Capitolo 23

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Sono passati altri tre giorni senza vederlo e sentirlo. Non mi sono mai trovata in una situazione di instabilità come un periodo di pausa. Ho molta paura. Ho paura di come sta affrontando lui questo periodo. Paura che mi possa tradire.
Sono seduta al solito bar con Lolla, appena ha saputo del mio periodo di pausa con Vin ne ha subito approfittato per un'uscita tra migliore amiche.
"Quindi non so come comportarmi. Non mi sono mai trovata in una situazione del genere. Lui non si è fatto sentire e neanch'io" dissi spiegando alla mia migliore amica e lei seguì molto attentamente, come suo solito.
"Non so come aiutarti Fanny. È così strano. Tu hai perdonato cose più gravi"
"Lo so, ma lui dice che gli ho mentito e quando qualcuno lo fa poi lui non riesce più a  fidarsi"
"Ma non avevate preso anche la casa?"
"Si, tra una settimana abbiamo le chiavi ma a questo punto non so se andremo a vivere insieme" dissi sul punto di scoppiare di nuovo a piangere.
"Si ma..." stava rispondendo Lolla ma la nostra attenzione fu catturata dal campanello che avvisava dell'ingresso di qualcuno nel bar. Vin e Daniel con tutta la loro bellezza fecero ingresso nel bar. Vin aveva gli occhi spenti, come se avesse pianto e ciò mi fece sperare che forse anche lui è stato male questi giorni senza vederci e senza sentirci.
"Ciao ragazze" disse Daniel avvicinandosi al nostro tavolino.
"Ciao" dissi io seguita da Lolla.
Vin si limitò ad una alzata di mano e si sedette vicino a me visto che era l'unico posto libero visto che Daniel era vicino a Lolla. Stavano tutte e tre chiacchierando tranquillamente ma il fatto che Vin era vicino a me, mi faceva sentire a disagio e avevo una dannata voglia di piangere.
"Io vado via, ci vediamo" dissi alzandomi.
"Dai Fanny, rimani ancora, è presto" disse Daniel indicandomi l'orologio che segnava le undici di sera.
"Sono stanca. Ci vediamo presto" mi allontanai dopo aver guardato per l'ultima volta Vin che fissava il vuoto.
Stavo aprendo la macchina quando sentii qualcuno chiamarmi.
"Fanny" era lui, con la sua voce inconfondibile.
"Vin" risposi asciugandomi velocemente le lacrime e girandomi verso di lui.
"Come stai?"
"Ma stai piangendo?" Aggiunse quando i suoi occhi finalmente incontrarono i miei.
"È tutto apposto Vin"
"Non è tutto apposto se piangi Fanny" disse avvicinandosi verso di me mentre io feci dei passi indietro fino ad andare a sbattere alla mia auto.
"Davvero Vin, è tutto apposto, non preoccuparti"
"Ti volevo dire che mi ha chiamato l'agente immobiliare" disse grattandosi la testa, tipico segnale di un Vin nervoso.
"Va bene, se tu hai deciso di non prenderla più, accetto la tua scelta" dissi ormai in un mare di lacrime e pensando subito alla peggiore delle ipotesi.
"Tra cinque giorni abbiamo le chiavi"
"Davvero?" Chiesi incredula.
"Si, quando sarò tutto apposto tra di noi ci andremo a vivere, anche perché mancano ancora alcuni mobili quindi non possiamo andare subito"
"Quindi c'è ancora qualche possibilità tra me e te?" Chiesi
"Certo piccola, non ho intenzione di lasciarti. Ti amo, non posso farci niente su questo. Mi deve solo passare, poi tutto tornerà come prima" disse prendendomi per un polso.
"Ti amo anch'io Vin, davvero" dissi guardandolo negli occhi e lui mi asciugò una lacrima.
"È solo questione di tempo piccola" disse appoggiando la sua fronte sulla mia ed io riabbrividì al tocco della mia pelle con la sua.
"Aspetterò Vin, aspetterò tutto il tempo che ti servirà"
Lasciò un bacio sulla mia fronte e ritornò dentro al bar mentre io ritornai a casa.

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