devo andare a prendere dei documenti all'università"
"Ti sei iscritta?"
"Si"
"Se vuoi posso.." e non continuò la frase.
"Lascia stare" aggiunse poi.
"Vuoi venire con me?" chiesi con la paura di ricevere un no.
"Posso?"
"Si Vin" dissi lasciandoli dei leggeri baci sul collo
"Non continuare piccola. Non ti posso portare a casa, ci sono i miei"
"Scusami" dissi in imbarazzo.
Dopo una lunga seria di baci e morsi scese dalla mia auto dicendomi "Scrivimi appena arrivi"
"Vin se aspetti fuori alla porta senti quando arrivo a casa" dissi ridendo.
I nostri genitori abitavano nella stessa via, le nostre case erano separate da due case.
"Lo so, infatti aspetterò, però tu scrivimi" disse facendomi un occhiolino e dopo io partii.

Appena arrivai in camera mia scrissi un messaggio a Vin "Sono a casa. Ti passo a prendere domani mattina alle dieci. Buonanotte"
"Buonanotte piccola"
Andai a dormire felice, felice per davvero.

Un maledetto numero che contaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora