Capitolo 20

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Sono passati ormai due mesi che io e Vin siamo tornati insieme. Abbiamo subito avvisato i nostri genitori del nostro ritorno insieme e sua madre minacciò Vin "Se farai ancora soffrire la mia Fanny, ti farò pentire di essere nato" ma poi l'abbracciò e tutto tornò come prima, felice con la mia famiglia.
Vin mi accompagna ogni giorno all'università per paura di poter incontrare Cris anche se non sa che abbiamo i corsi in comune, ma se lo sapesse mi farebbe ritirare.
Ora siamo alla ricerca di una nuova casa in cui vivere di nuovo insieme con l'intenzione che sia per tutta la vita.
"A me questa è piaciuta. È grande ed ha un bel giardino e una terrazza. È come l'ho sempre sognata" dissi entrando in macchina dopo aver visto la decima casa da quando abbiamo deciso di vivere insieme.
"Anche a me piace, ma tra tre mesi è disponibile. Non voglio più aspettare"
"Lo so ma ne vale la pena"
"Altri tre mesi senza dormire con te? Senza una casa nostra? Non ci riesco piccola"
"Vin stiamo dormendo tutte le sere insieme o da me o da te"
"Ne vale la pena aspettare amore. Ti prego, mi piace tanto quella casa"  aggiunsi facendo gli occhioni dolci.
"Chiamami ancora amore e ti accontenterò" disse avvicinandosi al mio viso
"Aspettiamo questi tre mesi amore, mi piace tanto quella casa" dissi avvicinandomi a mia volta al suo viso. Mi lasciò un leggero bacio.
"Chiamo l'agente immobiliare. Fermo la casa piccola"
Mi faceva vincere tutti i miei capricci, dai più piccoli, come chi dovesse andare prima in bagno, ai più grandi, tra cui la casa.
Finalmente mi risentivo amata come una principessa. Quando lo chiamo corre subito da me, fa in modo di fare al più presto. Quando non ho sonno, lui ascolta sempre i miei infiniti problemi, anche se ha sonno. Quando è con me mi sento più sicura e meno sola ed io mi sento sempre sola tranne che con lui. Quando sono triste fa di tutto per rendermi felice e quando sono felice, lui lo è con me. Mi resta accanto anche quando non è facile ed io lo prego di andare via, ma lui resta perché gli va bene anche il peggio di bene. Non è solo il mio ragazzo, è un confidente, un amico, un migliore amico. Non devo essere perfetta con lui e non devo essere bellissima perché lui sarà sempre pronto a dirmi che per lui sono sempre la più bella. Mi ama, mi ascolta, mi capisce e mi prende per il culo, parla con me, mi ama ed io lo amo alla follia.
"Ti amo Vin" dissi mettando la mia mano sulla sua gamba mentre mi portava a casa dei miei genitori.
"Ti amo piccola" rispose intrecciando le sue dita alle mie

Un maledetto numero che contaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora